25-03-2013 – Perdere la vita a soli 41 anni, lasciare una famiglia felice, moglie e tre figli, interrompere da un momento all’altro progetti e speranze. E’ accaduto ancora, purtroppo. E stavolta ad un amico di Torre Annunziata: Paolo Ponzo (nella foto). Poche presenze con il Savoia da gennaio a giugno 2000, chiamato sotto la guida tecnica di Varrella a risollevare le sorti della squadra. Una “meteora” nell’ultracentenaria storia del Savoia che, però, non è passata inosservata. La grinta, la determinazione, la grande professionalità e la forte ed intensa carica umana che Ponzo ha saputo offrire indossando la casacca bianco scudata, è rimasta nel cuore di tutti. Così il Savoia e la sua gente piangono un’altra vita spezzata sul più bello. Abbiamo deciso di far ricordare Paolo ad alcuni suoi ex colleghi. Da Sandro Porchia a Stefano Ghirardello , passando per Fabio Bonadei ed Aldo Monza. Tutti hanno vestito la maglia oplontina, alcuni di loro ci hanno giocato insieme.
IL RICORDO DI PORCHIA - “Non appena ho sentito la notizia della tragedia ho avuto un sussulto. Sono corso da mia moglie per trovare subito una spalla su cui poter sfogare il mio dolore. Non ci potevo credere. Ho giocato pochi mesi con Paolo ma mi sono bastati per apprezzarlo sotto l’aspetto umano e professionale. Non ci sono aggettivi per definirlo. Se dovessi racchiudere cosa era Paolo posso affermare che era l’emblema della genuinità”.
L’EMOZIONE DI GHIRARDELLO – Il grande bomber della serie B fa fatica a ricordare il suo caro compagno di squadra. Ha appena visto in tivù il servizio sulla scomparsa di Ponzo e le parole sono rotte dall’emozione.
“Era un ragazzo d’oro, un generoso. Quel tipo di giocatori che tutti vorrebbero avere in squadra, non si tirava mai indietro davanti ai problemi. Se c’era bisogno di qualcuno, lui c’era sempre. Lo chiamavamo “sette polmoni” perché correva per se e per i compagni più pigri. E, ironia della sorte, il destino se l’è portato via correndo, mentre faceva la cosa che più gli piaceva”.
LE PAROLE DI BONADEI – Fabio Bonadei, terzino destro del Savoia che arrivò in B, non ha mai giocato con Ponzo. A gennaio lui lasciò i bianchi. La notizia l’ha, comunque, sconvolto.
“Quando accadono drammi del genere non si può restare che sbigottiti. Non riesco a capire come sia potuto accadere. Di lui me ne ha sempre parlato Sandro Porchia definendolo un modello come uomo e calciatore. Questo mi è bastato per comprendere quale grande perdita sia stata la sua scomparsa”.
IL PENSIERO DI MONZA – Centrocampista di spessore dei bianchi, anche lui, come Bonadei, lasciò il Savoia a gennaio del 2000. Ma se con Ponzo non ha mai giocato insieme, tante volte l’ha affrontato da avversario. Ecco la sua testimonianza.
“Era un ragazzo dotato di grande educazione. In campo metteva tutto l’agonismo possibile ma nel rispetto delle regole. Mai una parola fuori posto. Era sempre pronto a risolvere eventuali problemi che sorgevano in campo tra gli avversari. Ho davvero un bel ricordo di lui”.
(Rodolfo Nastro)