02-04-2013 – A venti giorni dal “lancio” dell’ultimo sondaggio, abbiamo estrapolato i risultati ottenuti a seguito delle vostre preferenze e ne proponiamo subito uno nuovo, fondamentale per i futuri equilibri tra Comune e Savoia.
PLEBISCITO PER CONTINO – I torresi si sono espressi in maniera netta. Hanno gradito il nuovo assetto societario che vede in Sergio Contino, con il suo 70% delle quote, il socio di riferimento del Savoia. Dopo tre anni l’anima torrese è in minoranza. Sui 315 voti complessivi, ben 219 (69,5%) si sono dichiarati dalla parte del patron avellinese, considerando “positiva” la sua scalata ai vertici societari. Solo in 24 (7,9%) si sono dichiarati “negativi”; 72 (22,9%), invece, hanno manifestato la propria “indifferenza”. Un vero plebiscito per Contino che si dichiara favorevolmente sorpreso per l’esito del sondaggio.
“Ero convinto che i tifosi si esprimessero in maniera positiva nei nostri confronti ma, oggettivamente, non mi sarei mai aspettato una percentuale così elevata che, espressa al vostro sito, punto di riferimento del popolo oplontino, significa davvero tanto. Ammetto che sono sorpreso ma allo stesso tempo entusiasta. Questi sono gli attestati di stima che ti fanno capire che stai operando bene e che godi della fiducia della gente”.
LA NASCITA DEL FEELING – Contino individua in un episodio ben definito la nascita di questo “feeling” con la tifoseria.
“Il giorno in cui il Giraud subì la squalifica di tre mesi, in molti pensavano che noi ci tirassimo indietro, abbandonassimo la barca. Invece, proprio nel momento della difficoltà, ho voluto rassicurare tutti che Contino non lasciava, anzi intendeva ricominciare da quell’ostacolo per superarlo insieme a tutti. E così è stato”.
Il patron approfitta dei risultati a suo favore per evidenziare il gran lavoro fatto.
“Da quella situazione assurda che ha colpito noi dal punto di vista economico e la tifoseria sotto l’aspetto passionale, ci siamo rimboccati le maniche ed il quarto posto di oggi per me vale il primo del Messina. Perché, a parte il Giraud chiuso, abbiamo dovuto superare tante vicissitudini, dalle tensioni all’interno della società, ai rapporti con lo spogliatoio. E come se tutto questo non bastasse ci si è messa l’Amministrazione che, dopo averci promesso di farci usufruire dello stadio gratuitamente per la prima squadra, ha cambiato le carte in tavola. Come vi ho anticipato la scorsa settimana, da oggi le squadre giovanili emigreranno altrove, mi auguro che ciò non accada con la prima squadra”.
IL NUOVO SONDAGGIO – Alla luce delle forti tensioni che si stanno registrando tra Savoia e Comune, come emerso anche dalle ultime dichiarazioni di Contino, lanciamo il nuovo sondaggio per chiedere in maniera “forte” una presa di posizione da parte della tifoseria. Ecco la domanda:
QUESTIONE GIRAUD. SAVOIA VS COMUNE, E’ ANCORA SCONTRO. DA CHE PARTE STATE?
- SAVOIA
- COMUNE
- NESSUNO DEI DUE
Abbiamo deciso di non ascoltare nessuna delle parti in causa per evitare che questa possa influenzare, in un modo o nell’altro, il vostro pensiero. Ci limitiamo a dettagliarvi con un breve excursus su quanto accaduto in questi mesi di rapporti delicatissimi tra i protagonisti in causa.
STORIA DELLO SCONTRO SAVOIA/COMUNE – Tutto è iniziato il 12 settembre 2012, giorno in cui il giudice sportivo decretò la chiusura del Giraud per tutto il resto del girone d’andata. Una mazzata bella e buona che creò non pochi problemi, in primis i mancati introiti pubblicitari e di incasso che ne sarebbero derivati per la società sino a fine anno. Fu organizzato (SOLOSAVOIA.IT se ne face promotore) un incontro con il sindaco per verificare la possibilità di un aiuto da parte dell’Amministrazione, era il 12 ottobre, un mese dopo la “stangata”. Il primo cittadino s’impegnò a “trovare” qualche imprenditore disposto a dare un contributo. Emerse un solo nome (Contieri), nulla di più. Col trascorrere dei mesi il Giraud senza alcuna manutenzione si stava trasformando in una struttura fatiscente. A quel punto (è il 29 gennaio 2013) il sindaco rilascia, in esclusiva, al nostro sito una dichiarazione con la quale annuncia che presto ci sarebbe stato un accordo con il Savoia per la manutenzione dell’impianto. Ma il 6 febbraio arriva la doccia fredda. La polizia municipale, coordinata dall’assessore Auricchio, si reca allo stadio per “sequestrare” due lavatrici nella disponibilità del Savoia. Il pomeriggio la squadra trova la stadio off-limits e non si allena. Verdezza, con un comunicato stampa, decide di consegnare il titolo nelle mani del sindaco. La tensione sale altissima. Cinque giorni dopo, siamo all’11 febbraio, le parti si incontrano ufficialmente a Palazzo Criscuolo. “Scoppia la pace”. Vi è l’intesa con la quale, nelle more di una convenzione che partirà per la prossima stagione sportiva, le parti si accordano nel prevedere un fitto per l’utilizzo della struttura per gli allenamenti e le partite delle squadre giovanili, mentre la prima squadra, con una sorta di compensazione legata a lavori di piccola manutenzione e pulizia a carico del Savoia, usufruirà “gratuitamente” dell’impianto… E vissero tutti felici e contenti! Macchè! Sul più bello, mentre si tornava a parlare solo di calcio giocato con la squadra impegnata nella lotta per i play-off, nella settimana precedente la Pasqua (21 marzo), regolamento alla mano, il segretario generale del comune, dott.sa Carmosino, poneva limiti all’utilizzo del Giraud anche per la prima squadra. La lotta intestina tra la parte politica ed amministrativa del consesso cittadino veniva alla luce in maniera roboante. Si alzavano subito vibranti proteste dalla società oplontina. Il sindaco, chiamato in causa, ribadiva la parola data un mese prima. Veniva indetta una Conferenza dei Servizi, dalla quale nasceva la delibera del 28 marzo, a firma Carmosino/Capossella (funzionario responsabile Giraud) che riconosceva la “compensazione” tra spese di manutenzione e fitto della prima squadra, ma aumentava del 50% i costi per le giovanili, dando come termine perentorio per i pagamenti il 3 aprile. Il sindaco Starita difendeva la decisione evidenziando il contenuto “benevolo” della delibera, sottolineando che più che aumento si trattava di un “adeguamento” per il settore giovanile. A questo punto, in esclusiva su SOLOSAVOIA.IT, il patron dei bianchi, il venerdì Santo (29 marzo) anticipava che le squadre minori si sarebbero allenate altrove, a Torre del Greco, paventando anche il rischio che la prima squadra potesse allenarsi e giocare in altri stadi fino al termine della stagione: Scafati e Pagani già contattati in tal senso, se la questione non si fosse risolta. Questo è quanto, lasciamo a voi votare in gran numero.
(Rodolfo Nastro)