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L’avversario di turno: il Cosenza

L’avversario di turno: il Cosenza

26-04-2013 – Il Savoia si appresta a salutare il proprio pubblico con una gara che avrebbe potuto avere i connotati del big match ma la retromarcia innestata dagli oplontini nelle ultime tre gare e la concomitante vittoria del campionato da parte dell’Acr Messina (manca un punto alla matematica per i peloritani che all’ultima affronteranno il Nissa in casa), renderà Savoia- Nuova Cosenza la partita dei rimpianti. Dopo aver ascoltato in esclusiva Manolo Mosciaro che non ha escluso un suo approdo al Savoia nella prossima stagione, presentiamo l’avversario di turno con le “ficcanti” parole del tecnico Gianluca Gagliardi che critica pesantemente la formula dei play-off e quella degli under.

I PRECEDENTI (A cura di Matteo Potenzieri) – Sono 21 i precedenti con il Cosenza. Nove vittorie, otto pareggi e quattro le sconfitte. L’ultimo incontro risale al torneo 2006-2007 e finì 0-0, sesto pari consecutivo interno per un Savoia che, partito per la salvezza, riuscì a conquistare addirittura i play-off. Nel 1999-2000, il precedente “nobile”: si giocava in serie B ed il sorprendente undici di Osvaldo Jaconi delle prime giornate, riuscì ad impattare una gara in salita “causa” un imprendibile Tatti per ben due volte in gol in soli venticinque minuti. Fortunatamente, a ristabilire il risultato ci pensò l’indimenticato Stefano Ghirardello con una doppietta che lo lanciò in cima alla classifica cannonieri con sei reti in altrettante partite. Nel 1997-’98, in C1, i rossoblù, proiettati verso la cadetteria, si imposero con un’autorete di Marin sul finire di gara. Si giocava al San Paolo di Napoli. Nell’81-‘82 lo 0-0 finale non servì al Savoia per evitare la retrocessione in serie D ma fu ben accolto dai calabresi che approdarono in C1.

L’ultima vittoria dei bianchi risale al 1979-’80. Finì 1-0 con un superbo gol di Adriano Gobbetti: tiro secco da fuori area e palla nel sette alla destra di Pingitore. Anche quell’anno il Cosenza fu promosso in C1 con il Savoia costretto alla permanenza in categoria  per soli due punti. Ancora una vittoria, stavolta rotonda, nel 1978-’79: 3-0 con reti di Carrozzo, Natale e Aprile. Nel 1971-’72 un Savoia ultimissimo riuscì a strappare un punto impattando la gara sul nulla di fatto. L’anno precedente ci aveva pensato Mautone a regolare i silani. Ancora indietro nel tempo, scopriamo che il primo incontro fu disputato nella stagione 1930-’31 e si chiuse con un pareggio per 1-1. Solo nel 1949-’50 il Cosenza colse la prima soddisfazione dopo tre pareggi e ben sei sconfitte. Furono due punti a tavolino a causa di incidenti scoppiati sul finire di partita con il risultato che comunque vedeva i calabresi in vantaggio per 2-3. Da segnalare un’altra sconfitta per i bianchi nel 1965-’66 che non servì al Cosenza per essere promosso in serie B preceduto dalla Salernitana per un solo punto ma contribuì a portare il Savoia ad un drammatico spareggio-salvezza con il Nardò inopinatamente perso. 

I NUMERI – La seconda, incontrastata, forza del campionato non può che registrare numeri da “grande”.  67 punti in 32 gare, dieci in più della terza. Ben 21 le vittorie (una sola in meno alla capolista Messina), 4 pareggi e 7 sconfitte, un po’ troppe per una compagine che ha aspirato al successo finale. Miglior attacco con 58 reti siglate, 39 quelle subite. Cannoniere della squadra e del girone Mosciaro con 25 realizzazioni (di cui 2 nel 4-2 dell’andata). Ad evidenziare il gran campionato dei rossoblù, il parallelo con lo scorso anno concluso sempre al secondo posto ma con 59 punti (uno in meno della vincitrice del raggruppamento, l’Hinterreggio). Adesso, a due dal termine, i punti già sono 8 in più. Non c’è che dire, il Messina ha rappresentato la variabile decisiva per sfortuna dei rossoblù.

