17-03-2013 – Il Savoia si blocca, ancora una volta, in un derby. Il misero bottino di 4 punti nelle sei stra-regionali lascia con l’amaro in bocca ai 1500 tifosi che erano accorsi al Giraud per dimenticare la figuraccia di Agropoli e ripartire con un successo sugli acerrimi rivali di Cava. Invece, non è stato così ed al termine della gara, nonostante i giocatori siano andati sotto la curva, gli ultras hanno rifiutato di cantare con loro il bianchi alè. Un segnale di dissenso per il pareggio che non è andato proprio giù.
CONTINO RIFIUTA DI INCONTRARE LA SQUADRA – Ma il veleno nella coda del derby non era ancora terminato, perché intorno alle 17.30 la squadra ha chiesto di avere un incontro con il patron Contino (nella foto), tramite il direttore generale Salvatore. Motivo? Le spettanze economiche vantate dai singoli calciatori. Il presidente non ne ha voluto sapere ed ha rinviato tutto a martedì quando, probabilmente, incontrerà Verdezza che ad oggi non ha ancora onorato l’impegno economico verso la squadra. Non si esclude che il patron, forte del suo 70%, possa prendere importanti e clamorose decisioni.
CONTINO – Di poco prima le dichiarazioni in sala stampa. Per il patron la squadra, nonostante la mancata vittoria, ha fatto un grosso passo in avanti rispetto a sette giorni fa.
“Non è stata una partita ad alti livelli tecnici ma il gruppo ci ha messo cuore e determinazione. D’altronde i nostri avversari hanno tirato una sola volta in porta, segnando con il contributo del nostro portierino che si è fatto beffare sul suo palo, nonostante la palla fosse indirizzata all’incrocio. Se a questo aggiungiamo l’errore di Vicentin e quello di Guarro per mancanza di lucidità sotto porta e la palla salvata sulla linea sul pallonetto di Manfrellotti, mi sembra proprio che se c’era una squadra che avrebbe meritato i tre punti, quella sarebbe stata il Savoia”.
Ma Contino guarda avanti. Il punto contro la Cavese è utile solo ai fini statistici per avvicinare i bianchi alla salvezza matematica. Nulla di più. E il patron ci spiega il perché.
“Già sto con la testa alla prossima stagione. Non vedo l’ora che termini il campionato. Cambierò tutto. Dalla squadra alla dirigenza passando per lo staff, il settore giovanile e la scuola calcio, cambierei anche l’erba sintetica tanto è la mia voglia di nuovo. Sarà una vera e propria rivoluzione. Confermeremo 2/3 under e 3/4 over, poi tutti a casa. La prima decisione riguarderà il portiere, valuteremo con l’allenatore se puntare su un giovanissimo o su un calciatore d’esperienza”.
Contino ci regala un assist perfetto. Presidente chi sarà il prossimo allenatore? Prima di rispondere un sorriso, poi… una frase di circostanza.
“Per adesso è Amura e rimarrà tale sino al termine della stagione. Poi farò le mie valutazioni che riguarderanno anche il possibile ritorno di Nicola Dionisio”.
AMURA– L’allenatore dei bianchi vede il bicchiere mezzo pieno e, nonostante le tre occasioni mancate nel finale di gara, è soddisfatto del pareggio.
“I ragazzi hanno dato tutto. Il loro impegno è stato massimo. Volevamo riscattarci dopo la brutta prestazione di Agropoli. Sul piano del cuore ci siamo riusciti, purtroppo il risultato non ci ha dato piena ragione. Mi sento di ringraziare Vicentin perché ha stretto i denti pur di esserci solo per il grande amore che prova per questa maglia ed per i tifosi”.
Mister non ritiene di aver sacrificato per troppo tempo Guarro al centro dell’attacco? Non appena l’ha schierato sul suo out il Savoia ha avuto le occasioni per vincere.
“Il calcio non è fatto di se e di ma. Ho ritenuto di sistemare il capitano in quella posizione perché avevo bisogno di quel tipo di soluzione. Certo, una volta tornato sulla sinistra ha ripreso con le sue solite sgroppate sulla fascia che hanno dato il via alle occasioni per Sebastian, Manfrellotti e per lui stesso”.
MALAFRONTE – Per il bomber di scorta una prestazione positiva con il gol del momentaneo vantaggio con tanto di dedica quando ha mostrato una foto sotto la maglia.
“Questo gol è per un mio carissimo amico scomparso in settimana a causa di un incidente. La mia dedica va tutta a lui che mi guarda da lassù”.
Malafronte accusa la cattiva sorte per il mancato successo.
“Siamo stati molto sfortunati. Il pallonetto di Manfrellotti respinto sulla linea, il tiro di Sebastian che nove volte su dieci termina in rete, tutti episodi che potevano regalarci i tre punti. Noi continueremo a lottare per cercare di centrare i play-off”.
DE ROSA – Il capitano dei metelliani, grande ex di turno, ha punito il Savoia con una punizione dal limite. Tutti hanno notato la sua mancata esultanza al momento del gol.
“Non me la sono sentita di festeggiare la rete. Sono troppo legato a questa maglia ed ai tifosi del Savoia per poter lontanamente pensare di gioire contro di loro. Ecco perché non ho esultato”.
A chi gli chiede se nel Savoia del futuro ci possa essere un posticino anche per lui, De Rosa ammette.
“Se non dovessi rientrare nel progetto Cavese, la mia prima scelta sarebbe Torre Annunziata. Qui sono stato benissimo e ci ritornerei con entusiasmo”.
CHIETTI – Infine la parola al tecnico dei metelliani.
“Questo di oggi è stato un altro importante passo in avanti verso la salvezza. Nelle ultime tre trasferte abbiamo totalizzato sette punti e questo mi da grande soddisfazione. La squadra è viva e sono convinto che ce la faremo”.
Che lettura dà al pari del Giraud?
“Uscire indenni da questo stadio è difficilissimo. il pubblico è molto caldo e può influenzare specie i più giovani. Noi dopo un primo tempo non all’altezza, abbiamo giocato una bella ripresa e nonostante le ultime occasioni dei nostri avversari, su tutti il rigore in movimento fallito da Vicentin, ritengo che il pareggio sia stato il risultato più giusto”.
(Rodolfo Nastro)