18-05-2013 – La settimana che sta per aprirsi sarà fondamentale nel determinare il destino del Savoia. Tanti sono gli argomenti sul tavolo che dovranno trovare, giocoforza, una propria definizione. E questo bailamme di voci e sensazioni sembra ruotare intorno ad una persona: Raffaele Verdezza (nella foto). SOLOSAVOIA.IT ha ascoltato, in un’intervista esclusiva, proprio il presidente oplontino per scoprire le ‘sue’ verità e per fare chiarezza nell’intricato groviglio del bilancio del Savoia. Risposte precise a domande incalzanti cui il nostro interlocutore non si è sottratto.
NESSUN INGANNO – Le continue proroghe che hanno portato ad indire l’assemblea dei soci il 27 maggio hanno fatto sorgere tanti dubbi. Vani i tentativi di anticipare l’incontro che hanno fatto storcere il naso da più parti.
Presidente, il primo dubbio riguarda una sorta di ‘voler perdere tempo’ per cercare di individuare un altro socio forte in grado di scalzare Contino. Nella fattispecie si è parlato di Lombardi. Un vero e proprio inganno ordito alle spalle dell’attuale socio di riferimento. Cosa ci dice a riguardo?
“Si tratta di illazioni e basta. Non c’è nessun inganno. Io mi vedo spesso con Giovanni (Lombardi ndr). Siamo soci dello stesso club rotary e ci capita di incontrarci con consuetudine. Ma vi assicuro che non abbiamo mai affrontato questo discorso. Dopo essere uscito dal Savoia, Lombardi ha un altro interesse calcistico che sta curando con estrema oculatezza. Torre, in questo momento, non fa parte delle sue mire”.
DEBITI PER 30MILA EURO – L’altra ipotesi legata allo slittamento della presentazione dei conti riguarda un punto molto delicato e, sicuramente, più preoccupante rispetto a quello di ricercare un nuovo socio.
Secondo alcuni, il Savoia è fortemente indebitato e questa situazione, celata al socio di maggioranza, porta ad una oggettiva difficoltà nello stilare il bilancio. Qual è la verità sui conti?
“Questa dei debiti è una vera e propria eresia. La verità è che le attuali pendenze relative ad alcuni giocatori ed a qualche fornitore che bisogna liquidare, si aggirano, al massimo, intorno ai 30mila euro, non un soldo in più. Queste cifre astronomiche che si odono in giro e che farebbero solo rabbrividire a nominare, sono frutto di un puro gioco di fantasia, di pericolosa fantasia, che non sta né in cielo, né in terra”.
LUNEDI’ I CONTI – Il 27 si terrà l’assemblea per approvare il bilancio al 31 dicembre 2012. Ma l’incontro che lei avrà lunedì 20 con Contino sarà, per certi versi, più importante.
Ci spieghi il perché.
“Io ed il socio Maia abbiamo appena concluso la redazione del bilancio d’esercizio ed abbiamo chiuso i libri contabili. Consegnerò tutta la documentazione a Sergio il 20 maggio. In questo modo lui avrà tutta la settimana di tempo per fare analizzare i conti ai suoi fiscalisti per arrivare all’assemblea del 27 con la giusta serenità e trasparenza che ci possa consentire di approvare il bilancio senza nessun problema”.
IL FUTURO E’ CONTINO – In queste settimane si stanno susseguendo, a ritmo forsennato, voci su possibili cordate pronte a rilevare il Savoia o ad affiancare l’attuale dirigenza.
I nomi sono sempre gli stessi. A lei è arrivata qualche proposta?
“Posso assicurarvi che né a me, né a Sergio Contino sono giunte proposte. Anche noi leggiamo e sentiamo di questo o quell’imprenditore pronti ad entrare in società. Ma forse tutti dimenticano che per fare questo bisogna sedersi intorno ad un tavolo e parlare con i diretti interessati che, fino a prova contraria, siamo io nella veste di legale rappresentante e Sergio Contino come socio di maggioranza. Qualora arrivasse una proposta importante, nessuno di noi si tirerebbe indietro”.
Il suo pensiero?
“La verità è una sola: Sergio Contino è il futuro del Savoia. Potete sottolinearlo ed evidenziarlo. Sono convinto che lui darà continuità al progetto che ha messo in campo per riportare la squadra tra i professionisti. E’ necessario che tutti gli diano fiducia. Non vedo un proprietario migliore di lui”.
PRONTO ALL’ADDIO – L’ultimo passaggio di questa intervista fiume riguarda il suo futuro.
Verdezza ci conferma che il giorno dell’assemblea potrebbe essere anche il suo ultimo momento da presidente e socio del Savoia.
“E’ nelle mie intenzioni, così come vi avevo anticipato qualche mese fa, rassegnare le dimissioni. E ritengo che la sede migliore sia quella, perché l’approvazione del bilancio rappresenta l’ultima incombenza del mio ufficio, dopodiché tornerò a fare il semplice tifoso, fuori dai giochi, pronto a gioire per il ritorno dei bianchi nel calcio che conta”.
(Rodolfo Nastro)
