07-06-2013 – Cessione quote: tutto si è maledettamente complicato. Questa la sintesi non certo positiva della mattinata di incontri e telefonate che si sono susseguiti a ritmo vertiginoso per cercare di chiudere il cerchio sulla querelle societaria e consentire a Lazzaro Luce di succedere a Sergio Contino. Non è stato così, anzi la questione si è fatta ancora più complessa e di difficile interpretazione.
INCONTRO CONTINO/VERDEZZA – Alle 12.00 a Napoli i soci Verdezza e Contino si sono incontrati dopo la telefonata che si sono scambiati ieri sera.
“Ho detto a Raffaele – racconta Contino – che sono disposto a scendere ulteriormente nella mia richiesta. Da 100mila sono passato a 80mila euro che saranno necessari affinchè io ceda le quote detenute da mia figlia. Non un centesimo in meno, altrimenti salta il banco. Questa è la mia ultima parola. A questo punto non ritengo neanche più necessario incontrare prima Luce se non c’è una risposta concreta”.
Verdezza conferma le parole del socio avellinese.
“Sergio mi ha detto che , a questo punto, si attende solo un appuntamento dal notaio con un circolare di 80mila euro da parte nostra e la contestuale cessione delle quote, per lui è finito il tempo delle parole”.
E lei come ha reagito?
“Gli ho detto che a questo punto ognuno si assume le proprie responsabilità e che stando così le cose si rischia, seriamente, di veder scomparire il Savoia. Ho preso di tempo fino a lunedì per riflettere su cosa fare”.
Ha informato Luce dell’esito di questo incontro?
“Certo, pochi minuti fa”.
LA DELUSIONE DI LUCE – Alle 14.00 Lazzaro Luce ha ricevuto telefonicamente il resoconto da Verdezza e per la prima volta da quando lo abbiamo conosciuto ci è sembrato davvero teso e preoccupato.
Il suo naturale buonumore, il suo entusiasmo, in questo momento, lasciano il posto ad una complessa riflessione.
“Non appena Raffaele mi ha detto quanto accaduto nell’incontro con Contino mi sono raggelato. Se dovessi dirla tutta quella di oggi è stata una giornata nerissima, speravo in una fumata bianca, è avvenuto esattamente l’opposto. A questo punto devo fermarmi e pensare a cosa fare. Non mi aspettavo questa presa di posizione così netta, d’altro canto avevo dato a Verdezza la mia disponibilità ad incontrare Contino che, però, non ha voluto questo. Sono davvero molto dispiaciuto. Prima di prendere una decisione devo pensarci a fondo”.
LA SITUAZIONE DEBITORIA – Le esposizione acclarate corrispondono a 37mila euro di debiti verso fornitori cui vanno aggiunti gli stipendi arretrati dei giocatori che, a seconda dei conteggi, potranno risultare determinanti, questo perché, come confermato sia da Verdezza che da Contino, la società è in possesso di quasi tutte le liberatorie dei calciatori, pertanto quelle che sono le pendenze non sarebbero, comunque, oggetto di eventuali vertenze federali nei confronti della società.
Ma per Verdezza i giocatori vanno pagati.
“E’ una questione d’onore. Se è vero che giuridicamente siamo a posto, da un punto di vista morale è giusto corrispondere quanto promesso”.
(Rodolfo Nastro)