25-02-2013 – La sconfitta di Noto brucia ancora. Perdere contro un avversario alla disperata ricerca di punti ci può stare. Ma ciò che non è andato giù è stato l’atteggiamento dei bianchi. Troppo rinunciatari, mai in partita. In pratica un Savoia non pervenuto in terra siciliana. Il giorno dopo analizziamo lo scivolone contro i netini, con le implicazioni che ha comportato, con il capitano dei bianchi Nino Guarro (nella foto) che non nasconde la sua delusione e come sempre affronta tutti i temi, anche i più delicati, con onestà e trasparenza.
GRAZIE TIFOSI – Guarro esordisce con un pensiero dedicato agli stoici ultras che hanno seguito la squadra. Il loro sostegno è stato continuo ed a fine gara hanno accolto i giocatori, nonostante la sconfitta, intonando con loro bianchi alè.
“L’unica cosa che salvo della gara è il fine partita. Il nostro abbraccio con i tifosi e il coro fatto con loro ci ha dato forza e fiducia. Per il resto la partita rientra in quelle domeniche nelle quali tutto va storto. Abbiamo risentito tremendamente l’assenza di Vicentin che da solo fa reparto. Mi sono spinto in avanti nel secondo tempo per creare superiorità numerica e confondere gli avversari ma nulla, ieri non era giornata”.
CLASSIFICA GIUSTA – Guarro rivendica la posizione in classifica.
“Vorrei ricordare a tutti che il Savoia è in piena zona play-off. Sfido chiunque, un mese e mezzo fa, ad aver creduto che avremmo occupato questa posizione dopo le tante difficoltà cui siamo andati incontro. Bisogna essere sempre onesti ed ammettere i propri limiti. Io ritengo che la squadra sia andata oltre le proprie possibilità. Dovevamo salvarci, siamo nei play-off, cosa c’è da lamentarsi?”.
MA QUALI SCOMMESSE! – Passiamo a riflettere con il capitano sul punto più delicato. Contro la Gelbison la contestazione di parte della Curva Sud che aveva, apertamente, accusato la squadra di essersi accordata per il pari. Ieri in mattinata illazioni relative alle scommesse su Noto-Savoia con la cancellazione delle puntate a poche ore dal match per l’eccessivo segno “1” bancato.
Tutto ciò che poco ha a che vedere col calcio giocato potrebbe avervi influenzato nella settimana che ha preceduto la gara di Noto?
“Assolutamente no. Siamo un gruppo serio che non ci facciamo distrarre da nulla. Molti di noi siamo di Torre ed abbiamo questa maglia nel sangue. Io giocherei anche gratis nel Savoia, figuriamoci se possa mai passarmi per la testa di scommettere sul risultato. Metto la mano sul fuoco anche per i compagni. Respingiamo queste accuse. Queste cose fanno male al calcio, sono tristissime”.
Guarro va oltre.
“Ho tanta rabbia nel pensare che da quando le nostre partite sono state inserite in un palinsesto di scommesse qualcuno non creda più in noi. Sono convinto che se il pari con la Gelbison e la sconfitta di ieri fossero venute senza puntate, nessuno avrebbe dubitato della nostra prestazione. Invece, è bastato che le nostre partite fossero quotate che tutti noi siamo diventati disonesti. Io non ci sto. Noi stiamo con la coscienza a posto, la gente deve convincersi della nostra onestà. Chi non lo fa è in malafede e, obiettivamente, il problema è tutto suo”.
(Rodolfo Nastro)