02-02-2013 – Il Savoia non vuole più fermarsi. I bianchi sono alla ricerca del sesto risultato utile consecutivo per consolidare la permanenza in zona spareggi promozione. Tappa delicata quella di Acireale, iniziata ieri mattina con la partenza alle 7.30, ritardata a causa del mercato settimanale che ha reso complesse le operazioni di carico del bus. Nel pomeriggio la squadra è arrivata nei pressi della cittadina catanese, quartier generale del pre-ritiro, in vista dell’anticipo di questa sera, ore 20.30 al “Tupparello”.
SENZA TIFOSI – La gara è stata privata forzosamente di uno dei fattori fondamentali: i tifosi. Il calore e lo spettacolo sarebbe stato garantito considerato il forte gemellaggio che anno dopo anno si consolida sempre più. Ma la doccia gelata con la quale la Corte di Giustizia Federale ha confermato la chiusura dell’impianto granata ha fatto venir meno la torcida sugli spalti. Gli ultras oplontini sono comunque partiti alla volta della cittadina catanese per non mancare all’appuntamento con gli amici acesi, con i quali vivranno, all’esterno dello stadio, momenti di sport e fratellanza, come quelli vissuti all’andata fuori dal Giraud.
IN SICILIA PER VINCERE – L’amicizia tra le tifoserie, la “fame” di punti in casa acese, un clima di complessiva serenità nell’ambiente, non distraggono (almeno si spera) il tecnico oplontino Salvatore Amura che ha nella mente un unico obiettivo.
“Dobbiamo vincere. Non possiamo più nasconderci. La salvezza è ormai acquisita, adesso puntiamo dritto a raggiungere la Gelbison al terzo posto e ad allontanare le inseguitrici per la zona play-off. Alla ripresa del campionato, dopo la sosta per il torneo di Viareggio, affronteremo i cilentani al Giraud, per questo non possiamo permetterci alcun passo falso contro l’Acireale. La squadra è in salute ed abbiamo preparato questa partita con attenzione maniacale”.
Un risultato positivo per onorare in pieno il gemellaggio.
“E’ questa la nostra intenzione. Siamo consapevoli che l’amicizia tra due tifoserie è molto forte, noi onoreremo in pieno la nostra parte per far si che si disputi una partita ad alto livello ed appassionante fino alla fine”.
LA RISPOSTA A RABBENI – L’ex fantasista dei bianchi Luciano Rabbeni che ha lasciato la squadra nel mercato di riparazione per accasarsi alla corte di Sasà Marra, nell’intervista rilasciata giovedì a SOLOSAVOIA.IT, aveva polemizzato con la sua ex società ed i due tecnici che si erano succeduti, Vitter prima ed Amura poi, per il poco spazio avuto.
“Mi dispiace che Luciano si sia risentito per le scelte operate nei suoi confronti. E’ chiaro che posso parlare solo di me e non del mio predecessore. Per quanto mi riguarda Rabbeni ha avuto le sue occasioni, purtroppo non è riuscito ad esprimersi come ci attendevamo tutti e lo stesso giocatore si aspettava. Non a caso nell’intervista ha anche fatto autocritica, ammettendo che parte delle responsabilità sono sue. Permettetemi poi una riflessione, con tutto il rispetto, ma l’Acireale non è certo il Savoia ed affermarsi qui è un’altra cosa”.
LE STATISTICHE – I numeri dicono che l’Acireale ha vinto una sola volta tra le mura amiche, contro il Città di Messina, poi nulla più. Amura legge questi dati con curiosità ma non si fida.
“L’analisi oggettiva non è contestabile e sotto questo aspetto non dovremmo avere problemi ad ottenere il massimo ma il momento attuale dell’Acireale dice che la squadra ha avuto innesti importanti. In questo girone di ritorno i punti cominciano a venire con maggior frequenza, per questo non mi fiderei degli avversari, convinto che sarà una battaglia anche perchè il Noto è in rimonta ed il rischio retrocessione diretta incombe”.
IL MODULO – Amura non si sbilancia su quali saranno gli uomini che schiererà, anche perché tutta la rosa è a disposizione, eccezion fatta, notizia dell’ultima ora, per Di Capua alle prese con l’influenza.
“Non ho ancora deciso. Ricordo che ho a disposizione calciatori del calibro di Guarro, Pallonetto, Savarese e Viscido che possono tranquillamente scambiarsi ruoli e posizioni in campo. Molti sono i punti fermi, non credo farò rivoluzioni rispetto alle ultime esibizioni, l’unica novità sarà il sostituto di Di Capua che proverò poche ore prima della gara”.
LA FORMAZIONE – Probabilmente Amura inserirà Falanga al posto di Di Capua, soluzione che gli consentirà di utilizzare lo stesso modulo di Palazzolo, ovvero il 5-2-3, con l’accentramento di capitan Guarro al fianco di Catalano e Salvatore ed il conseguente “spostamento” di Pallonetto sull’out sinistro; a destra agirà Falanga. La coppia di centrali nella zona mediana sarà composta da Fontanarosa e Viscido, tridente offensivo con Vicentin punta centrale, a destra Savarese, a sinistra Padulano. Resta, comunque, la possibilità di schierare il 4-3-3 con Nasto al posto di Di Capua, per il resto stesso undici che ha battuto la Vibonese. Dal canto suo Marra, tramontata l’ipotesi Suazo, ritroverà a disposizione il “cobra” Romano. Dirigerà il match il signor Enrico Montanari di Ancona, con la collaborazione di due assistenti “siciliani”, Sciortino di Agrigento e Selvaggio di Enna. Ecco la probabile formazione (5-2-3): VITIELLO; FALANGA, CATALANO, SALVATORE, GUARRO, PALLONETTO; VISCIDO, FONTANAROSA; SAVARESE, VICENTIN, PADULANO.
(Rodolfo Nastro)