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L’avversario di turno: il Messina Al Giraud arriva la capolista dei "torresi" Lo Monaco. In esclusiva il dg Vincenzo: "Quanti ricordi di Torre! Futuro al Savoia? Mai dire mai..."

L'avversario di turno: il Messina

12-04-2013 – La partita con la “P” maiuscola è alle porte. Savoia-Acr Messina non sarà una gara come tutte le altre. I bianchi hanno tanta voglia di tirare un brutto scherzo alla capolista come fecero qualche campionato orsono contro il Barletta impegnato nel testa a testa con l’Aversa. Ma i motivi d’interesse dell’incontro di domenica prossima al Giraud sono forti anche in casa peloritana. Nella consueta scheda del venerdì per “scoprire” l’avversario di turno del Savoia, abbiamo raccolto, in esclusiva, le dichiarazioni di Vincenzo Lo Monaco, direttore generale dei giallorossi, torrese di nascita e famiglia.

I PRECEDENTI (A cura di Matteo Potenzieri) – Sono tredici gli incontri disputati a Torre Annunziata. Il Savoia ha perso una sola volta, alla prima: era il 1930-’31, torneo a dodici squadre di prima divisione (odierna serie C), i bianchi furono sconfitti per 1-2. Quella stagione fu chiusa all’ultimo posto ma non ci fu alcuna conseguenza in quanto per la riorganizzazione dei campionati non erano previste retrocessioni. Tra i vari  avversari dei torresi citiamo il Catania, la Salernitana, la Reggina. Per venire ai tempi nostri, gli ultimi tre incontri disputati al Giraud si sono chiusi con un pareggio. E con conseguenze drammatiche per i colori bianchi: nel 2008-’09, anno del centenario, fu retrocessione in Eccellenza; nel 2000-’01, ultimo torneo di C1, fu radiazione dai campionati; nel 1981-’82, in C2, il rigore di Schettino per l’ 1-1 finale ed il punto conquistato, non servì ad evitare il tracollo in Interregionale. Tra il 1978 ed il 1981, tre della quattro vittorie sinora conseguite: 1-0 nel ’78-’79 con rigore di Cafaro, due punti in carniere per un prestigioso quarto posto finale nel primo anno della C2; rotondo 3-0 nel torneo successivo con doppietta di Bacchiocchi e gol di Vianello per un Savoia bellissimo che chiuse a soli due punti dalla C1 con Mario Trebbi in panchina e i fratelli Gallo alla presidenza del club; ancora 1-0 nel 1980-’81, in gol Cimicata. L’altra vittoria risale al 1950-’51, sempre 1-0. All’andata il match terminò 2-1 per gli isolani con gol vittoria di Giorgio Corona, subentrato nella ripresa.

I NUMERI – I dati statistici della capolista non possono che far arrossire. 68 punti in classifica, cinque in più della seconda. 21 le vittorie, 6 i pareggi e 3 le sconfitte, miglior difesa con 21 reti al passivo, 48 i gol realizzati, quarto miglior attacco, il Savoia ha fatto meglio con 49 gol all’attivo. Peloritani fermati solo a Ribera (3-0), Vallo della Lucania (2-0) e Cosenza (3-2), sconfitte registrate tutte all’andata. In questo girone di ritorno i giallorossi hanno ingranato la marcia realizzando ben 31 punti in 13 gare. L’Acr vanta insieme al Savoia l’imbattibilità tra le mure amiche, uniche squadre del girone con questo record.

QUANTI RICORDI – Per Vincenzo Lo Monaco, figlio di Pietro, direttore generale del Messina, la gara di domenica non sarà come tutte le altre. E’ lui stesso a confessarcelo.

“E come potrebbe essere. Per me tornare a Torre è come tornare a casa. E’ un tuffo nel passato. Ci ho vissuto la mia giovinezza, ho frequentato le scuole, poi il trasferimento in Sicilia. Ma la mia famiglia è rimasta a Torre Annunziata ed ogni volta che mi è possibile ci torno più che volentieri. E’ innegabile che al Giraud proverò emozioni come non ne ho provate in tutta la stagione. Sono legato alla città, ho ancora tanti amici ed i ricordi sono tantissimi”.

VIETATO SBAGLIARE – Stranezze del calcio.

Contro il Savoia la sua squadra è attesa all’incrocio più pericoloso della stagione, vietato sbagliare a sette giorni dal match-verità contro il Cosenza.

“Sembrerà strano ma temo molto più la partita di domenica che quella del turno successivo. Guai a sbagliare al Giraud, abbiamo l’obbligo di mantenere invariate le distanze in vista dello scontro diretto. Per questo giocheremo questa gara come fosse una finale. E poi non mi fido del Savoia. E’ una squadra dura a cadere. All’andata è stato l’avversario più difficile che abbiamo affrontato. Hanno un possesso di palla da grande squadra e confesso che ero convinto ci avessero conteso la prima piazza fino alla fine. Mi dispiace davvero che questo non si è verificato”.

MAI DIRE MAI – I Lo Monaco fanno calcio in Sicilia da anni. Pietro ha svolto ruoli di rilievo in molte società italiane.

Perché non avete mai pensato di investire a Torre Annunziata, nel Savoia?

“Nemo profeta in patria. Ammetto che in diverse occasioni ci abbiamo pensato. D’altronde il nostro cuore è oplontino. Ma abbiamo sempre avuto timore di operare nella nostra città. Ricordo comunque che mio padre ha prima giocato e poi rivestito il ruolo di direttore sportivo nel Savoia di qualche anno fa. Quindi i Lo Monaco sono stati presenti nel calcio torrese”.

Dopo 10 anni di Catania avete preferito restare in Sicilia. E’ escluso, in futuro, un vostro ritorno a Torre?

“Mai dire mai. Non lo escludo. Sarebbe una scommessa che un domani potremmo fare. Per ora stiamo benissimo a Messina ma ciò non toglie che potremo iniziare dalla prossima stagione una collaborazione calcistica con i bianchi”.

SENZA TIFOSI – La notizia del divieto per i sostenitori messinesi di recarsi al Giraud è arrivato nella serata di giovedì. L’abbiamo comunicato proprio noi a Lo Monaco.

“Me l’aspettavo. Ormai ogni domenica è sempre la stessa storia. Ma questo non è calcio. Sono i tifosi l’anima di questo sport. Le regole dovranno cambiare. A Torre, probabilmente, il campionato è stato compromesso proprio per la mancanza di pubblico per tutto il girone d’andata. E poi ci chiedono sacrifici economici. Ma se ci tolgono i tifosi come si fa? A meno di sorprese a noi toccherà lasciare questa serie già quest’anno, spero che il Savoia lo faccia l’anno prossimo, perché né noi, né loro, abbiamo nulla a che fare con questa serie che è il “non calcio” nonostante ce la vogliano far passare diversamente”

L’IMBATTIBILITA’ – Lo Monaco è consapevole che nel gioco delle parti il Messina è la squadra che ha più da perdere al Giraud.

Ma quando diciamo al direttore che il Savoia ha da difendere la sua imbattibilità casalinga che dura da quasi 4 anni, lui sorride e commenta.

“Se proprio il Savoia vuol restare imbattuto magari pareggia con noi ma poi due settimane dopo deve battere il Cosenza. Così siamo tutti contenti!”.

Poi conclude.

“Naturalmente giocheremo per vincere, non possiamo fare altro”.

Lo sappiamo direttore, ma la stessa determinazione l’avrà anche il Savoia…

(Rodolfo Nastro)





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