06-02-2013 – E’ scontro tra Savoia e Amministrazione Comunale, ormai i nervi sono a fior di pelle. E’ di stamattina l’ennesima “puntata” di una storia che si sta trascinando da tanto, troppo tempo e che rischia di avere come vittime il Savoia ed i suoi tifosi. Ma veniamo ai fatti.
IL COMUNICATO DEL SAVOIA – Di primo mattino i i vigili urbani si sono recati presso lo stadio Giraud per procedere “materialmente” alla rimozione delle lavatrici utilizzate dal Savoia per il lavaggio del materiale della squadra. La società, subito allertata, ha emesso poco dopo un comunicato stampa, a firma del presidente Verdezza (nella foto), con il quale si chiede un incontro urgente al sindaco Starita ed al neo dirigente dell’ufficio sport Enrico Capossella, al fine di chiarire i rapporti fra le parti per l’utilizzo della struttura. Nell’attesa Verdezza ha consegnato “simbolicamente” il titolo sportivo nelle mani primo cittadino.
LA REPLICA DI AURICCHIO – Abbiamo contattato l’assessore alla sicurezza e polizia locale, Giuseppe Auricchio, presente in prima persona al Giraud questa mattina per dirigere le operazioni.
“Abbiamo proceduto a rimuovere le lavatrici quali suppellettili non di nostra proprietà, che pertanto non possono stare nella struttura. Non abbiamo sequestrato alcun computer come letto da altre parti. Ci siamo limitati a rimuovere gli elettrodomestici, tra l’altro utilizzati in maniera non congrua. A breve incontrerò il nuovo capo servizio Capossella per predisporre un piano di intervento e operatività per il Giraud”.
Assessore, è chiaro che un atto del genere viene letto dalla tifoseria come un segnale molto preoccupante. Quasi una guerra tra l’Amministrazione ed il Savoia.
“Non è così. Il nostro fine è quello di restituire dignità a questo impianto che deve tornare ad essere un nostro vanto. Non possiamo più consentire che una struttura pubblica sia utilizzata in maniera non opportuna. Ma da qui a dire che è guerra alla società ce ne passa. Il Savoia continuerà ad usufruire del Giraud per gli allenamenti e le gare. Lungi da tutti noi pensare di ostacolare la prima squadra cittadina. I tifosi possono stare tranquilli”.
Recepiamo le rassicuranti dichiarazioni dell’amministratore comunale ma, di certo, stamattina qualcuno ha compiuto un vero e proprio autogol. L’operazione della polizia municipale ed il comunicato del Savoia calcio devono, necessariamente, trovare uno sbocco positivo. E’ in gioco il Savoia e tutto il popolo oplontino già troppe volte bistrattato e non si sente davvero il bisogno di creare un’altra turbativa tra concittadini. Bisogna convincersi che questo vessillo è patrimonio di tutta la città, non appartiene a Verdezza o al sindaco, sia ben chiaro, quindi “giocare” sul filo del rasoio non conviene a nessuno. I tifosi, stavolta, non starebbero a guardare.
(Redazione)