02-03-2013 – Il forte vento che stamattina sferzava il Giraud durante l’allenamento di rifinitura era lì quasi a voler significare che tutte le polemiche ed i dubbi di queste ultime due settimane sono pronte ad essere spazzate via con una vittoria, quella che il popolo oplontino chiede, senza mezzi termini, al Savoia nella gara di domani contro il Sambiase. Scacciare in un sol colpo la contestazione con la Gelbison e la figuraccia di Noto: l’occasione c’è ed è quella giusta. Amura lo sa, i giocatori ne sono consapevoli e così, leggendo tra le righe ed i volti dei protagonisti nella seduta di stamattina tanto impegno e poche parole, l’imperativo sono i tre punti.
L’INCROCIO SAMBIASE – Nel calcio i “se” ed i “ma” lasciano il tempo che trovano. La realtà è troppe volete diversa e non sempre in positivo. Ne parliamo con il tecnico dei bianchi Salvatore Amura (nella foto) riflettendo sulla gara d’andata.
Mister se quel gol di Guarro fosse bastato, se l’arbitro avesse fischiato trenta secondi prima, staremmo qui a parlare di un altro campionato?
“Ammetto di averci riflettuto ma è più giusto parlare della realtà, del pareggio del campo e del fatto che sono comunque soddisfatto del nostro campionato. Situazioni come quelle dell’andata possono capitare. A noi ne è capitata più di una ma fa parte del baglio di esperienza e di maturità di una squadra di cui ne abbiamo fatto gran tesoro”.
SFONDARE IL BUNKER – Amura si aspetta un avversario con un’impronta decisamente difensiva. I 5 gol realizzati in trasferta ed i sei 0-0 confermano i timori del tecnico.
“E’ chiaro che il Sambiase non verrà da noi per fare la partita. Probabilmente ci aspetteranno e cercheranno di approfittare di qualche ripartenza. Dovremo prestare massima attenzione ad entrambe le fasi. Mi attendo un Savoia più concreto in attacco e meno vulnerabile in difesa”.
Mancini, tecnico del Sambiase, spera di vedere un Savoia senza il bomber Vicentin. Cosa gli risponde?
“Il nostro Sebastian è un pericolo per tutti, è un giocatore capace di far reparto da solo. E’ comprensibile che il nostro avversario si auguri un suo forfait. Noi cercheremo di deludere questa sua aspettativa. Vicentin è in via di recupero, valuteremo solo alla fine, su consiglio dello staff medico, se utilizzarlo o meno. La stessa cosa vale per Viscido, un vero guerriero, anche per lui bisognerà verificare poco prima della gara ma sono possibilista”.
IL RUOLO DEL SAVOIA – I sette risultati utili consecutivi avevano fatto tornare l’entusiasmo in tutto l’ambiente, aver raggiunto il terzo posto era motivo d’orgoglio per tutti. E’ bastata la sconfitta di Noto per scendere di una posizione ma, specialmente, per sopire gli entusiasmi dell’ambiente.
A questo punto che campionato attende i bianchi? Quali saranno le motivazioni da qui al termine del torneo?
“Bella domanda. Il nostro dovere è quello di onorare, fino in fondo, la stagione. A salvezza ormai raggiunta l’attuale posizione ci spinge a tentare di restare in zona spareggi promozione. Proprio il raggiungimento dei play-off sarà il nostro obiettivo fino al 5 maggio. Per noi si tratterà di uno stimolo importante perché la post season è un traguardo che il Savoia merita e vuol giocarsi domenica dopo domenica”.
(Rodolfo Nastro)