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Il Savoia si nasconde dietro un dito Dopo il “teatrino” del post derby, Contino afferma: “Non ci sono problemi tra i soci, la squadra ha ricevuto gli stipendi”. Ma la verità è un’altra

Il Savoia si nasconde dietro un dito

19-03-2013 – Torna la quiete in casa Savoia dopo la tempesta che domenica sera aveva portato ad uno scontro verbale tra le due anime presenti in società e la stessa squadra che chiedeva chiarezza sui tempi di pagamento degli stipendi. Ma che si tratti di un sereno…  variabile, tendente al peggioramento, è sensazione ben evidente. Ce ne accorgiamo subito al nostro arrivo al Giraud. Volti tesi, calciatori pronti a non allenarsi in caso di mancata remunerazione ma che poi vengono chiamati a “rapporto” uno ad uno da Contino. C’è tutto l’entourage del socio di maggioranza, ci sono pure Verdezza e Salvatore per la parte torrese. All’uscita bocche cucite e tutti ad allenarsi, quasi a voler ostentare che il polverone sollevato dalla stessa dirigenza nel dopo derby sia stato uno scherzo e nient’altro. Ma non è così, sarebbe un affronto al buon senso ed all’educazione di tutti coloro che seguono le vicende dei bianchi.

CONTINO – Il bel finale della favola, come vorrebbero farcelo passare, non ci convince proprio.

Così quando il patron ci dice…

“La società (al suo fianco c’è il diggì Salvatore, Verdezza è andato via ndr) ha regolarmente retribuito i calciatori e ci tengo a sottolinearlo, senza fare alcun distinguo tra il sottoscritto ed i soci torresi. Nessun problema, tutto a posto. La squadra si è regolarmente allenata e tra i dirigenti non ci sono problemi. Semmai siamo in attesa di leggere i libri contabili che Verdezza ci porterà ad Avellino. Tutto qui, nulla di più. Preferiremmo che parlaste di calcio”.

replichiamo che il nostro compito è quello di informare, in maniera corretta e senza costruzioni di sorta, la gente ed in primis la tifoseria che ha il diritto di sapere, di conoscere. Non siamo stati certo noi, dopo la conferenza stampa di domenica, a creare il “teatrino” della richiesta della squadra di parlare con Contino, con il successivo rifiuto del patron. Pertanto ci sembrano legittime le pretese di chiarimento. Richieste non esaudite, tra mezze parole ed atteggiamenti evasivi dei quali prendiamo atto.

GUARRO – Tra gli ultimi ad uscire dallo spogliatoio è il capitano Nino Guarro che, con la consueta sincerità e correttezza che dovrebbe servire da modello a tanti, afferma.

“Ci sono state date le spettanze di gennaio. Noi pensiamo solo a lavorare ed a scendere in campo per onorare questa maglia nella quale personalmente ho sempre messo tutto me stesso, sacrificandomi anche sotto l’aspetto economico”.

NESSUN ANTICIPO – Ma torniamo a parlare di calcio giocato. E’ venuta meno, già sul nascere, la richiesta dei bianchi di anticipare le due prossime gare con Ribera e Licata. Pertanto, come da calendario, il Savoia giocherà in Sicilia domenica 24 marzo e successivamente al Giraud contro il Licata giovedì 28, prima della pausa della domenica di Pasqua.

JUNIORES – Domani il Savoia sosterrà la seduta di allenamento al mattino, per consentire agli under della squadra di prendere parte nel pomeriggio alla gara del campionato juniores Savoia-Cavese. Amura “presterà” i titolari Padulano e Manfrellotti, oltre le seconde scelte Falanga, Izzo, Suarato e Lettieri per tentare di battere gli aquilotti.

PERRETTA SALUTA – Il giovane Armando Perretta, 1 gol e 440 minuti giocati in undici sprazzi di gara, ha rescisso il suo contratto con il Savoia. Motivazione: lo scarso impiego in prima squadra.

ACCUSE DA CAVA – La Pro Cavese, attraverso una nota sul suo sito ufficiale ha denunciato: “…L’USD Pro Cavese comunica di aver inoltrato agli organi federali e a quelli istituzionali una nota in merito a quanto accaduto domenica scorsa alla Stadio Giraud di Torre Annunziata. Circostanza in cui è stata negata la possibilità agli stessi dirigenti metelliani di poter assistere alla partita dal settore di tribuna tra il Savoia e la Pro Cavese, pur essendo regolarmente accreditati…”.

Aggiungiamo soltanto che sono state le forze dell’ordine, in nostra presenza,  ad invitare i dirigenti metelliani a non sistemarsi in tribuna per motivi di ordine pubblico.

(Rodolfo Nastro)





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