18-03-2013 – VITIELLO 5,5 – Prendere un gol sul proprio palo non è il massimo per un portiere. C’è però da dire che la “maligna” punizione di De Rosa era indirizzata all’incrocio. Per il resto una gara non tranquilla, diverse le uscite e le respinte sotto porta. Ma l’errore tecnico sul pareggio dei metelliani pesa, inesorabilmente, sul nostro giudizio.
PALLONETTO 5,5 – Meglio rispetto all’opaca prestazione di Agropoli. Chietti cerca di bloccarlo in ogni modo e l’assenza di Savarese sulla sua fascia, con il quale si trova a memoria, lo limita molto nelle sgroppate offensive.
GUARRO 5,5 – Non è la migliore prestazione del capitano. Il cuore e la grinta non gli mancano ma la posizione in campo lo ha limitato non poco. Al centro dell’attacco è sembrato un pesce fuor d’acqua. Quando, finalmente, Amura lo ha riportato sull’out sinistro, si è visto il solito Guarro ma non è bastato. Per mancanza di lucidità ha sciupato l’ultima occasione del match. Peccato.
DI CAPUA 6 – Una gara senza sbavature. Un ottimo primo tempo nel quale quasi tutte le azioni del Savoia passavano per i suoi piedi. Bravo anche nelle sovrapposizioni, illuminante l’assist per Vicentin che si divora il gol vittoria.
SALVATORE 6 – Si rifà con gli interessi dopo la pessima prestazione di Agropoli. Non sbaglia praticamente nulla, bravo sia con i piedi che di testa.
CATALANO 5,5 – E’ sembrato in affanno in alcune fasi di gara, non perfetta l’intesa con Vitiello nei retropassaggi. Suo il fallo al limite su Varriale dal quale è nata la punizione-gol di De Rosa.
VISCIDO 6,5 – Tra i migliori in campo. Il solito combattente. Ha recuperato una miriade di palloni, francobollando alla perfezione l’avversario di turno. Fortuna averlo nella propria squadra perché affrontare un giocatore del genere non è davvero consigliabile per nessuno.
NASTO 6 – Svolge il compito assegnatogli con diligenza. Nessuna sbavatura. Una prestazione notevolmente superiore a quella di sette giorni fa. L’impegno e l’abnegazione nel lavoro cominciano a pagare.
VICENTIN 5 – Il peggiore in campo. Il voto è determinato dal clamoroso errore sotto porta a fine gara. “Un rigore in movimento”, come definito anche dal tecnico avversario, più facile da segnare che da sbagliare. El tanque è riuscito nell’impresa di calciare a lato. Con un errore così, il resto della prestazione, non negativissima, passa in secondo piano.
PADULANO 6 – Tanto impegno e costanza. Un buon primo tempo poi col passare dei minuti sembra un po’ opaco e non riesce più ad esprimersi ai suoi livelli. Nel momento in cui viene meno la sua consueta verve, Amura decide di sostituirlo (Dal 77’ MANFRELLOTTI 6,5 – Entra subito in partita. Si crea una grande occasione con un pregevolissimo pallonetto dopo un tocco al volo in area, la sfortuna vuole che la palla, indirizzata nell’angolino, venga intercettata sulla linea e deviata fuori da Manzi).
MALAFRONTE 6,5 – La sua partita non è stata perfetta. A volte sembra nascondersi ai compagni, rendendo difficili le sovrapposizioni in fase offensiva. Avrebbe dovuto fare da spalla a Vicentin ma non c’è riuscito al punto da costringere Amura a spostare in quella posizione Guarro. Così come il gol sbagliato da Vicentin ne ha determinato il voto, allo stesso modo la sua pregevole realizzazione, da sola, vale il giudizio più che positivo. (Dal 81’ AMORUSO s.v.).
AMURA 5 – La sua visione tattica della gara non ha proprio convinto. Tra le varie scelte, quella che non riusciamo a comprendere riguarda Guarro. Posizionarlo al centro dell’attacco non ha dato alcun frutto, se non limitare la verve del capitano sulla fascia sinistra, al punto che quando alla mezz’ora della ripresa, con l’ingresso di Amoruso, lo ha riportato sul suo out, il Savoia è riuscito a costruire le tre azioni più pericolose della gara.
(Redazione)
