20-04-2013 - Quanto crede il Savoia ai play-off? E’ questa la domanda che tutti si pongono alla vigilia degli ultimi 270 minuti di campionato. La doppia sconfitta contro le squadre messinesi ha evidenziato, al di là di una superiorità tecnica e di gioco avversaria, anche un elemento distintivo: la voglia di vincere, di raggiungere un traguardo. Città ed Acr lo hanno inculcato bene nella mente. E il Savoia? Due punti di vantaggio sulla sesta piazza, occupata dalla Vibonese di mister Soda, dovrebbero rappresentare uno score sufficiente per difendere l’ultima posizione utile per partecipare alla post season. Ma il dilemma riguarda la “testa” degli giocatori che, raggiunta la salvezza, sembrano scarichi mentalmente. Se a questo aggiungiamo le perenni diatribe societarie, con i conti non in ordine e la questione stipendi sempre alla ribalta, sembra quanto mai evidente che difendere gli spareggi promozione è più un gioco di fantasia dei tifosi che un concreto obiettivo di squadra e società.
VOLERE… E’ POTERE – Abbiamo girato il nostro quesito al tecnico Salvatore Amura (nella foto) al termine della rifinitura di questa mattina.
Mister, quanto tiene il Savoia a raggiungere i play-off?
“Per il carattere e la determinazione che mi hanno sempre accompagnato è ovvio che la volontà di arrivare a disputare gli spareggi c’è tutta. Cerco, quotidianamente, di inculcarlo nella testa dei giocatori ma credetemi, non è facile. I mille problemi che ci circondano non ci aiutano. Le distrazioni in tal senso sono troppe ed è innegabile che, inconsciamente, la salvezza raggiunta ha portato ad un generale rilassamento”.
Eppure, il Comprensorio Montalto, se possibile, ha fatto peggio di voi. Gli scontri tra soci hanno portato ad un nuovo presidente e lunedì scorso è stato esonerato mister Giugno, sostituito dall’allenatore in seconda Spinelli. Tre gli squalificati nelle fila calabresi che giocheranno in campo neutro con pochi tifosi al seguito. Tutti elementi che dovrebbero costituire la premessa al vostro quarto colpaccio esterno stagionale.
“E’ vero. Ci sono tutte le condizioni per vincere, non ci nascondiamo. Di certo, loro cercheranno di conquistare punti per la salvezza matematica. Non a caso, per dare la scossa in questi ultimi tre turni, la società ha allontanato il precedente tecnico, mettendo comunque sulla panchina un uomo che già conosce il gruppo. Questa è una variante da tener d’occhio ma è ovvio che domani saremo chiamati a vincere, prima nella testa, poi nelle gambe”.
SI PARTE DI DOMENICA – Come già sperimentato (per la verità con pessimi risultati), anche per la trasferta di Rende i bianchi partiranno domenica mattina. Partenza fissata alle ore 8. Unico motivo: quello economico. Risparmiare un pernottamento in albergo per “conservare” più cartucce possibili da sparare per la costruzione della squadra del prossimo anno.
LA FORMAZIONE – Amura non ha ancora scelto modulo ed uomini da mandare in campo a Rende. Di certo mancheranno gli squalificati Padulano e Pallonetto che dovrebbero essere sostituiti rispettivamente da Manfrellotti ed Amoruso. Probabile la staffetta tra i pali con Loccisano, rispolverato dalla naftalina, che prenderà il posto di Vitiello.
PROCURA FEDERALE – Gli 007 della Procura Federale hanno messo nel mirino due gare dei bianchi. Quella interna contro la Gelbison del 17 febbraio 2013 (1-1) e la sconfitta di Noto (1-0) di sette gironi dopo. Per il primo match sono stati ascoltati quattro tesserati della società cilentana, nessun convocato per il Savoia. Invece, per quel che riguarda la trasferta siciliana, la Procura ha chiesto di ascoltare Simone Fontanarosa ed Emiliano Contino, calciatore e dirigente accompagnatore della squadra. Per il primo i tempi saranno lunghi perché il giovane mediano è convalescente dopo l’intervento al ginocchio destro. Nei prossimi giorni, invece, sarà ascoltato Contino. Da Piazzale Gargiulo massima serenità.
“Non abbiamo nulla da nascondere. Saranno audizioni di routine, nate da alcune circostanze che hanno insospettito gli organi federali. Non ci saranno problemi”.
E’ il patron Sergio Contino che sgombra ogni nube all’orizzonte.
(Rodolfo Nastro)
