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Comune vs Savoia: primi segnali di pace Il sindaco rassicura i tifosi: “Il Savoia giocherà al Giraud gratuitamente”. Domani l'incontro con Contino. E intanto la squadra ieri non si è allenata

Comune vs Savoia: primi segnali di pace

06-02-2013 – Lo scontro tra il Savoia e l’Amministrazione comunale ha vissuto una giornata da stato di “guerra”. Le tensioni sorte in mattinata con il blitz della polizia municipale che ha prelevato una lavatrice ed una lavasciuga utilizzate dai bianchi per la pulizia delle tenute di gara ed allenamento, sono proseguite questo pomeriggio. Infatti, nonostante le rassicuranti dichiarazioni rilasciate a SOLOSAVOIA.IT dall’assessore Auricchio che confermava la piena disponibilità del Giraud per gli allenamenti della prima squadra, al loro arrivo, intorno alle 14.00, calciatori, tecnico e staff hanno trovato l’impianto offlimits. La polizia municipale non permetteva l’ingresso all’interno della struttura, spogliatoi e terreno di gioco compresi. La notizia ha subito fatto il giro della città, in breve tempo si sono radunati circa 100 tifosi. Sono arrivati i presidenti Contino e Verdezza, il diggì Salvatore, il direttore organizzativo Brunetti ed alcuni soci (nella foto messi alla porta) poi il dirigente dell’ufficio sport Capossella ed il delegato Ciaravolo. Una situazione davvero surreale: giocatori fuori, burocrati dentro! Solo successivamente sono giunti i primi segnali di distensione a seguito di un incontro fiume tra tifosi e sindaco.

CAPOSSELLA – Il neo dirigente ha incontrato la società oplontina, all’uscita ha affermato. “Ci siamo aggiornati a domani, ci incontreremo per definire, una volta per tutte, le problematiche relative all’utilizzo dell’impianto. Per ora non posso aggiungere altro”.

CIARAVOLO – Il delegato allo sport aggiunge.

“Il problema è più delicato di quanto possa sembrare. Negli ultimi tre anni si è verificato uno sforamento del bilancio relativo alle voci dello stadio per circa 80/90mila euro. L’Amministrazione non può più permettersi questi sprechi. Discuteremo a breve di tutto questo per trovare un accordo”.

Ma questo cosa c’entra con il vietare gli allenamenti?

“Il Savoia non lascerà mai il Giraud. Il giorno in cui dovesse ripetersi una cosa del genere mi dimetterei.  L’aver trovato lo stadio chiuso è dipeso da un difetto di comunicazione tra gli uffici comunali competenti, relativi al servizio di custodia. Riteniamo, con oggi, di aver superato anche questa problematica”.

Eppure quanto accaduto oggi sembra andare in senso opposto. Dal sequestro degli elettrodomestici all’allenamento vietato.

“Stiamo lavorando per risolvere tutto. A breve incontrerò il sindaco per porre in essere una serie di azioni risolutive. Non possiamo permetterci brutte figure”.

VERDEZZA – Il presidente oplontino è molto duro.

“Tre anni fa il sindaco chiese al mio predecessore (Pino Caiazzo ndr) e ad alcuni amici di portare avanti il progetto Savoia per assicurare un futuro alla squadra della nostra città. Ci disse che ci sarebbe stato vicino anche con eventuali contributi. Quelli non li abbiamo mai visti. Ma ciò che più mi dispiace è che ci sono stati messi i bastoni tra le ruote. Così non si può continuare. Abbiamo deciso di consegnare il titolo nelle mani di Starita perché intendiamo sensibilizzare l’Amministrazione e la città su quanto sta accadendo. Sembra che qualcuno non abbia compreso i nostri sacrifici e ci voglia osteggiare a tutti i costi”.

CONTINO – Il patron è molto provato.

“Non ho mai vissuto una situazione del genere. E’ inconcepibile quanto sta accadendo. In altre città, come Pisa o San Benedetto del Tronto, le Amministrazioni locali non solo consentono alla squadra di calcio cittadina di allenarsi e giocare gratuitamente, ma addirittura le sovvenzionano. Qui ci chiedono il fitto del campo. Non vedo l’ora di incontrare il sindaco per capire cosa sta accadendo. Ricordo che sto ancora attendendo gli imprenditori che si era impegnato ad individuare per darci un sostegno”.

SQUADRA, NIENTE ALLENAMENTO – Al termine dell’incontro con Capossella, la società ha disposto il rompete le righe alla squadra, così i calciatori dopo aver atteso, invano, un’ora, sono stati costretti ad andarsene. Ad un certo punto, quale segnale di protesta, si era paventata l’ipotesi, quasi subito accantonata, di far allenare i giocatori nel piazzale antistante lo stadio. In effetti la squadra si sarebbe anche potuta allenare, perché da Palazzo Criscuolo è arrivato il nulla osta ma a quel punto la società ha preferito far saltare la seduta (domenica non si gioca) motivando la decisione con l’impossibilità di lavare maglie e pantaloncini a causa del “sequestro” delle lavatrici, cosa che avrebbe reso impossibile sostenere l’amichevole di domani con lo Stasia. Ad evidenziare la rinnovata disponibilità dell’impianto la circostanza che dalle 16.00 in poi si sono regolarmente allenate le squadre giovanili.

TIFOSI DAL SINDACO – Intorno alle 16.30 una rappresentanza di tifosi ed il delegato allo sport, Ciaravolo, si sono recati dal sindaco Starita per ottenere maggiori chiarimenti su quanto accaduto in questa nefasta giornata per la storia calcistica torrese. Il colloquio è durato circa un’ora e sono stati creati importanti presupposti per superare l’empasse, già domani ci dovrebbe essere un faccia a faccia con la dirigenza oplontina e la squadra potrà, regolarmente rientrare al Giraud. Poi, come una squadra amatoriale, a fine allenamento, i calciatori si porteranno le borse a casa per lavare maglie e calzoncini! Ma la notizia più importante è che il primo cittadino ha rassicurato i tifosi: “Il Savoia si allenerà e giocherà al Giraud gratuitamente”. Non ci resta che attendere gli sviluppi di un’altra giornata che si preannuncia di passione.

 

 

(Rodolfo Nastro)





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