07-05-2013 – Accantonata, in via più o meno definitiva, l’intrigante ipotesi di una triumvirato alla guida societaria con la netta smentita di Giovanni Lombardi e le ‘sofferte’ parole di Mario Moxedano, il patron Sergio Contino (nella foto) ne prende atto ma non ne fa drammi, d’altronde lui stesso aveva espresso molto scetticismo sull’effettiva conclusione di un eventuale accordo. Così, alla pubblicazione del nostro articolo/verità sulla nuova possibile cordata nel futuro del Savoia, approfondiamo la posizione del socio di maggioranza che sembra avere le idee chiare sul suo prossimo operato.
I PUNTI CHIAVE – Per il rilancio dei bianchi Contino pone alcuni ‘paletti’.
“La costruzione del nuovo Savoia passa per il verificarsi di tre condizioni: la tranquillità, il bilancio societario e la convenzione con il Comune”.
Tre punti fermi che analizziamo con Contino. Cominciamo dall’elemento ambientale.
“Questo tra i tre è l’unico già realizzato. I tifosi sono la parte più bella del progetto. Hanno capito cosa intendevo dire quando chiedevo tranquillità e questo per me è fondamentale nella prosecuzione della costruzione di un Savoia vincente”.
Veniamo poi alle note dolenti. Iniziando dall’assemblea indetta per il prossimo 27 maggio.
“Ho letto dalla vostra pagina ufficiale su facebook, data ora e luogo dell’assemblea. Non mi è ancora arrivata la raccomandata di convocazione. Esprimo, comunque, le mie perplessità sulla data. Il 27 maggio è troppo lontano. Difatti se non dovessimo approvare il bilancio in quella sede, chiedendo un supplemento di controlli, si rischierebbe di arrivare al 30 giugno, nell’imminenza dell’iscrizione al campionato. Lo dico subito, se a quella data non ci avrò visto chiaro non iscriverò la squadra al campionato. Ma a questo punto spero di non arrivarci mai. Per questo motivo appena SOLOSAVOIA ha pubblicato la notizia in anteprima, ho chiamato Nuccio Salvatore per esprimergli tutto il mio dissenso, augurandomi che l’assemblea possa essere anticipata a breve per il bene di tutti”.
IL ‘CAVILLO’ SULLE QUOTE – Atro elemento che preoccupa Contino riguarda i destinatari delle raccomandate.
“Non capisco perché Verdezza abbia convocato solo i nuovi soci. Il codice prevede che debbano essere chiamati i soci presenti in Camera di Commercio al momento dell’indizione dell’assemblea. Ebbene, in questo momento fanno ancora parte della compagine societaria Vitter, Palomba e Sacco, non Contieri”.
Presidente, ma il passaggio delle quote avvenuto di recente non prevedeva l’uscita dei tre soci appena menzionati?
“Il notaio non ha ancora ratificato quel passaggio perché non ha ricevuto il compenso che gli spettava. Questo perché i soci torresi pretendevano che fossi io, da solo, a versare l’intera quota, invece, così come ho versato la mia parte al momento del primo passaggio, è giusto che anche in questa occasione, ognuno contribuisca per la propria quota. Nessuno l’ha fatto, non vedo perchè avrei dovuto farlo io. A seguito di ciò ritengo necessario che siano convocati i tre soci che ho menzionato prima, altrimenti si rischia seriamente di invalidare l’assemblea e perdere altro tempo prezioso. Io a questo gioco al massacro non ci sto e pretendo chiarezza”.
IL CHIARIMENTO DI VERDEZZA – Per dipanare ogni dubbio sulla questione della mancata ratifica del passaggio delle quote paventato dal patron Contino, con il conseguente rischio di invalidità dell’assemblea per erronea convocazione dei soci, raggiungiamo il presidente torrese Raffaele Verdezza che chiarisce.
“Nonostante il notaio non abbia ricevuto quanto di sua competenza ha comunque eseguito tutti gli adempimenti del caso, ratificando il passaggio delle quote e procedendo alla richiesta di iscrizione camerale. Orbene, visto che la Camera di Commercio di Napoli è farraginosa, ad oggi è probabile che non sia ancora indicato il passaggio delle quote ma posso garantire che è stato eseguito tutto. D’altronde, prima di inviare le raccomandate, mi sono recato dallo stesso notaio per un ultimo chiarimento in tal senso. Pertanto l’assemblea sarà pienamente valida”.
Poi Verdezza aggiunge.
“Anzi, vi dirò di più. Nell’ordine del giorno dell’assemblea non ci sarà solo l’approvazione del bilancio 2012 ma anche la rendicontazione delle posizioni creditorie e debitorie proprio per sgomberare il campo da qualsiasi illazione o dubbio di sorta”.
ASSEMBLEA ANTICIPATA – Giriamo a Verdezza la lamentela esposta da Contino relativa alla data fissata per l’assemblea. Per il socio di maggioranza il 27 maggio è troppo lontano, pertanto vorrebbe anticiparla.
Il presidente torrese raccoglie l’istanza posta attraverso il nostro sito ed afferma.
“Sono disponibile ad anticipare l’assemblea anche alla prossima settimana, ovvero entro il 15 maggio. Nelle prossime ore contatterò personalmente Contino per prendere accordi in tal senso. Avevo scelto la data del 27 perché uno dei soci, Giovanni Maia, era indisponibile per ragioni di natura personale. Il problema è stato risolto quindi non ci sono ostacoli per vederci prima. Tutti i documenti sono pronti”.
LA CONVENZIONE – Contino chiude il discorso affrontando il problema convenzione Giraud.
“Quasi un mese fa ho parlato con Ciaravola dell’argomento. Mi aveva promesso che a breve mi sarei incontrato con il sindaco per sottoscrivere la convenzione. Siamo arrivati al 7 maggio e sto ancora aspettando. L’Amministrazione deve caprie che sta giocando con il fuoco e con il futuro del Savoia. Se non avrò le garanzie sull’utilizzo dello stadio non potrò continuare. Ma questo sembra interessare poco o nulla agli amministratori locali. Io sono un pragmatico ed il tempo sta pericolosamente passando. Entro pochi giorni tutto dovrà essere chiuso, bilancio e convenzione in primis, altrimenti tutto diventerà terribilmente complicato”.
(Rodolfo Nastro)
