14-04-2013 – Il Savoia si ferma sul più bello e la clamorosa rimonta alla capolista che dopo il secondo gol di Vicentin sembrava vicina, non è riuscita. Invece, molte varianti hanno tarpato le ali ai torresi che comunque sono usciti dal campo tra gli applausi del pubblico, grato ai giocatori per aver onorato la maglia.
CONTINO – Il patron (nella foto) è un fiume in piena contro l’arbitro Capraro di Cassino.
“In tanti anni di calcio quella di oggi è stata la peggiore direzione di gara cui ho assisto. Una vergogna. Dagli episodi decisivi, come l’espulsione di Pallonetto ed il rigore negato, all’atteggiamento complessivo dell’arbitro che ha ammonito solo i nostri, denotando sin dall’inizio del match una condotta che proprio non mi è piaciuta”.
L’imprenditore avellinese tiene a fare un passaggio sui tifosi.
“Li ringrazio. A fine gara hanno applaudito la squadra perché hanno capito che ha dato tutto in campo. I nostri tifosi dimostrano un’intelligenza che manca a molti in questo mondo”.
Poi un accenno al futuro.
“Già stiamo pianificando la prossima stagione nella quale dovremo essere protagonisti. Punteremo decisi alla promozione. Partiremo con le riconferme, la prima della quale sarà Vicentin”.
In questi giorni si stanno susseguendo voci che vorrebbero un avvicinamento di Mario Moxedano per la prossima stagione. Oggi la curva ha preso posizione con cori ostili.
“Non credo proprio che Moxedano abbia intenzione di tornare al Savoia. Mi vedo di tanto in tanto con lui e posso assicurarvi che ha altri interessi”.
AMURA – Salvatore Amura si morde le mani per il mancato pareggio. Ci credeva, come tutti.
“Peccato. Siamo stati puniti al di là dei nostri demeriti. Abbiamo commesso i soliti errori difensivi che ci hanno fatto subire tre gol in pochi minuti. In quel momento abbiamo messo tutto il carattere di cui siamo dotati e siamo riusciti a riprendere la gara sotto l’aspetto del gioco, purtroppo il risultato ci ha dato torto. Ma sono orgoglioso di questo gruppo”.
PADULANO E CATALANO – I due under entrano insieme in sala stampa. Sui loro volti la fatica di una gara ricca di tensioni, smussata dall’applauso finale ricevuto dalla curva.
“E’ stato il più bel momento di oggi – evidenzia Catalano – i tifosi hanno capito che ce l’abbiamo messa tutta e ci hanno accolto alla grande. Peccato per il risultato. Mi prendo la mia bella dose di responsabilità sui loro gol. Siamo stati troppo fermi nel leggere i loro schemi e così ci hanno punito”.
Dal canto suo Fabio Padulano, che ha illuminato la gara con il bell’anticipo su Caiazzo che gli ha consentito di mettere Vicentin nella condizione di siglare il 2-3, non nasconde il suo rammarico.
“Sono molto deluso ed arrabbiato. Ho anche subito un’ammonizione ingiusta che mi costringerà a saltare la gara di domenica prossima. Oggi c’è andato tutto storto e non solo per nostro demerito”.
L’ALLENATORE CATALANO – Il tecnico del Messina, ex secondo a Milazzo di Sasà Amura con il quale il rapporto è ostile, appare soddisfatto.
“Abbiamo ottenuto il risultato che volevamo. Era troppo importante per noi arrivare allo scontro diretto col Cosenza mantenendo le distanze invariate”.
Poi ammette la sofferenza procurata dal Savoia.
“Sapevamo che avremmo sofferto contro i bianchi. Al Giraud hanno sempre fatto gare importanti ed oggi era chiaro che, sotto di tre gol, tentassero la rimonta. Noi siamo stati meno attenti e pronti del solito e ci siamo fatti trovare impreparati in occasione delle loro due reti. Probabilmente, aver chiuso il primo tempo avanti di due gol, ha fatto rilassare i ragazzi che pensavano di avere il successo in tasca”.
CORONA – Il goleador non perde mai il vizio del gol. E anche oggi il suo nome è nel tabellino dei marcatori.
“Eravamo consapevoli che la partita sarebbe stata difficile. Il primo caldo e il campo in erba sintetica hanno influito. Credo che la differenza l’abbia fatta il nostro approccio alla gara. I tre gol lo dimostrano. Poi abbiamo avuto un calo nella ripresa ed il Savoia dopo il secondo gol ci ha creduto. Ma Il Messina voleva, a tutti i costi, i tre punti e c’è riuscito. Adesso tocca al Cosenza. Vogliamo chiudere i giochi con loro già domenica prossima così la finiscono di guardare in casa nostra come succede da inizio campionato”.
Corona “svela” il segreto della forza della sua squadra.
“Siamo i più forti e vinceremo il campionato perché abbiamo valori umani importanti. Lo spogliatoio è unito ed ognuno si sente parte del gruppo”.
(Rodolfo Nastro)