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L’avversario di turno: il Licata E’ già tempo di conoscere i prossimi antagonisti del Savoia. Al Giraud arriva un Licata in crisi da 4 gare. Il ds Cammarata:”E’ solo un calo fisico, ci rifaremo”

L'avversario di turno: il Licata

26-03-2013 – E’ già arrivato il momento della scheda del prossimo avversario del Savoia. Il turno infrasettimanale, prima del riposo con le festività pasquali, costringe tutti agli straordinari. E così puntualmente torna la nostra rubrica per scoprire pregi e difetti dell’ ASD Licata Calcio 1931 che dopodomani farà visita al Savoia. I bianchi sono reduci dall’importante pareggio di “carattere” a Ribera, il Licata, dopo la sconfitta di Cava de’ Tirreni (1-0), è stato risucchiato nella zona calda. Gli agrigentini sono rimasti in Campania, precisamente a Nocera per preparare al meglio la sfida del Giraud.

I PRECEDENTI (A cura di Matteo Potenzieri) – Sono due e mezzo i precedenti al Giraud: una vittoria e due pareggi lo score per i bianchi. Il mezzo si riferisce all’ultimo incontro “interno” disputato contro i siciliani. Era la stagione 2006-’07 e quello fu un Savoia letteralmente ricostruito dalle ceneri dopo il secondo abbandono di Moxedano (all’epoca con Bouchè) e l’avvento di Farinelli. In tanti ancora ricorderanno la “leva” di calciatori messa su da Paolo Anastasio in quel di Terzigno dove nacque una squadra destinata a far divertire. Romagnini tra i pali, Scognamiglio baluardo della difesa, Buono, Malgieri e Piscopo in mediana, Francesco Pinto addetto …alle magie e De Rosa in avanti con un giovanissimo ma già promettente Di Piazza tra gli under (attualmente l’attaccante milita in B con il Cittadella). Quell’avventura finì al secondo turno dei play-off battuti dal Siracusa con in panca Massimo Agovino subentrato ad Anastasio nel girone di ritorno. Con il Licata si giocò a Rossano Calabro per la squalifica di un turno al Giraud in seguito alle intemperanze dei tifosi oplontini nel corso della partita di Angri contro la squadra locale. 2-2 il risultato, con il Savoia due volte in vantaggio grazie a De Rosa prima e Caliano poi. Più “nobili” gli altri precedenti: si giocava in C2. Nel 1993-’94 è ancora pareggio (0-0) nonostante i siciliani fossero ultimi in classifica e retrocessi a fine torneo. In panchina Gigi De Canio. Il rotondo 4-1 del torneo 1992-’93, invece, non servì ad evitare lo spareggio salvezza proprio con i gialloblu che spensero i sogni torresi sul neutro di Lamezia con un gol di Di Corcia. Una retrocessione fortunatamente durata appena un mese grazie al ripescaggio determinato dalle prime mancate iscrizioni di molti club per inadempienze finanziarie.

I VELENI DELL’ANDATA – La gara disputata a Licata lo scorso 18 novembre lasciò strascichi polemici molto forti che furono tra le cause dell’epurazione di dicembre. La sconfitta per 2-1 sul terreno di gioco, con il primo ed unico gol per i bianchi di Donato Rima, segnò dubbi e veleni sulla prestazione degli oplontini. Sul banco degli imputati finì Gianluca Esposito, reo di clamorosi errori in occasione di entrambe le reti siciliane. Quello era un Savoia che in cinque partite aveva totalizzato appena 4 miseri punti e le velleità di un campionato al vertice evaporavano senza appello. Da lì a poco il duo Contino/Dionisio avrebbe rivoluzionato la squadra.

NUMERI PREOCCUPANTI – Se Il Savoia è stato capace di tirarsi fuori dalla crisi ed ora è ben solido in quinta posizione, il Licata non è riuscito a fare altrettanto. Nelle ultime quattro gare appena un punto all’attivo (1-1- al “Liotta” col Sambiase) ad evidenziare una mini crisi che ha catapultato gli agrigentini da un campionato tranquillo alle soglie dell’incubo spareggi salvezza. 36 i punti in classifica, a seguito di 9 successi, altrettanti pareggi e10 sconfitte. 34 le reti all’attivo, 37 quelle subite. Quattro i successi in trasferta contro Vibonese, Sambiase, Ragusa ed Agropoli, tutti con lo stesso punteggio: 1-2. Goleador della squadra Riccobono (8) e Pasca (7).

MINI-CRISI – Gli ultimi risultati rischiano di compromettere quanto di buono fatto nelle precedenti gare. Il direttore sportivo dei gialloblu, Giuseppe Cammarata, ci spiega il perché di questo appannamento.

“Si tratta di un naturale calo fisico che ci può stare. Dopo aver avuto un inizio schock, il cambio di allenatore, con l’arrivo di Pippetto Romano, ci ha consentito di risalire alla grande la classifica. Abbiamo totalizzato nelle sue prime dieci gare ben 24 punti, in media con la capolista. A dicembre abbiamo deciso di non intervenire sul mercato, affidandoci alla sapienza del nostro tecnico. Ed ecco che dopo tanto correre adesso la squadra sta riprendendo fiato perché tra infortuni e squalifiche la rosa è corta. Fortuna che al Giraud avremo tutti a disposizione”.

E’ preoccupato?

“No. La squadra è consapevole della propria forza e sono convinto che presto ci tireremo fuori dalla zona calda. Ciò che più mi impensierisce è che ci sono compagini come Noto e Palazzolo che stanno correndo e questo mette a rischio almeno 10 squadre”

A TORRE SENZA TIFOSILa Prefettura di Napoli, dando seguito alle determinazioni del Casms, ha sancito il divieto di vendita dei tagliandi della gara per i residenti in provincia di Agrigento, vietando di fatto la trasferta ai tifosi del Licata. Cammarata è molto dispiaciuto.

“In questi caso è il calcio a perdere. Anche il Savoia ha sofferto questo tipo di limitazioni con il campo chiuso per quasi tutto il girone d’andata. Purtroppo dopo incidenti verificatisi al “Liotta” con la Cavese, per i nostri tifosi è un incubo. Ogni volta che giochiamo in Campania c’è un divieto. E’ un danno che nessuno ci riconoscerà mai. Un vero peccato perché la sfida con una squadra del blasone del Savoia sarebbe stata ancor più bella con la presenza di entrambe le tifoserie”.

(Rodolfo Nastro)





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