03-06-2013 – E’ l’uomo di fiducia di Lazzaro Luce, colui che dovrà costruire, pedina su pedina, uno scacchiere perfetto in grado di vincere il campionato. Stiamo parlando di Antonio Simonetti (nella foto), futuro direttore sportivo del Savoia. Trent’anni di carriera, 15 campionati vinti: sembra proprio essere lui l’uomo giusto al momento giusto per far respirare di nuovo l’inebriante aria del professionismo a Torre Annunziata.
FINALMENTE TORRE – Simonetti è entusiasta della sua imminente ‘investitura’ col Savoia.
“Ho attraversato la Salerno/Reggio Calabria quasi tutta. Mi sono fermato a Castellammare, Nocera, Battipaglia ma mai a Torre. Sarei onorato e felice poter vivere un’esperienza con il Savoia che ritengo la piazza perfetta per fare calcio ad alti livelli”.
Comincia così la nostra intervista ESCLUSIVA con Antonio Simonetti, che parla per la prima volta di Savoia e del suo futuro al nostro portale così come aveva fatto Lazzaro Luce. Il direttore non si esprime ancora in veste ufficiale, attende che la trattativa per l’acquisto della società si concluda.
“Mi auguro che questa settimana si chiuda tutto. Luce ha tantissima voglia di far bene in questa città. Ho visto sul vostro sito le foto del suo incontro con i tifosi. Il suo volto la dice lunga sull’entusiasmo che prova nell’immaginare questa nuova avventura. Nel calcio, comunque, vanno rispettati i tempi, per questa ragione attendiamo con fiducia che la trattativa con il socio di maggioranza vada in porto, poi parleremo sempre e solo di calcio”.
Simonetti è stato il primo ad incontrare i tifosi dando il via alla venuta di Luce.
“Da sempre ho avuto stima nei confronti della tifoseria storica del Savoia. Ci siamo sempre confrontati da avversari ma con assoluto rispetto. Così, appena c’è stata l’occasione di vedermi con alcuni ‘vecchi’ sostenitori dei bianchi, in poco tempo abbiamo raggiunto una sintonia d’intenti. Sono certo che Lazzaro Luce sia l’uomo adatto per il Savoia perché, indipendentemente dalla forza economica, ha qualità morali di assoluto rilievo. Io prima di esserne collaboratore sono amico. Se mi vorrà con lui in quest’esperienza ne sarò onorato”.
UN PERSONAGGIO ATIPICO – La nostra lunga chiacchierata con Simonetti ci svela la sua loquacità e l’entusiasmo che emana parlando di calcio.
Si definisce un ‘personaggio atipico del pallone’ e ci rivela il perché.
“Ho sempre rispettato i presidenti ma spesso ho litigato con loro perché credo che nel calcio il rispetto vada dato principalmente a chi paga il biglietto, alla gente. Sono loro che devono giudicare il nostro lavoro e per questo li metto al primo posto nella piramide del calcio”.
GLI OBIETTIVI DI MERCATO – Dopo il nostro articolo di mercato pubblicato ieri mattina, chiediamo a Simonetti di ricevere lumi sulle indiscrezioni che abbiamo riportato.
“Siete stati bravi. Sono nomi di mio interesse”.
Direttore, a dire il vero abbiamo altre quattro indiscrezioni. Tre sono giocatori ex Gladiator, ci riferiamo ai centrocampisti Nicola Leone (’92), 31 presenze e 2 gol quest’anno, al collega di reparto Fabio Longo (’87), calciatore dalle spiccate doti offensive come evidenzia il suo curriculum che riporta ben 28 reti nelle ultime tre stagioni ed a Giovanni Bizzarro (’86) che ha disputato la prima parte di campionato con i sammaritani prima di essere ‘prestato’ al San paolo Padova. L’altro nome sarebbe un ritorno, ci riferiamo a Francesco Giraldi (’89), che lei conosce dai tempi di Nocera.
Abbiamo colto nel segno anche in questo caso?
“Non posso dirvi di si ma certamente sapete fare bene il vostro lavoro”.
Se questa non è una conferma!
FEOLA ALLENATORE – Un\’unica eccezione può farcela sul nome del nuovo tecnico?
Abbiamo puntato dritto su Vincenzo Feola. Ci conferma che sarà lui a sedere sulla panchina del Savoia 2013/14?
“Feola è un mio pupillo. Sono stato io ad individuare in lui le caratteristiche adatte per allenare, così quando ha chiuso la carriera agonistica l’ho spronato ad iniziare quella di tecnico. Ha grandi doti umane e professionali. Sarà perfetto per la panchina del Savoia”.
PRIMA UOMINI… POI GIOCATORI – Direttore, già ci ha detto tanto. Non le chiediamo, esplicitamente, i nomi ma tra gli obiettivi c’è Francesco Scarpa?
Ritiene che l’elemento più difficile sia il fatto che il giocatore debba scendere di due categorie?
“Assolutamente no. Con tutto il rispetto per la piazza di Pagani, la D con il Savoia vale dieci volte la Lega Pro con la Paganese. Lo dico con convinzione. E questo mi permette di aggiungere un elemento che ritengo fondamentale nella scelta dei giocatori. E’ ovvio che in questo momento il nome Savoia accostato a quello di Lazzaro Luce costituisca un abbinamento vincente. Non potete immaginare quanti procuratori e giocatori si sono offerti. Io sono alla ricerca di uomini perché, purtroppo, nel calcio moderno ci sono sempre più tesserati e sempre meno calciatori che danno l’anima per la maglia che indossano. Chi dovrà far parte del progetto Savoia dovrà avere le giuste motivazioni ed immedesimarsi in questa città, altrimenti non è adatto per vestire questa gloriosa casacca”.
CAMPIONATO DA VINCERE – La nostra esclusiva si conclude con un impegno che Simonetti si sente di pronunciare a gran voce.
“Se dovessi essere io il prossimo direttore sportivo del Savoia costruirò una squadra tale da poter vincere il campionato, altrimenti non accetterei di venire qui. Questo devono saperlo tutti. Sono un vincente, la mia storia parla da sola. Il mio unico obiettivo sarà il primo posto in campionato”.
(Rodolfo Nastro)