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L’avversario di turno: il Sambiase I calabresi in zona play-out incrociano di nuovo il Savoia in un momento critico della stagione. Il tecnico Mancini: “Dovremo sfruttare i loro errori”

L'avversario di turno: il Sambiase

01-03-2013 – Il prossimo avversario del Savoia ha lasciato il segno nel campionato dei bianchi. Stiamo parlando del Sambiase. Brucia ancora il pari al 96’ con il quale i calabresi, nel girone d’andata, negarono la vittoria in trasferta al Savoia. Da quella gara in poi gli uomini allenati da Amura entrarono in crisi. E scherzo del destino anche stavolta il match con i lametini rappresenta un incrocio fondamentale dopo il passo falso di domenica scorsa a Noto. Nella nostra consueta scheda settimanale analizziamo i pregi e difetti dei giallorossi, quint’ultimi in graduatoria, impelagati in piena zona play-out.

I PRECEDENTI (a cura di Matteo Potenzieri) – Sono sei i precedenti a Torre Annunziata tra Savoia e Sambiase. Tre vittorie, due pareggi ed una sconfitta lo score dei bianchi. I tifosi più attempati non possono aver dimenticato uno dei pomeriggi più belli della storia oplontina che coincide con l’ultimo precedente: era la stagione 1989-’90, si giocava a  Torre del Greco, e gli uomini di Mario Schettino travolsero i calabresi – all’epoca Chiaravalle – con un clamoroso 15-0. Pokerissimo di Sossio Aruta, doppietta di Melfi e ben dieci giocatori su tredici sul tabellino dei marcatori. Ne restarono fuori solo i due portieri che si avvicendarono nel corso della partita, D’Anzilio e Lotti, ed il difensore Carlà. Inutile ricordare che quel Savoia approdò in C2 avendo la meglio sullo Stabia. Il Chiaravalle finì mestamente in Eccellenza con il poco invidiabile record di centodue reti  incassate con una media di tre a partita. Nella stagione 1988-’89 si registrarono due pareggi: 1-1 con il Chiaravalle e 0-0 con il Sambiase che fu retrocesso. Rotondo 4-0 nel 1987-’88. Aprì le marcature l’attuale tecnico Amura. Nel 1986-’87 2-0 per i bianchi con Marzocca e Aldo Bet che si scambiarono la panchina ottenendo un sesto posto finale. Nell’ ’85-’86 si registrò il ko interno al vecchio Comunale: 0-1 per i giallorossi e salvezza oplontina conquistata per un solo punto ai danni del Gragnano, con il presidente Gallo che rassegnò le dimissioni ed il professore Sasso che condusse il sodalizio come Commissario Straordinario. 

OBIETTIVO SALVEZZA – La compagine calabrese punta, senza mezzi termini, alla salvezza. I numeri lo dicono chiaro. Dei 29 totali, frutto di 8 vittorie, 5 pareggi e 11 sconfitte, con 26 reti fatte e 30 subite, suscitano particolare interesse due statistiche. Solo 5 le reti siglate lontano da Lamezia e ben 6 le gare concluse per 0-0, ad evidenziare particolare interesse per la fase difensiva. Il cannoniere della squadra è Lio con 5 reti all’attivo. In questo girone di ritorno i lametini hanno totalizzato 10 punti mantenendosi in scia con lo sprint iniziale di tutte le formazioni di bassa classifica.

CLASSIFICA CORTA – Abbiamo ascoltato il tecnico Renato Mancini, ex giocatore della Juve Stabia, che un girone dopo è sempre alla guida del Sambiase. L’allenatore è consapevole che a Torre Annunziata sarà una gara ad ostacoli.

“Siamo consapevoli che il Savoia è tra le migliori squadre del campionato. Conosco quanto sia decisivo il pubblico del Giraud, lo ricordo dai tempi di Castellammare. La speranza è che la pressione della piazza possa tramutarsi in un elemento negativo per i più giovani. Solo così potremmo approfittarne per fare risultato”.

Per Mancini la salvezza passa anche per il Giraud perché in questo ritorno, eccezion fatta che per la Nissa, tutte le squadre di bassa classifica stanno correndo.

“Noi, Noto, Palazzolo, Agropoli, Cavese abbiamo cominciato alla grande il 2013 e questo ha accorciato la classifica determinando un vero e proprio mucchio di squadre in pochi punti. Basta una vittoria per tirarsi fuori, una sconfitta per avvicinarsi all’abisso. In questo vero e proprio caos, chi sbaglia meno prevale nella corsa alla salvezza”.

MANCINI SI NASCONDE – Il modulo del Sambiase è il 4-2-3-1 ma il tecnico nasconde le sue scelte ed afferma.

“Non so con quale modulo schiererò la squadra. Probabilmente ci mancherà Porpora che non si è ancora ripreso dai problemi fisici. Per il resto dovrei disporre di tutta la rosa. So che nel Savoia Vicentin è in dubbio. Spero davvero che manchi anche contro di noi così come è stato a Noto”.

Il vostro atteggiamento sarà, dunque, improntato prima a non prenderle?

“E’ chiaro che il Savoia tenterà di fare la partita. A Noto non hanno fatto una bella figura e di certo vorranno riscattarsi davanti ai loro tifosi. Noi cercheremo di prestare massima attenzione alla fase difensiva per giocare di ripartenza. Chissà, un loro errore potrebbe essere dietro l’angolo ed in quel caso dovremo essere bravi e fortunati ad approfittarne”.

(Rodolfo Nastro)





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