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L’avversario di turno: la Pro Cavese Derby con tanti ex a partire dai capitani. De Rosa lancia la sfida a Guarro: “A Torre sono stato benissimo ma ora penso alla salvezza con i metelliani”

L'avversario di turno: la Pro Cavese

15-03-2013 – Ultimo derby stagionale, ultima occasione per il Savoia di ottenere un successo in una stra-regionale dopo i miseri 3 punti raccolti finora (due sconfitte e tre pareggi). Di certo l’incontro/scontro con i metelliani è l’occasione perfetta per ricostruire il rapporto con i tifosi, incrinatosi dopo le ultime scialbe esibizioni in trasferta. Scopriamo pregi e difetti della Pro Cavese, dagli obiettivi in campionato ai tanti ex che vestono la casacca biancoblu.

DERBY A META’ – Sarà un derby senza tifosi ospiti. E’ arrivata, come facilmente preventivato, lo stop dell’Osservatorio Nazionale per le Manifestazioni Sportive che ha dato “mandato” al Casms di disporre tutte le misure ritenute opportune per garantire la sicurezza del derby. Conseguenza: divieto di assistere al match per la tifoseria ospite. La Prefettura di Napoli ha ricevuto la determinazione ed ha provveduto ad inviare ordinanza alla Questura partenopea che l’ha girata ai commissariati P.S. competenti per i provvedimenti esecutivi.

I PRECEDENTI (A cura di Matteo Potenzieri) – Sono ben venti i precedenti tra Savoia e Cavese. Dodici vittorie, un pari e sette sconfitte lo score per gli oplontini. Gli ultimi due risalgono alla stagione 2002-‘03. Amarissimi. Due sconfitte, entrambe per 2-1: in Coppa Italia, a segno D’Antò, in campionato, all’esordio interno, in rete Oriente. Fu quello l’unico ko di una partenza razzo dei bianchi di Urban che raccolsero ben 23 punti in dieci partite con 7 vittorie all’attivo di cui ben 4 in trasferta. L’ultima vittoria risale al 1990-‘91, stagione del ritorno in C2 dei torresi che inflissero un secco 3-0 ai biancoblu (reti di Dell’Annunziata, Zottoli e Bertuccelli). L’ennesimo 1-2 nel 1976-‘77 scatenò l’inferno all’allora Comunale per lo scandaloso arbitraggio del signor Zumbo di Reggio Calabria “autore” di numerose “perle” come le due espulsioni comminate a Valeri e Montresor ed il gol del pari aquilotto in evidente fuorigioco. Dopo circa un’ora di gioco, una pietra colpisce un segnalinee che s’accascia a terra; l’ineffabile giacchetta nera fischia la fine della gara provocando l’invasione di campo che costerà la bellezza di ben otto giornate di squalifica del campo. Nel 1972-’73 ancora una vittoria per 1-0 che non serve ad evitare la retrocessione in Eccellenza. 2-1 invece nel 1969-‘70 con reti di Flaborea e Busiello. Emilio Zanotti in panchina, Lino Villa è il bomber, appena quattro sconfitte in trentaquattro partite per un Savoia-monstre. L’unico pari risale al 1962-‘63: 1-1. Tra gli ancora numerosi incontri disputati in epoche più remote spiccano: un 7-2 nel 1922-’23, quando la Torrese approdò e perse la finale di Lega Sud opposta alla Lazio; il ricorrente 2-1 del 1923-‘24, tappa dello straordinario e storico cammino dei bianchi che si arresero solo al Genoa nella finale del campionato Nazionale; un pokerissimo ottenuto dall’U.S. Savoia che sancì l’accesso alle finali di Lega Sud a capo di un torneo chiuso con undici vittorie e un pareggio su dodici incontri.

I NUMERI – Snoccioliamo alcuni dati statistici dai quali emerge una Pro Cavese in stato di grazia nelle ultime esibizioni con 13 punti in sei gare, di cui 2 successi in trasferta, ultimo dei quali domenica scorsa a Lamezia contro il Sambiase in uno scontro diretto nella zona calda. 34 i punti in graduatoria, quattro in più dei play-out. 8 le vittorie, altrettante le sconfitte, 10 i pareggi. 32 le reti realizzate, 33 quelle subite. Il goleador della squadra è Claudio De Rosa con 9 reti, mentre Marco Incoronato è fermo alle sei marcature realizzate con la casacca del Savoia.

QUANTI EX – Sono ben sei i calciatori che hanno indossato entrambe le casacche. Uno in casa Savoia: il capitano-goleador Nino Guarro. Foltissima, invece, la rappresentanza tra i metelliani: a De Rosa e Manzi si sono aggiunti nel mercato di dicembre Incoronato, Esposito ed Antuoni. Nell’organigramma societario c’è Gennaro Brunetti, una vita a Cava.

DE ROSAClaudio De Rosa è il metelliano più torrese di tutti. Per lui gli oplontini sono una parte di cuore.

“L’ho sempre detto e lo ripeto con orgoglio: a Torre ho vissuto un’esperienza bellissima non solo sotto l’aspetto sportivo ma anche per quanto riguarda i valori umani. Ho avuto un ottimo rapporto con i tifosi basato sul rispetto reciproco”.

Per De Rosa domenica sarà la prima volta al Giraud da avversario. Quali le sensazioni, che tipo di accoglienza si attende dalla Curva?

“Nonostante tanta esperienza proverò forti emozioni. Varcare l’ingresso del Giraud per entrare nello spogliatoio della squadra ospite sarà il primo momento particolare. Uscire dal sottopassaggio e vedere la curva tifare contro la squadra nella quale gioco sarà davvero strano. Spero che i tifosi mi accolgano con affetto, lo stesso che ho sempre dimostrato nei loro confronti. Per novanta minuti saremo avversari ma a fine partita sarà tutto come prima”.

Come pure l’eventuale bianchi alè finale per festeggiare la vittoria nel derby…

“Da giocatore della Cavese spero proprio di no. Noi dobbiamo salvarci e la vittoria di Sambiase ci ha tirato fuori dal discorso spareggi ma sono solo 4 i punti che ci separano dalla zona play-out per questo non possiamo rischiare. Verremo a Torre per fare risultato. Peccato che i nostri tifosi non potranno esserci. Sarebbe stato un derby bellissimo con la loro presenza”.

 

(Rodolfo Nastro)





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