15-04-2013 – VITIELLO 5 – Toppo statico sui gol del Messina. Il portierino torrese è apparso da subito in giornata no. Tre reti in 25’ minuti, complice anche la disattenzione dei compagni di reparto, sono una vera e propria “mazzata”, specie se di fronte ti ritrovi a dover rimontare la capolista.
PALLONETTO 5,5 – Bene nella fase di proposizione, meno in quella difensiva. Si fa irretire più di altri dall’atteggiamento ostile dell’arbitro, al punto che il direttore di gara (che gliel’aveva promesso a fine primo tempo) lo manda sotto la doccia nel momento più importante della partita, quando i bianchi stavano gettando il cuore oltre l’ostacolo per tentare la rimonta.
GUARRO 6 – Gioca tutta la partita in avanti. Cuore e grinta per il capitano dei bianchi posizionato da Amura alle spalle dell’unica punta, Malafronte prima, Vicentin poi. Tenta di scardinare la difesa avversaria con azioni sempre ficcanti. Peccato per quel palo che grida ancora “vendetta”, il tredicesimo sigillo è solo rinviato.
NASTO 5 – Non è stata la sua migliore partita. Contro i “titani” del centrocampo messinese soffre fin dall’inizio e il consueto gran lavoro di filtro viene meno. Suo un bel tiro dai 40 metri ad inizio ripresa che avrebbe meritato miglior sorte, poi Aura lo sostituisce. (Dal 63’ IZZO 5,5 – Ha più verve del compagno di cui prende il posto. Tenta qualche azione sulla fascia, partecipa attivamente al tentativo di rimonta. Dimostra buoni fondamentali).
CATALANO 5 – Lui, come tutti i compagni di reparto, non raggiunge la sufficienza. Troppe le responsabilità sui gol del Messina, sulla prima e la terza realizzazione avversaria si perde clamorosamente Chiaria che era affidato alle sue attenzioni, consentendo al numero dieci giallorosso di realizzare la doppietta. Con onestà, a fine gara, fa mea culpa. Complimenti per lo spirito autocritico non da tutti.
SCUDIERI 5,5 – Gioca nella formazione titolare per sostituire l’infortunato Salvatore. L’approccio sembra positivo, poi si perde nel marasma dei tre gol subiti nei quali ha la sua buona dose di responsabilità, non fosse altro perché è un giocatore d’esperienza.
SAVARESE 5,5 – Meno ispirato del solito. Il tecnico peloritano Catalano sa che Giuseppe è uno degli uomini faro della squadra, non a caso fu proprio il numero sette dei bianchi a siglare il gol del temporaneo pareggio nella gara d’andata. Così gli costruisce una gabbia intorno per bloccargli ogni possibilità di “ispirazione”. La cosa gli riesce, al punto che nella ripresa Amura lo sostituisce (Dal 64’ MANFRELLOTTI 5,5 – Quando entra vorrebbe spaccare il mondo. Già durante il riscaldamento dimostra tanta impazienza. Messo in campo non riesce a trasformare la sua voglia in giocate determinanti. Ci tenta ma non incide sul tentativo di rimonta).
DI CAPUA 5 – Primo tempo tutto sommato “passabile”. Ripresa da dimenticare. Quanti palloni persi, passaggi sbagliati. Entra in confusione nel momento più delicato dell’incontro. Manca il suo apporto nell’azione collettiva della squadra in un secondo tempo tutto cuore e carattere.
MALAFRONTE 6 – Non sarà il giocatore che fa la differenza ma il suo compito lo svolge sempre in maniera impeccabile. Anche oggi va in gol e fa il suo dovere fino al momento in cui Amura lo sostituisce con Vicentin per tentare di dare la sterzata decisiva alla squadra (dal 55’ VICENTIN 6 – El tanque non scoppia di salute e si vede. Ancora appesantito dopo il lungo stop mette la consueta determinazione nelle sue giocate. Arriva spesso in ritardo sulla palla e perde molti contrasti, ma è più che giustificato. Quando Padulano gli serve, su un piatto d’argento, l’assist che lo libera in area, non può che mettere la palla in rete.
PADULANO 6 – Il suo anticipo su Caiazzo ed il successivo assist a Vicentin, nel bel mezzo della ripresa, vale il classico prezzo del biglietto. E’ stata la giocata più pregevole di tutta la partita, conclusa con il gol del tanque. Fabio fa di tutto per segnare, l’aveva promesso in settimana, non ci riesce ma mezzo gol è suo. Peccato per quell’ingiusta ammonizione del pessimo Capraro che lo costringerà a saltare la trasferta di Paola contro il Montalto per squalifica.
VISCIDO 6 – Amura lo posiziona sulla fascia sinistra della difesa oplontina, pronto a mordere le caviglie degli avversari. Peccato che in occasione del gol di Corona si lasci sfuggire il bomber in velocità, protestando per un fuorigioco che non c’era. Ma per il resto la sua gara è sufficiente con un costante crescendo nel corso della ripresa. Di positivo sta anche il fatto che non si sia fatto ammonire come gli era capitato troppe volte nel corso degli ultimi incontri.
AMURA 6 – Fa il possibile per contrastare la capolista. Le assenze forzate di Salvatore e Vicentin lo costringono a rivoluzionare la formazione. Così propone un 4-2-3-1 con Guarro alle spalle dell’unica punta. Ma non c’è neanche il tempo per apprezzare la scelta tattica del tecnico che il Savoia è sotto di tre gol. Nel secondo tempo giusti i cambi. Non gli si può chiedere di più con il “materiale” che ha a disposizione.
(Redazione)