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Il pagellone di Agropoli-Savoia Padulano è l’unico a guadagnarsi la sufficienza. Guarro si procura e realizza il rigore del pari. Salvatore colpevole sui gol di Mallardo, Amura fa peggio

Il pagellone di Agropoli-Savoia

11-03-2013 – VITIELLO 5 – Dopo una serie di prestazioni positive, il giovane estremo difensore cade in una giornata no. Colpevolmente fermo sul secondo gol dell’Agropoli, sembra quasi intimorito in un secondo tempo da dimenticare. Anche in occasione della terza realizzazione avversaria non sembra immune da colpe.

LETTIERI 4,5 – Tra i peggiori in campo. L’estremo di difesa, lanciato a sorpresa nella mischia da Sasà Amura, non entra mai in partita. Il tecnico lo riprende sin dal primo minuto, al punto che c’è da chiedersi il motivo per cui lo abbia fatto giocare. Probabilmente le eccessive reprimende dell’allenatore lo hanno messo in confusione facendogli sbagliare anche i tocchi più semplici. (Dal 46’ PADULANO 6 – E’ l’unico del Savoia che merita la sufficienza. Avrebbe dovuto giocare dall’inizio nel 4-3-3 preventivato da Amura. Ma non è stato così. Quando è entrato in campo ha vivacizzato la fase offensiva. Suo il più bel gesto tecnico della gara, il tiro al volo a metà ripresa che costringe Capozzi al miracolo della domenica. Bravo).

GUARRO 5,5 – Si procura e segna il rigore del momentaneo pareggio. Tanto cuore e grinta per il capitano che però non riesce ad esprimersi al meglio nel marasma di una ripresa da dimenticare. Da leader “coraggioso” a fine gara parla con i tifosi che, giustamente, hanno contestato la squadra.

NASTO 5 – Per lui un compito difficilissimo, sostituire Simone Fontanarosa. L’esame non viene superato nonostante il consueto impegno profuso dal giovane torrese ogni qual volta viene chiamato in causa. Ma la qualità e la maturità del suo sfortunato compagno di squadra sono merce rara. Ci sarà bisogno di cambiare rotta nelle prossime esibizioni.

CATALANO 4,5 – Una sola gara per dimenticare quanto di buono evidenziato nelle ultime esibizioni? Non lo crediamo. La sua partita è stata insufficiente come tutto il reparto difensivo e più in generale come tutta la squadra. Certo che quando un difensore sbaglia le conseguenze possono essere molto gravi e per Catalano non c’è stata fortuna sotto questo aspetto. (Dall’80’ MANFRELLOTTI S.V. – Amura lo schiera nel finale giocandosi l’ultima carta a sua disposizione. Poco tempo a disposizione del giovane attaccante che non si rende mai pericoloso).

SALVATORE 4,5 – Si perde Mallardo in occasione del vantaggio dell’Agropoli. Un errore tanto evidente quanto determinante che come una condanna lo influenzerà per il resto della gara. Anche sul terzo gol non è immune da colpe, troppo statico. Una ripresa da dimenticare.

SAVARESE 5 – Gioia e delizia per palati fini, stavolta una sua giocata fa ancora mordere le mani. Ci riferiamo all’incomprensibile decisione, poco dopo il pari di Guarro, con la quale da ottima posizione avrebbe potuto passare la sfera ai compagni liberissimi in area, anziché optare per un inguardabile tiro dalla linea di fondo. Un’azione che da sola ne determina il voto.

DI CAPUA 5 – Tanta confusione e poche geometrie, non riesce a prendere per mano il centrocampo e minuto dopo minuto si perde nell’insufficienza che contraddistingue la squadra. Probabilmente le eccessive elucubrazioni tattiche di Amura hanno confuso anche lui.

VICENTIN 4,5 – Inguardabile. Una prestazione che dà ai nervi, incolore ed inutile in ogni azione. Non ne indovina una. Si dirà che ha il problema al dito del piede. Allora perché gioca? Se anche lui dà l’ok per scendere in campo significa che va tutto bene. Quindi l’alibi non regge. Per molto meno il patron Contino aveva urlato ad Incoronato: “Svegliati”. Ora lo diciamo al tanque.

VISCIDO 5,5 – Il solito combattente ma quanti interventi a vuoto. Amura lo schiera, inizialmente, in un ruolo non suo e Pippo non riesce a prendere le misure. Col passare del tempo si spegne e quando la grinta viene meno non si può fare altro che sostituirlo. (Dal 66’ MALAFRONTE 5 – Impalpabile. Il suo ingresso in campo quasi non si nota, anzi trova pure il tempo per farsi ammonire. Venti minuti o poco più di mediocrità).

PALLONETTO 5 – Dopo una lunga serie di prestazioni ad alti livelli, il fluidificante torrese incappa in una giornata negativa in ogni senso. Non ne indovina una e spesso sulla sua fascia gli avversari trovano spazi e facilità di giocata. Per lui un derby da archiviare al più presto.

AMURA 4 – Fa peggio dei giocatori in campo. Stavolta la palma dell’insufficienza spetta a lui che sbaglia praticamente tutto, a partire dal modulo iniziale: un’inutile difesa a cinque che fa trascorrere la prima frazione nell’assoluto anonimato. Nella ripresa cerca di porci una toppa inserendo un Padulano in gran forma per un insufficiente Lettieri (che non sarà l’unico a non meritarsi un voto positivo), passando al 4-3-3. Dopo il pari di Guarro assiste alla disfatta della squadra senza far nulla per cambiare il tema della gara. Inutili gli ingressi di altri due attaccanti che non fanno altro che sbilanciare eccessivamente la squadra al punto di mettere Mallardo nelle condizioni di calare il tris. Ieri è andato in confusione totale, a confermarlo anche le dichiarazioni del post partita. Assumersi la responsabilità della sconfitta a volte può essere fin troppo facile.

(Redazione)





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