25-05-2013 – Conosciamo meglio il nuovo allenatore del Savoia, colui chiamato dal duo Contino/Dionisio a ricostruire a Torre un sogno chiamato lega Pro. Quarant’anni compiuti lo scorso 11 maggio, Alessandro Erra (nella foto) da Genova, comincia la sua carriera da calciatore con la Pro Cavese in C2. Ha solo diciassette anni e il suo ruolo è centrale di difesa. Zero presenze con i metelliani e passaggio al Valentino Mazzola prima e Nocerina poi, in serie D, dove, nella stagione 2003-2004, colleziona ventitre presenze e la promozione in C, categoria dove troverà la sua ideale collocazione, collezionando 208 presenze di cui ben 184 in C1 tra Crotone, Ascoli, Foggia, Martinafranca e la stessa Nocerina. Le restanti 24 apparizioni in C2 lo vedranno vestire la maglia della Casertana. Con il Crotone e l’Ascoli ha ottenuto una promozione in serie B. Con i primi ha anche assaporato la gioia del debutto nella categoria sia pure con una sola presenza. Chiude la carriera a Foggia ad appena trentadue anni. A trentaquattro, però, esordisce come allenatore andando a sostituire Paolucci di cui era il vice a Nocera Inferiore. Nove vittorie e undici pareggi in ventitre partite, ben diciannove i risultati utili consecutivi, score che gli vale l’accesso ai play-off di serie D. E’ eliminato al primo turno dal Siracusa di Auteri che vince per 1-0. Nonostante il brillante torneo, la nuova società non intende confermarlo alla guida dei molossi. Di lui però si accorge l’Angri. Torneo non all’altezza delle aspettative e dimissioni in favore di Vincenzo Criscuolo a nove turni dalla fine della stagione. In particolare, paga una striscia negativa di dieci partite senza vittorie che relegano i grigiorossi ai margini della zona play-out. Torna in pista nell’ottobre dello stesso anno alla guida del Sambiase in D. Subentra all’esonerato Aita (il tecnico-fantasma che avrebbe dovuto sostituire Agovino sulla panchina del Savoia nel 2007) e colleziona quaranta punti in ventisette, portando i calabresi al decimo posto finale in graduatoria e guadagnandosi la riconferma. Inatteso e perciò sontuoso il torneo 2010-2011 chiuso con un esaltante quarto posto, sessantadue punti, diciannove vittorie e cinque pareggi che valgono il diritto alla post-season e l’appellativo di ‘normal one’ che lo avvicinano nell’immaginario collettivo dei tifosi lametini allo ‘special one’ vincitore del triplete con l’Inter. La coda di campionato comincia con una vittoria al Pinto di Caserta per 2-1 ma si interrompe a Benevento, con la Forza e Coraggio che prevale per 2-0. Ancora a Lamezia, sempre sponda Sambiase, nel 2011-2012 conquista la permanenza in categoria con un undicesimo posto. La scorsa estate il presidente della Gelbison, Piccininno, punta su di lui e vince la scommessa: terzo posto finale e sessanta punti in carniere, frutto di diciassette vittorie e nove pareggi. Al primo turno dei play-off ha la meglio sul temibile Città di Messina con un secco 2-0 per poi soccombere a Cosenza per 3-0. Può vantare la seconda miglior difesa del torneo con sole ventinove reti al passivo. Mister Erra adotta preferibilmente il 4-4-2 con gli under collocati sulle fasce. Di lui si dice sia un ottimo motivatore che sa adottare un calcio tanto semplice quanto concreto. Se il buongiorno si vede dal mattino… il Savoia ha iniziato alla grande.
(Matteo Potenzieri)