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Il Savoia affonda nello “Stretto” Bianchi sconfitti sonoramente dal Città di Messina. Play-off a rischio e calendario tutto in salita. Oplontini stanchi del lungo viaggio e mai in partita

Il Savoia affonda nello “Stretto”

07-04-2013 – Savoia umiliato a Messina. Il 4-1 finale per il Città rappresenta la sconfitta più netta dei bianchi in tutta la stagione. E per come si è svolta la gara, il divario poteva essere addirittura più pesante. La causa principale di questa debacle è stata la scellerata decisione del patron Contino di far partire la squadra solo questa mattina. I giocatori sono arrivati stanchi, fisicamente e mentalmente, al big match contro il secondo attacco del torneo ed hanno subito la schiacciante superiorità degli avversari.

PLAY-OFF A RISCHIO – Quella del “Celeste” sarebbe dovuta essere la gara della conferma per Guarro e compagni. Si chiedeva di blindare la quinta piazza ed invece, a seguito dei risultati di giornata, non solo la terza (Città di Messina) e la quarta (Gelbison) si sono staccate ma il quinto posto del Savoia è ora pericolosamente insidiato dalla Vibonese che, vincendo a valanga sul derelitto Acireale (5-0), ha accorciato a sole due lunghezze il divario dagli oplontini che, da qui alla fine, dovranno far i conti con un calendario tutto in salita.

LA PARTITAAmura fa quel che può. Schiera il difensivo 5-2-3 come annunciato alla vigilia. Vicentin non viene rischiato e va in tribuna. L’obiettivo è quello di tamponare gli assalti dei messinesi per rintuzzare con ficcanti azioni offensive. Missione fallita. Il tridente messo in campo da Rando, Citro-Tiscione-Saraniti, supportato dai centrocampisti Avola ed Assenzio, ben presto ha la meglio su un Savoia appannato. E pensare che la prima azione d’attacco era capitata proprio ai bianchi con un colpo di testa di Malafronte di poco al lato. Correva il 4’, poi nulla più fino al 35’.

VANTAGGIO PELORITANO – E’ il 23’: Saraniti viene atterrato al limite dell’area. Avola si incarica di calciare la punizione da posizione centrale: traiettoria imprendibile e palla che si insacca all’incrocio dei pali, nulla da fare per Vitiello. Città in vantaggio. Ci si aspetta la reazione del Savoia. Invece, è un monologo giallorosso. Al 27’ Tiscione tenta la conclusione ad incrociare, sfera a lato. Al 28’ Citro serve in area Tiscione, l’attaccante, a tu per tu con Vitiello, manca clamorosamente il raddoppio. Al 35’ break del Savoia: Nasto serve al limite Di Capua che con un rasoterra preciso ma lento chiama Di Salvia alla parata a terra. Cinque minuti dopo è Savarese, con un tiro a giro, a sorvolare di poco la traversa. Piccoli segnali di ripresa ma è solo un fuoco di paglia.

LA SECONDA SBERLA – Nonostante la miglior organizzazione di gioco dei padroni di casa sembra che il Savoia riesca a limitare i danni ma proprio su finire di tempo arriva la rete che taglia le gambe alla truppa di Amura. Saraniti elude Guarro sulla fascia e crossa al centro per Citro, l’avanti giallorosso, solo davanti all’estremo torrese, anziché tirare serve intelligentemente l’accorrente Tiscione che a porta sguarnita appoggia in rete. E’ il 43’, il Città si porta sul 2-0.

ECCO IL TRIS – Nella ripresa il tecnico oplontino gioca la carta Guarro, spostando il capitano-goleador in attacco. La musica non cambia. Il lungo viaggio è tutto nelle gambe e nella testa degli atleti. Al 50’ Salvatore salva su Saraniti lanciato a rete. Al 53’ e al 55’ è Citro a rendersi pericoloso prima con un destro che si spegne sul fondo, poi con una sforbiciata volante su cross di Tiscione. Il Città sciorina gioco e spettacolo. Il Savoia veste il ruolo di attore “non protagonista”. Al 56’ arriva il terzo gol. Tiscione serve al centro Saraniti, sinistro al volo e palla in rete. Il “Celeste” è entusiasta. I ragazzi di Rando divertono.

IL 12° SIGILLO DI GUARRO – Unica nota lieta della gara è la dodicesima realizzazione di Guarro. Il capitano al 67’ trasforma un calcio di rigore decretato dalla signora Vitulano per fallo di mano di Dombrovoschi (ammonito) che devia un cross di Izzo (da poco entrato) in piena area. Il Savoia cerca di limitare i danni e, a dieci minuti dal termine, recrimina per un rigore non assegnato dal direttore di gara per fallo su Pallonetto valutato fuori area.

IL POKER E’ SERVITO – In pieno recupero arriva l’umiliazione. L’arbitro punisce un intervento su Bombara con il penalty. Dagli undici metri Bongiovanni non sbaglia.

(Redazione)





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