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Il pagellone di Savoia-Gelbison Manca la verve di Savarese. Salvatore si perde Sene sul pareggio ospite. Fontanarosa e Pallonetto bene solo un tempo, nessuno supera la sufficienza.

Il pagellone di Savoia-Gelbison

18-02-2013 – VITIELLO 6 – Una giornata di assoluta tranquillità. Non ha compiuto interventi. Sul gol di Sene non poteva farci nulla, troppo ravvicinato e preciso il colpo di testa dell’attaccante della Gelbison. Per il resto ha dimostrato una maggiore confidenza a giocare anche con i piedi, denotando sempre maggiore tranquillità.

PALLONETTO 6 – Nel primo tempo è stato devastante. Tutte le azioni d’attacco partivano dalla sua fascia. Nella ripresa si è smarrito, come il resto della squadra, ed il suo rendimento è calato vistosamente.

GUARRO 5,5 – Parte dall’out sinistro poi, in corso di gara, Amura lo sposta a centrocampo ed addirittura al centro dell’attacco. Ma stavolta il capitano goleador non è in giornata e la voglia di strafare lo danneggia rendendo confusionarie le sue giocate.

FONTANAROSA 6 – Il suo primo gol stagionale avrebbe meritato i tre punti. Invece è valso appena un punticino che non rende l’importanza della sua marcatura. Sotto tono fino all’1-0, l’entusiasmo per la realizzazione lo gasa e così diventa, minuto dopo minuto, il migliore in campo. Ma a poco serve perché la squadra, nel secondo tempo, non c’è.

SALVATORE 5,5 – La mancata sufficienza dipende dall’essersi perso Sene al momento del colpo di testa che ha impattato la gara. L’errore pesa come un macigno sulla sua prestazione che per il resto è stata ordinaria. Qualche imprecisione di troppo nei lanci.

CATALANO 6 – Doveva tenere Galantucci, l’uomo partita dell’andata che aveva fatto vedere i fantasmi a Scudieri. Svolge il compito senza sbavature al punto che Erra sostituisce il suo numero 10. Nella ripresa si adegua al ritmo lento della squadra, lo aiutano anche gli avversari che non tentano mai la via della porta.

SAVARESE 5,5 – La gara di ieri non resterà certo negli almanacchi come la migliore del fantasista torrese. Discreto l’inizio anche perché sul suo out agiva un pimpante Pallonetto poi, col passare dei minuti, si è spento. Amura, ad un certo punto, l’ha spostato sulla fascia sinistra, senza ottenere risultati. La sostituzione è stata la legittima conseguenza anche se da un calciatore come lui può sempre nascere un guizzo vincente. (Dall’80’ NASTO – s.v.).

DI CAPUA 5,5 -  Gara senza lodi per il mediano oplontino. Nella prima frazione quasi tutti i palloni circolano per la sua zona e lui con estrema precisione li smista. Poi il blackout della ripresa lo conduce nell’anonimato.

VICENTIN 5,5 – Prestazione opaca. Servito poco e male dai compagni ci mette del suo nel farsi trovare spesso marcato e spalle alla porta. Ma c’è da dire che per tutta la settimana ha sofferto di un problema ad un dito del piede che ha richiesto diverse infiltrazioni antidolorifiche, ultima delle quali tra primo e secondo tempo. Ad un certo punto è crollato ed ha chiesto la sostituzione. (dal 77’ s.t. MALAFRONTE 5,5 – Il suo ingresso non incide assolutamente sull’inerzia della gara. Nel quarto d’ora finale o poco più non si fa mai notare sotto porta).

PADULANO 5,5 – In giornata no. Troppo teso ed a tratti innervosito dalla marcatura avversaria non rende come ci si attendeva. Nel primo tempo ha un’ottima occasione sotto rete ma si impappina con la palla e si fa anticipare. Nel corso della gara si spegne. Determinante un brutto fallo subito ad inizio ripresa che gli fa sanguinare il ginocchio. Lo spavento è tanto ma, fortunatamente, non è nulla, però psicologicamente il ragazzo cala. A quel punto Amura decide di sostituirlo. (Dal 73’ MANFRELLOTTI 5,5 – Vorrebbe spaccare il mondo. Fuori dalla Rappresentativa di D che è stato eliminata dal Torneo di Viareggio, messo in naftalina da Amura, entra in campo con la voglia di lasciare il segno in partita. Riesce a procurarsi un’occasione interessante, superando tre avversari ma il suo tiro a rientrare è una “telefonata” a Spicuzza che blocca senza problemi. Troppo poco).

VISCIDO 6 – Francobolla Pecora per tutto il campo. Polmoni d’acciaio per l’arcigno “Gattuso” di Torre il cui unico compito è quello di bloccare le ripartenze avversarie che, a dire la verità, non vengono neanche tentate in un secondo tempo da sonno profondo. La solita, inutile, ammonizione per proteste, lo rende psicologicamente attaccabile dagli avversari che ne conoscono i limiti caratteriali.

AMURA 5,5 – Stavolta non legge per il meglio la gara. Come afferma in sala stampa, alcuni giocatori avevano problemi fisici: Vicentin, Savarese, Di Capua su tutti. C’è allora da chiedersi perché non ha scelto di operare i cambi già ad inizio ripresa, evitando un secondo tempo anonimo che non è proprio andato giù alla Curva sud? Peccato, perché dopo una prima frazione ad alti livelli se solo ci avesse creduto e provato, probabilmente, il Savoia avrebbe ottenuto l’intera posta in palio. Stavolta i calcoli hanno prevalso.

(Redazione)





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