14-02-2013 – Archiviata per il meglio la diatriba con l’Amministrazione comunale, il patron del Savoia Sergio Contino (nella foto) torna, finalmente, a parlare di calcio. Il suo primo pensiero è per i tifosi che chiama a raccolta.
L’APPELLO AI TIFOSI – “Mi aspetto un Giraud con tanti tifosi. Ce lo siamo meritati. Ho sempre pensato l’affluenza allo stadio fosse legata ai risultati. Quelli li stiamo ottenendo, non vedo perché la tifoseria non dovrebbe rispondere alla grande. Tra l’altro è un derby ed uno scontro d’alta classifica, ci sono davvero tutte le condizioni affinché domenica la prima vittoria sia quella dei ragazzi sugli spalti. Dobbiamo dimostrare, tutti insieme, che il Savoia ha ancora tanta voglia di stupire”.
SOSTA MAL DIGERITA – Contino passa poi ad analizzare la sosta del campionato che legge in maniera negativa.
“Spero tanto di sbagliarmi ma queste due settimane non ci hanno fatto bene. La squadra non si è allenata come avrebbe dovuto, vuoi per i problemi della scorsa settimana, con un allenamento ritardato ed un altro saltato, vuoi per il giorno in più di stop di questa settimana, collegato al problema relativo al lavaggio del materiale da lavoro, fatto sta che se avessi potuto evitare questo stop, l’avrei fatto più che volentieri anche perché la squadra stava attraversando un gran periodo di forma fisica e mentale ed interrompere questo sprint sul più bello proprio non ci voleva. Mi auguro che i dubbi che ho, vengano fugati domenica con una gran partita”.
GELBISON CROCEVIA STAGIONALE – La sconfitta dell’andata provocò un terremoto nei rapporti societari con l’esonero, non certo indolore, del socio/allenatore Pasquale Vitter e tutta la coda di polemiche e tensione che ne seguì. Da quel momento la squadra, affidata alla guida tecnica di Sasà Amura (oggi assente durante l’allenamento causa influenza, a sostituirlo il suo vice Pallonetto) ha tardato a riprendersi, regalando l’intero mese di novembre e parte di dicembre agli avversari.
Poi l’epurazione e…
“Ed ora è tutto dimenticato. Veniamo da 16 punti nelle ultime sei partite e questo conta. Vi assicuro che tornando indietro ripeterei la stessa decisione, presa, a mio parere, nel momento giusto, perché la squadra si stava adeguando alla mentalità di un campionato di secondo piano che non rientrava in quelle che erano le potenzialità della rosa. L’ho spiegato a Vitter, al quale voglio bene sotto l’aspetto personale ma che non ritengo all’altezza in una competizione complessa come il campionato di serie D. Mi auguro abbia compreso la mia scelta mettendo da parte il giustificato rancore che lo ha contraddistinto nel periodo successivo”.
SOCIETA’ SOLIDA – Pian piano tante società si stanno sfaldando sotto il profilo economico. Ultima la crisi societaria della seconda forza, il Cosenza che ha visto le improvvise dimissioni del direttore generale, non ancora sostituito, ad acuire una criticità già sorta a dicembre con il concreto rischio di perdere il goleador Mosciaro. Il Savoia, invece, nonostante le tante vicissitudini è lì, a mantenere i propri impegni.
“E’ una bella soddisfazione. La società nonostante i mancati introiti derivanti da un intero girone d’andata a stadio chiuso che ci ha fatto perdere incassi e sponsorizzazioni, ha stretto la cinghia ed ha mantenuto le promesse. E se oggi guardiamo quasi tutti dall’alto in basso è anche perché i giocatori sono tranquilli e sanno che la dirigenza è vicina”.
SEMPRE PIU’ IN ALTO – Contino guardando la classifica fa un’affermazione che è tutto un programma.
“Fino a sette partite fa, con timore ci guardavamo le spalle, oggi, con tranquillità e ritrovata armonia, pensiamo solo a migliorare”.
Quindi?
“Siamo terzi, il primo obiettivo è quello di consolidare la posizione e domenica con la Gelbison abbiamo l’immediata opportunità per allungare, subito dopo un pensierino al secondo posto è d’obbligo, anche perché lo scontro diretto col Cosenza è a Torre”.
(Rodolfo Nastro)