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Malafronte, ora servono i tuoi gol! Per Vicentin stagione finita, il bomber di “scorta” avrà la sua occasione. Salterà Ribera per squalifica, poi guiderà l’attacco dei bianchi per centrare i play-off

Malafronte, ora servono i tuoi gol!

21-03-2013 – Dodici presenze, delle quali cinque da titolare, e tre gol. Questo lo score di Alessandro Malafronte (nella foto), l’attaccante di “scorta” giunto nel mercato di dicembre per costituire l’alternativa nel reparto offensivo a Vicentin o Savarese. E lui? Si è sempre fatto trovare pronto quando Amura l’ha chiamato in causa. Subito in rete all’esordio contro il Cosenza (un gol inutile vista la sconfitta maturata al “San Vito”), determinante nella vittoria contro il Comprensorio Normanno. Dulcis in fundo la marcatura dell’illusorio vantaggio nel derby con la Cavese. Malafronte si racconta a SOLOSAVOIA.IT  tracciando un bilancio di questi tre mesi con la maglia bianca, pronto a non far rimpiangere Vicentin che dovrà sostituire fino al termine della stagione.

LA DEDICA – Il gol più importante dei tre? Malafronte non ha dubbi.

“E’ quello di domenica scorsa. Ci tenevo tantissimo a segnare per dedicarlo ad un mio carissimo amico recentemente scomparso. Per fortuna il calcio sa ancora regalare queste emozioni ed è la ragione che mi spinge ad andare avanti e credere in questo sport”.

Che emozione per un torrese esultare sotto la curva.

“Sono sensazioni uniche. Ricevere l’abbraccio della gente è quanto di meglio possa chiedere un attaccante, se poi viene dalla tua gente, è il massimo. Venivamo da una settimana particolare e la Curva ci teneva tantissimo a battere la Cavese. Peccato che il risultato finale non ci ha fatto gioire fino in fondo ma quello che resta è aver sudato ed onorato questa maglia fino all’ultimo secondo. Ecco perché mi è dispiaciuto che i tifosi non ci abbiano voluto accogliere a fine partita. Non credo lo meritassimo ma rispetto il loro pensiero”.

PIU’ SPAZIO – Ad onor del vero finora Malafronte ha avuto poche occasioni per mettersi in mostra. Però quando è partito dall’inizio il suo zampino c’è sempre stato. Questo evidenza un’applicazione maniacale alle disposizioni del tecnico che, con Vicentin fuori per due mesi, potrebbe consentirgli finalmente di esprimersi al meglio nella sua posizione.

“Mi dispiace che Sebastian si sia infortunato e per di più per una sciocchezza divenuta poi una cosa seria. Cercherò, comunque, di non farmi sfuggire l’occasione che ho, anche perchè potrò giocare al centro dell’attacco che è il mio ruolo preferito”.

APPUNTAMENTO RINVIATO – Il turno di stop per la squalifica del giudice sportivo, domenica prossima costringerà Amura ad inventarsi l’attacco. Potrebbero giocare contemporaneamente i due baby Padulano e Manfrellotti oppure potrebbe esserci la soluzione del jolly Guarro con l’inserimento di Amoruso in difesa. Staremo a vedere.

Un dato è certo: l’assenza di Malafronte peserà.

“Avrei voluto giocare a Ribera anche perché l’ammonizione di domenica scorsa è venuta per il fatto che mi sono tolto la maglia al momento del gol. Chiedo scusa a tutti ma ripeto ci tenevo troppo a mostrare la mia dedica e questo vale più di un turno di squalifica. Vorrà dire che rimanderò l’appuntamento col quarto gol alla gara con il Licata anche perché io credo nei play-off e sono consapevole che molto del nostro futuro dipenderà dai miei gol”.

IL GIUDIZIO DI AMURAIl tecnico oplontino ha richiesto esplicitamente Malafronte nel mercato di riparazione per sostituire Borrelli che non aveva assolutamente soddisfatto.

“E’ vero l’ho richiesto io anche perchè lo conosco da tempo. Nelle squadre giovanili ha sempre fatto tantissimi gol. E poi lo scorso anno era con me a Milazzo (28 presenze e 4 gol ndr). Quindi ho puntato sul sicuro”.

Un Malafronte vero jolly d’attacco. Finora Amura l’ha schierato sulle fasce ed alle spalle del tanque. Adesso avrà l’opportunità di giocare nella sua posizione preferita.

“Sarà la nostra arma in più. Sono certo che segnerà tanto. Da lui arriveranno punti pesanti. Ma ciò che mi fa stare tranquillo è il suo spirito di adattamento. E’ il calciatore perfetto. Mai una parola fuori posto, mai una lamentale. Si applica sempre al massimo per adempiere a tutte le indicazioni che riceve. E’ il classico giocatore che ogni allenatore vorrebbe avere in rosa”.

(Rodolfo Nastro)





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