23-03-2013 – La terz’ultima trasferta del Savoia in Sicilia (restano quelle di Messina e Paternò) è iniziata questa mattina. Destinazione Ribera, provincia di Agrigento, distante ben 773 km da Torre Annunziata. E così, come da consuetudine per le lunghe percorrenze, Amura (nella foto) ha anticipato a ieri pomeriggio la rifinitura al Giraud per partire di buon mattino alla volta della città agrigentina.
SFIDA TRA NEOPROMOSSE – Quello del “Novara” sarà uno scontro tra due delle vincitrici dei campionati d’Eccellenza. Ma se per i biancazzurri è la prima volta nella storia, per i bianchi la quarta serie deve, necessariamente, essere una tappa verso il ritorno al calcio professionistico. E allora c’è da chiedersi dove e come i ventidue in campo troveranno gli stimoli giusti per dare spettacolo. Amura non ha dubbi.
“Chiuso il discorso salvezza potrebbe sembrare superflua ogni gara sino al termine del campionato, almeno per quanto evidenziato dal nostro patron che già guarda alla prossima stagione. Ma chi scende in campo non fa questo tipo di calcoli. In ogni partita si cerca di dare il massimo, poi può capitare che il tuo avversario abbia più esigenze di classifica delle tue. Questo rischio a Ribera è da escludere. Entrambe ci troviamo in buona posizione, per noi l’unico discorso aperto è difendere la zona spareggi promozione”.
SETTIMANA NON FACILE – Amura, suo malgrado, anche questa settimana ha dovuto fare i conti con “distrazioni” extra calcistiche. Dalle tensioni tra soci ai problemi del Giraud.
“Siamo abituati. E’ da quando sono arrivato che non riusciamo a passare una settimana tranquilla. E questo deve far comprendere a tutti quanto sia stato difficile ma importante il nostro campionato. Sfido chiunque, nelle nostre stesse condizioni, a chiudere il discorso salvezza con ampio anticipo. E se ora parliamo di play-off, con queste premesse, non possiamo che esserne orgogliosi. Qualcuno al nostro posto avrebbe rischiato seriamente di compromettere tutto”.
EMERGENZA FORMAZIONE – L’ostacolo più grande che Amura si troverà davanti sarà la scelta degli undici da mandare in campo. Tra infortunati e squalificati, ben cinque giocatori non sono partiti per la Sicilia. Ci riferiamo a Malafronte e Di Capua fermati dal giudice sportivo ed agli infortunati Fontanarosa (lesione ai legamenti), Vicentin (operato in settimana) e Pallonetto (risentimento al bicipite della coscia destra). Con Perretta che ha lasciato il gruppo da due settimane, il tecnico oplontino è stato costretto a convocare tre ragazzi della juniores che giovedì pomeriggio ha battuto i pari grado della Cavese: Suarato, Guida ed Aveta. La formazione sarà quasi obbligata per i reparti di centrocampo ed attacco, mentre ci sarà da decidere per le maglie da assegnare in difesa con i soli Vitiello, Guarro e Salvatore certi di scendere in campo.
“Ho ancora qualche dubbio sul reparto arretrato. Deciderò domani mattina”. Così chiude Amura.
MINUTO DI RACCOGLIEMNTO – Domani prima della gara, così come in tutti i campi sotto l’egida della FIGC, sarà osservato un minuto di raccoglimento per ricordare il grande olimpionico Pietro Mennea, primatista mondiale (il record ha resistito ben 17 anni) dei 200 metri, scomparso in settimana per un male incurabile.
(Rodolfo Nastro)