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Nasto, “soldatino” di sicuro affidamento Da pilastro del Savoia dei record in Eccellenza, alla lunga trafila per un posto da titolare in D. Tanta abnegazione premiata dalla fiducia di Amura e dal primo gol

Nasto, “soldatino” di sicuro affidamento

18-04-2013 – La sua prima partita da titolare gliel’ha regalata Pasquale Vitter. In Sarnese-Savoia, Coppa Italia di D, l’ex tecnico biancoscudato decise di giocarsi la carta Angelo Nasto (nella foto). E il giovane centrocampista torrese evidenziò subito personalità e determinazione. Poi tanti mesi di panca, a guardare da fuori i compagni. Solo qualche apparizione a gara in corso. Ma mai una lamentela, sempre massimo impegno negli allenamenti. Un atleta esemplare.

IL GIUDIZIO DI AMURA – Il più bel complimento a Nasto glielo dedica il suo allenatore Amura.

“Ho grande fiducia in Angelo, è un ragazzo volenteroso e determinato, ha la giusta cattiveria agonistica e sopperisce ad una fisicità non ancora matura con una grande forza esplosiva. Mi ricorda molto il mio ex compagno Ambrosino, è meno dotato di lui dal punto di vista tecnico ma ha le movenze ed il modo di stare in campo molto simili. Può fare bene, l’età è dalla sua parte”.

E quando si parla di Sasà Ambrosino, si parla praticamente di una colonna storica di un Savoia ancora recente che tante soddisfazioni ha regalato ai tifosi. Nella top ten dei giocatori con più presenze in maglia bianca, è tuttora molto amato dal popolo oplontino per quanto ha dato alla causa biancoscudata.

GIOVANE MA AFFIDABILE – Il “soldatino” torrese ha dovuto faticare non poco per imporsi all’attenzione delle cronache, lui che è stato una delle colonne del Savoia dei record in Eccellenza. Lo sfortunato infortunio occorso a Fontanarosa gli ha permesso di ritagliarsi il suo spazio e diventare subito titolare inamovibile. Domenica dopo domenica è sempre più sicuro e sciorina prestazioni molto convincenti.

“Si, effettivamente avevo giocato ben poco prima dell’infortunio di Simone ma com’è mio costume mi sono sempre impegnato allo spasimo in allenamento ed in cuor mio ero convinto che prima o poi sarebbe venuto il mio momento. Certo, mi dispiace che la cosa sia avvenuta in concomitanza di una disavventura occorsa ad un mio compagno, ma credo comunque di non aver deluso  le aspettative di chi ha creduto in me. Con fatica ed abnegazione mi sono ritagliato un posticino”.

Per Fontanrosa il “maestro” di reparto è stato Giraldi. Nasto ha trovato Viscido e Di Capua.

“Sono ottimi giocatori con i quali mi sono subito trovato a mio agio e che mi permettono di dare il meglio di me stesso. Di Capua lo conoscevo dallo scorso anno, con Pippo è nato subito un bel feeling anche perché le sue caratteristiche sono molto simili alle mie. Entrambi siamo incontristi decisi, cerchiamo di interrompere il gioco avversario”.

LA GIOIA DEL GOL – Nasto non è certo un centrocampista col vizio del gol. Ma contro il Licata è arrivata anche la soddisfazione della prima realizzazione in maglia bianca. Il centrocampista ha gonfiato la rete sotto la Curva, poi la corsa sotto la Sud. Quali emozioni?

“E’ vero, non segno molto ma quest’anno ho avuto la fortuna di andare in rete. Una sensazione unica come unico è stato il tributo dei tifosi della curva. Segnare per la squadra per cui hai tifato sin da piccolo e sentire la gioia degli ultras per quello che hai fatto, sono momenti davvero emozionanti nella vita di un calciatore, l’abbraccio dei compagni mi ha davvero commosso”.

Quale il futuro di Nasto?

“Pensiamo prima a finire questo campionato tentando di agguantare i play off, poi vedremo. Mi piacerebbe comunque continuare la mia avventura al Savoia e magari contribuire il prossimo anno alla promozione in Lega Pro. Se la società ha fiducia in me, sono pronto.”

Idee chiare quelle del giovane torrese. Poche parole… ma tanta sostanza. 

(Matteo Potenzieri)





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