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CI RISIAMO. I soliti noti per la presidenza del Savoia Al momento la certezza è Contino. Ma come ogni anno ecco gli incontri ‘top-secret’ per portare a Torre nuovi patron. Rispunta l’ombra di Moxedano

CI RISIAMO. I soliti noti per la presidenza del Savoia

01-05-2013 – Voci, voci… quante voci. Ancora una volta la ridda di nomi, illazioni, cordate o presunte tali e presidenti sventolati da una parte o dall’altra, fa capolino nelle vicende del Savoia.  Come un film già visto con cadenza annuale, a fine stagione si fanno i conti con più o meno preannunciate rivoluzioni societarie. E la storia di questi ultimi dieci anni di Savoia ne è piena. Basta elencare i nomi di coloro che si sono seduti sullo scranno più alto della società oplontina, con alterne vicende. Pasquariello, Moxedano, Matachione, i professionisti torresi (Malacario, Lafranco, Azzurro), Giannatiempo, Angellotti, Caiazzo, Verdezza, Contino. E poi? Già si apre il toto ‘presidente’. Luce, Lombardi, ancora Moxedano o chi ancora? C’è chi scrive messaggi sibillini sui social network, chi, con tipiche chiacchiere da bar, è pronto a portare il Moratti di turno. Ma la realtà in questo momento è una sola. Il Savoia ha un socio di maggioranza in Sergio Contino. L’imprenditore avellinese che ha riportato i lupi irpini in Lega Pro ha promesso di restituire la dignità calcistica al Savoia, facendolo tornare nel giro di tre stagioni (la prima è già finita) tra i professionisti.

LE RIUNIONI – Sembra il segreto di “Pulcinella” ma in questi giorni si stanno susseguendo riunioni extra-società per sponsorizzare questo o quel nome. E non mancano spaccature e perplessità. Le ultime si sono tenute nella serata di martedì 30 aprile, un pranzo di ‘lavoro’ è fissato per domani. Per ora tutto tace. Quel che si chiede è concretezza. Non sarebbe opportuno ripetere il tam tam della cordata torrese dello scorso febbraio evaporata nel giro di qualche giorno. Quella volta, nonostante parole forti, al momento di concludere ed avanzare una proposta a Contino, tutto svanì. In quel caso il socio avellinese ebbe via libera per rilevare la maggioranza assoluta delle quote. Intanto, i gruppi organizzati “vecchi” e “nuovi” seguono con la massima attenzione l’evolversi della vicenda, scambiandosi idee e proposte sul futuro del club oplontino. Stavolta cosa succederà?  

LA POSIZIONE DI CONTINO – Contino è stato chiaro.

Io ho un importante progetto in mente, l’ho detto e ripetuto. Finora ho mantenuto tutti gli impegni assunti e non mi sono certo tirato indietro quando avrei potuto farlo ad inizio campionato con il Giraud chiuso per tre mesi. Ho pensato solo a lavorare ed ovviare alla mancanza di incassi e al conseguente venir meno degli sponsor. L’Amministrazione si era impegnata ad attivarsi per individuare qualche imprenditore che potesse sostenerci. E’ venuto fuori un solo socio che è già uscito (Contieri ndr). E nell’attesa di vedere il bilancio e verificare se non vi siano brutte sorprese, mi sento proporre questo o quel presidente. Un fatto è certo, io non sono legato alla poltrona. Se i torresi dovessero individuare un altro imprenditore in grado di fare meglio di me, non ci sono problemi, mi farò da parte. Al momento, però, oltre le voci non c’è nulla. Nessuno mi ha chiesto un appuntamento”.

GLI SCENARI – E’ più che lecito chiedersi quale sarà il futuro, sul quale un dato emerge netto. A differenza degli altri precedenti, questa volta un presidente c’è, un imprenditore che vuol continuare su un progetto ben definito (quanto a dire e ripetere da parte di Contino) è presente. Ecco perché il rischio che si corre è evidente. Bisogna che tutti tengano bene in mente un punto essenziale: IL BENE DEL SAVOIA. Non si può ‘giocare’ su un vessillo, una storia, troppe volte umiliata in questi 105 anni di storia, con gli ultimi due fallimenti targati Moxedano-Pane ed Angellotti ancora vivi negli occhi. Ci si è riusciti a tirare fuori dalle ceneri del nulla con l’obiettivo di uscire, definitivamente, dal limbo dell’incognito, per non tornare nel dimenticatoio. Ecco perché sarà Contino o chi altri, urge concludere a breve. Non si può perdere tempo e compromettere un’altra stagione. Già troppo parlare è stato fatto e non sempre a proposito. Intanto, le prime scadenze incombono. Il deposito del bilancio societario (dovrebbe essere avvenuto il 30 aprile) e la scadenza del termine per il pagamento dell’utilizzo del Giraud al Comune (3 maggio)… altre nubi cominciano ad offuscarsi nonostante sia alle porte la bella stagione.

MERCATO – Con queste premesse risulta quanto mai difficile dedicarsi al calcio mercato che già dovrebbe incalzare, considerata la ‘volontà’ del Savoia di non disputare gli spareggi promozione. E’ nostro dovere, comunque, raccogliere informazioni in tal senso. E così sul nome del tecnico permane grande segretezza. La candidatura di Agenone Maurizi è in stand-by, si paventa, tuttavia, un nome ancora top secret di un allenatore tuttora impegnato in campionato. Sul fronte giocatori già detto delle poche riconferme (Guarro e Savarese su tutti), l’intenzione del duo Contino-Dionisio sarebbe quella di riportare in auge i calciatori del ritorno dell’Avellino tra i professionisti. Riecco spuntare il difensore Simone Puleo (già accostato ai bianchi nel mese di dicembre, poi passato all’Acireale) ed il centrocampista offensivo Gianluca De Angelis, esperto esterno d’attacco in un modulo a tre punte. Resta l’intenzione di portare Marruocco (in alternativa Aprea) a difendere i pali. Si allontana Francesco Scarpa. Le grandi manovre per gli attaccanti sono pronte (Majella, Vitale e Tarallo i più ‘gettonati’), mentre sul fronte under il solo Padulano dovrebbe essere una certezza, per il resto arriveranno nuove ‘speranze’.

(Rodolfo Nastro)





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