http://www.solosavoia.it/2013/02/21/lavversario-di-turno-il-noto/

L’avversario di turno: il Noto Siciliani terzultimi ma reduci da quattro vittorie consecutive. Il tecnico Betta sull'insidia Savoia: “Ha un bel gioco e segna tanto”

L'avversario di turno: il Noto

22-02-2013 – E’ la squadra del momento. 12 punti nelle ultime quattro gare, come nessuno è riuscito a fare. Stiamo parlando del Noto prossimo avversario del Savoia. Conosciamo meglio la squadra siracusana nella consueta scheda di SOLOSAVOIA.IT.

20 CONTRO 40 – Un dato salta subito agli occhi. Il Savoia ha il doppio dei punti del Noto: 40 contro i 20 dei granata. Questo potrebbe bastare per raccontare di una partita senza storia per i bianchi che dovrebbero imporsi senza troppi problemi. Invece, le cose non stanno proprio così. In questo girone di ritorno il Noto sarebbe terzo in graduatoria con 13 punti realizzati, uno in meno del Savoia e tre della capolista Acr Messina. Già questi numeri fanno cambiare la dinamica di una gara che si preannuncia molto insidiosa, non fosse altro perché il Noto, dopo aver battuto l’Acireale nello scontro diretto per non retrocedere di domenica scorsa, allontanata la penultima posizione, è alla ricerca di ridurre ad otto le distanze dalla sest’ultima, in questo momento, occupata da ben cinque formazioni posizionate a quota 30, e ciò per tentare almeno l’accesso ai play-out. Difatti come recita il C.U. n 40 della Lega di D, qualora la distanza tra 13° e 16° classificata, al termine della stagione, superi gli otto punti, i play-out non si disputeranno e la 16° (in questo momento il Noto) retrocederà direttamente.

I PRECEDENTI (A cura di Matteo Potenzieri) – E’ una prima assoluta quella del Savoia al “Palatucci” di Noto. In effetti, il club siciliano, a parte una brevissima esperienza in serie C, nella stagione 1947-’48, ha disputato appena sei tornei di serie D nei suoi quasi ottant’anni di storia. Di questi, tre consecutivi dal 2010 ad oggi. All’andata i netini furono nettamente sconfitti nel deserto del Giraud per 3-0 dagli uomini dell’esordiente Amura subentrato a Vitter dopo la sconfitta di Vallo della Lucania. In rete Savarese, Manfrellotti e Borrelli. Al di là dei precedenti, molto interessante una curiosità relativa al territorio delle due cittadine. Noto ha una superficie pari a 551 Kmq. E’ il quarto comune d’Italia per ampiezza. E’ cinque volte e mezzo più grande di Milano e 75 volte più grande di Torre Annunziata. In relazione alla nostra provincia abbraccia quasi la metà del territorio. In pratica, partendo da Pozzuoli e fino a Sorrento, Napoli compresa, non si arriva al totale dell’estensione del comune siciliano.

UN ALTRO CAMPIONATO – I 20 punti in classifica vanno divisi in due momenti diversi di questo strano campionato. Nelle prime otto gare una sola vittoria ed un pari erano un bottino troppo magro, al punto da indurre il presidente Musso a cambiare guida tecnica. L’arrivo di Giancarlo Betta, attuale trainer dal 22 ottobre 2012, almeno inizialmente, non ha dato i risultati sperati. Nelle successive nove partite solo sei i punti conquistati, ridotti a tre per la penalizzazione della giustizia sportiva. A fine girone d’andata, il Noto con 7 punti era in situazione disperata. A quel punto è iniziato un altro campionato. E’ arrivato il nuovo diesse, quel Ciccarone vecchia conoscenza del calcio campano con Sapri ed Ebolitana che è intervenuto con decisione sul mercato. La squadra è stata rivoluzionata. Dieci giocatori mandati via, otto quelli arrivati alla corte di Betta, ovvero Pasqualicchio, Accetta, Failla, Di Pasquale, Troiano, Nigro, Fornoni, Alagna. Il 2013 ha trasformato la squadra.

IL TECNICO – Abbiamo ascoltato Giancarlo Betta che ha analizzato con noi l’attualità e le prospettive della sua squadra.

“Aver battuto l’Acireale in casa loro ci ha dato una grossa spinta sotto l’aspetto mentale. Adesso la squadra è convinta dei propri mezzi ed è consapevole che, nonostante la strada sia lunga, la salvezza non è più una chimera. Il nostro prossimo obiettivo è ridurre le distanze da chi ci precede per avere la possibilità di accedere agli spareggi”.

L’improvviso cambio di tendenza ha sorpreso tutti. In casa e fuori siete diventati una squadra temibilissima. A cosa questa trasformazione?

“Quando sono arrivato nello spogliatoio c’era un brutto clima. Molti giocatori sembravano quasi rassegnati a retrocedere. Con queste premesse non saremmo andati da nessuna parte. Così ho chiesto alla società di mettere in atto una vera e propria rivoluzione nella rosa per far venire a Noto gente con stimoli giusti, con la voglia di salvarsi. Il presidente mi ha ascoltato ed i risultati sono arrivati”.

LA GARA PIU’ DIFFICILE – Betta non ha dubbi.

“Quella con il Savoia sarà la partita più difficile di quest’ultimo scorcio di campionato, anche più di quella vittoriosa contro il Cosenza. E questo per due ragioni. A loro mancava Mosciaro (al Savoia mancherà Vicentin ndr) e poi abbiamo potuto approfittare dell’effetto sorpresa. Adesso tutti ci conoscono e ci affrontano con maggior rispetto. Ecco perché sono convinto che la partita col Savoia sarà complicatissima, anche perché è una squadra che mi piace tantissimo. Hanno un bel gioco, segnano tanto ed hanno giocatori che mi piacerebbe allenare. Mi riferisco a Savarese, tra i pochi in categoria a dare del tu al pallone e capace di saltare l’avversario. A lui aggiungo Guarro e Pallonetto che sulle fasce creano problemi a tutti con la loro rapidità”.

(Rodolfo Nastro)





Lascia un commento

I NOSTRI PARTNERS