VITTIMA DEI PLAY-OFF – Il Cosenza più di altri può lamentare l’assurdo regolamento play-off che non assicura, alla vincitrice nazionale, l’accesso alla Lega Pro.

Ad evidenziarlo è Gagliardi che lo scorso anno non era il tecnico dei lupi silani.

“Non è possibile che chi riesce dopo tanti sacrifici ad ottenere un risultato così importante resti con le pive nel sacco. Mi si dirà che lo scorso anno non ci sono stati ripescaggi perché in Lega Pro è filato tutto liscio, ma questo trova il tempo che trova perché da inizio campionato dovrebbe essere conservato un posto a chi vince i play-off, sennò spiegatemi che senso hanno, se non quello di farci spendere tanti soldi. Le faccio un esempio, ogni volta che giochiamo al “San Vito” paghiamo ben 6mila euro, a questo aggiungiamo le spese, in primis quelle dei calciatori. Si renderà conto che il budget è elevatissimo. Per il secondo anno consecutivo passeremo per gli spareggi, cosa accadrebbe se li vincessimo di nuovo e resteremmo ancora in D, dopo tanti costi?”.

LA POLEMICA – Gagliardi è un fiume in piena e allarga la sua riflessione alla formula della Coppa Italia Tim ed alla regola degli under.

“L’unica gratificazione che abbiamo avuto per la vittoria nei play-off è stata quella di poter partecipare al primo turno della Coppa Italia professionisti. Lo sa dove siamo andati? A Portogruaro. Una trasferta che ci è costata ben 20mila euro. Tutto inutile, si sarebbe dovuta giocare in casa nostra per regalare una giornata speciale ai tifosi, invece no”.
Passiamo agli under.

“Questa dei ragazzi è un’altra regola assurda. Obbligare le squadre a schierare giocatori di 20, 21 anni è un’offesa per gli stessi atleti che, se valgono, a quell’età hanno il posto in squadra a prescindere dalle regole. Invece, costringono le società a “scommettere” su questi ragazzi in una vera e propria roulette. Spero proprio che adesso che il nostro presidente Tavecchio ha ottenuto l’incarico di vice della FIGC ci possa essere maggiore tutela per la serie D per la quale nessuno ha rispetto. Mi domando cosa ci fanno in quest’inferno compagini come Messina, Cosenza e lo stesso Savoia? Le regole vanno cambiate, altrimenti, il movimento rischia di sfaldarsi dalla base”.

SFIDA TRA NOBILIDopo lo sfogo, probabilmente legato alla mancata vittoria del campionato, Gagliardi passa ad analizzare la gara di domenica al Giraud, una partita nella quale l’unico stimolo potrebbe essere quello del Savoia di regalare un’ultima soddisfazione ai propri tifosi.

“Il Savoia è ancora in lotta per i play-off, quindi credo che ce la metteranno tutta per cercare di superarci anche se molte squadre, proprio per quanto dicevo prima, preferiscono evitare gli spareggi per non appesantire ulteriormente il budget. Al di la di questo ritengo che uscirà fuori un bell’incontro nel quale ci saranno tanti gol. Entrambe giochiamo un bel calcio, anche all’andata il Savoia ha dimostrato di affrontare chiunque a viso aperto. Non per diminuire i meriti della capolista ma ritengo che noi, il Savoia ed il Città di Messina abbiamo dato più spettacolo di altri in questo campionato. Cercheremo di onorare il pubblico di Torre come merita facendoli divertire, elemento che dovrebbe essere sempre l’essenza di questo sport che in fondo resta sempre un gioco”.

(Rodolfo Nastro)





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