29-03-2013 – Il Savoia “trasloca” dal Giraud, almeno in parte. Questa la decisione presa nel pomeriggio, durante un summit, dalla dirigenza oplontina che, dopo aver valutato con attenzione la delibera dell’Amministrazione Comunale, si è determinata in un primo, concreto strappo.
GIOVANI LONTANO DA TORRE – Proprio nel giorno in cui la juniores biancoscudata strapazza l’odiata Turris per 4-0 (tripletta di Manfrellotti e gol di Izzo), il patron Sergio Contino anticipa a SOLOSAVOIA.IT la clamorosa presa di posizione.
“Abbiamo deciso di far allenare tutte le squadre giovanili lontano dal Giraud. Usufruiremo del campo da gioco del Centro AURA SPORT di Torre del Greco che ci consentirà di risparmiare rispetto ai 3mila euro chiesti dal sindaco”.
Un vero smacco per tante famiglie che attraverso il calcio hanno scommesso nel Savoia quale simbolo di riscatto sociale. Far giocare i propri figli con la casacca della gloriosa squadra biancoscudata rappresenta per Torre e per i Paesi limitrofi un onore. Negare la possibilità di veder crescere i campioni del domani, a casa loro, è una sconfitta che deve far riflettere tanti. Si corre il serio rischio di vedere giovanissimi torresi con borsoni di altre squadre mentre fanno da pendolari per allenarsi nei campi di mezza Campania. Quanto sono lontani i tempi dei vari Marasco, Nocerino, Savino, della juniores campione d’Italia sotto la gestione Matachione. I gioiellini di casa nostra potrebbero diventare una chimera.
LA SFIDA DELLA PRIMA SQUADRA – Ma la nostra disamina con il socio di maggioranza del Savoia prosegue affrontando un altro delicato tema.
Presidente la prima squadra continuerà ad usufruire del Giraud?
“Mi auguro di si. D’altronde il sindaco ci aveva promesso poco più di un mese fa che la prima squadra avrebbe continuato ad allenarsi e giocare al Giraud gratuitamente. Adesso è nostra intenzione verificare sul campo cosa accadrà. Spero vivamente che il segretario generale non monti un altro caso portandosi dietro tutta l’Amministrazione”.
Contino va oltre e conferma quanto ci aveva anticipato questa mattina.
“Se poi dovessero chiederci di pagare anche per la prima squadra, a quel punto ci alleneremo e giocheremo lontano da Torre. Ho già individuato in Pagani e Scafati le soluzioni alternative”.
IL MODELLO ISCHIA – E pensare che a pochi km di distanza c’è una squadra che ha dominato il raggruppamento H di serie D, conquistando ieri la promozione in Lega Pro, che usufruisce del proprio stadio comunale sette giorni su sette senza esborsi economici, sia per la prima squadra che per il settore giovanile. Stiamo parlando dell’Ischia Isolaverde, modello da imitare se il prossimo anno si vorrà tentare concretamente il salto di categoria.
(Rodolfo Nastro)
