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Padulano: “Batteremo il Messina!” Il fantasista nel giorno del suo compleanno lancia la sfida alla capolista. Sul futuro: "Spero di restare". Amura: "E' un predestinato"

Padulano:

11-04-2013 – Il campionato è ai titoli di coda. Il Savoia ha raggiunto l’obiettivo minimo rappresentato dalla permanenza in categoria e, nel gioco degli “stimoli” che guidano da sempre le ultime giornate di un torneo, il match con l’Acr Messina potrebbe sembrare senza storia. I peloritani si stanno giocando la promozione in Lega Pro, il Savoia, al massimo, l’ultimo posto utile per i play-off. 

Risultato scontato?

“Macchè!”.

Ne è convinto Fabio Padulano (nella foto) che nel giorno del suo diciannovesimo compleanno si confida a SOLOSAVOIA.IT tracciando un personale bilancio della sua stagione con un occhio rivolto al futuro.

LO STRANIERO…  NON PASSERA’ – Prendendo spunto dal coro intonato dalla Curva sud negli anni della B quando Fabio era ancora bambino, il fantasista oplontino afferma.

“Quando ho letto le parole intonate dai tifosi nel vostro articolo di ieri ammetto di essermi emozionato. Quella foto parla da sola. Come vorrei che Torre rivivesse l’intensità di uno stadio pieno e festante. Mi piacerebbe tantissimo regalare a tutti la gioia della vittoria contro il Messina con un mio gol. Non immaginate quanta voglia ho di correre sotto la curva per ricevere l’abbraccio degli ultras”.

L’IMBATTIBILITA’ – Padulano è concorde nel ritenere che sulla carta gli stimoli del Messina sono notevolmente superiori a quelli dei bianchi, ma…

“Abbiamo un’imbattibilità interna da onorare. In queste due ultime gare faremo di tutto per conservare il Giraud inviolato. Lo dobbiamo fare per noi stessi, per i tifosi che meritano il nostro rispetto. Di certo non regaleremo niente e faremo di tutto per vincere questa partita. Dovremo essere bravi ad annullare il gap tecnico che la classifica evidenzia, in campo dovranno vedersi due squadre che giocano alla pari, con il risultato sempre in bilico. E solo con uno stadio entusiasta l’impresa potrà diventare realtà”.

STAGIONE POSITIVA – L’ex giocatore delle giovanili della Juventus commenta la  stagione dei bianchi e di conseguenza la sua iniziata nel mese di dicembre.

“Il Savoia è andato al di sopra di ogni più rosea aspettativa. I tanti problemi che hanno contraddistinto questa stagione avrebbero abbattuto chiunque. Noi ci siamo stretti intorno a questo vessillo per onorarlo fino alla fine e ritengo che nessuno possa dire che non l’abbiamo fatto. E senza peccare di falsa modestia penso di aver dato il mio contributo in questi ultimi mesi per tirarci, definitivamente, fuori dalla pericolosa crisi che c’era al momento del mio arrivo”.

MI MANDA… AMURA – Vederlo giocare è un vero piacere per i palati fini. Padulano è dotato di quella fantasia che il gioco del calcio dovrebbe sempre portare in primo piano. Certo dovrà crescere, specie sotto l’aspetto caratteriale e della comunicazione (è ancora di poche parole) ma ha soli 19 anni ed il tempo gioca per lui. Il suo “vate”, colui che l’ha chiesto esplicitamente a Nicola Dionisio nelle convulse fasi del mercato di dicembre, è il tecnico Amura che va fiero di questo suo “pupillo”.

“Avrei voluto Fabio al Catania quando allenavo le giovanili, la Juve naturalmente ebbe la precedenza nelle preferenze del ragazzo e le nostre strade si divisero – commenta l’allenatore dei bianchi. - Lui è un predestinato, farà grandi cose. Sono contento di averlo portato nella sua città ed aver contribuito alla sua crescita. In questi mesi ha fatto enormi passi in avanti e spero possa essere uno dei punti da cui ripartire col nuovo Savoia”.

IL FUTURO –  Prendiamo spunto dall’ultimo passaggio delle dichiarazioni di Amura per rivolgere un’esplicita domanda a Fabio.

Il prossimo anno la maglia numero 10 del Savoia sarà nuovamente indossata da Fabio Padulano?

Non lo so. Dipendesse da me la risposta non potrebbe che essere positiva. E’ troppo bello giocare nella squadra del cuore, festeggiare le vittorie con la tua gente. Ma per ora non so ancora nulla del futuro. Non appena sarà possibile il mio procuratore mi dirà se ci sono novità o meno. Ripeto la mia volontà è restare. Sarebbe il massimo arrivare in Lega Pro con il Savoia ma per farlo ci vorrà una società forte e solida ed una squadra molto competitiva. L’Ischia di quest’anno è il modello da imitare”.

(Rodolfo Nastro)





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