01-02-2013 – Ore 18.34: arriva il no definitivo ai tifosi. La Corte di Giustizia Federale III sezione (la stessa che confermò la lunga squalifica del Giraud) ha ratificato la decisione del giudice sportivo Riccio che, all’indomani del match Acireale-Ragusa, sanzionava la società granata con un’ammenda di euro 2.000 e la chiusura del “Tupparello” per un turno di campionato. La motivazione a tale provvedimento, estratta dal CU n.90 della LND, fu la seguente: “…al 42º del secondo tempo, sostenitori dell’Acireale lanciavano contro un A.A. una pietra del diametro di 2 cm che colpiva l’Ufficiale di gara alla nuca. Nella circostanza venivano rivolte al medesimo A.A. espressioni irriguardose ed ingiuriose. Al termine della gara, rivolto espressioni offensive all’indirizzo dei calciatori e dei dirigenti della società ospitata determinando una situazione di tensione che rendeva necessario l’intervento della Forza Pubblica. Per mancanza di acqua calda nello spogliatoio riservato all’Arbitro…”.
LA CORTE DI GIUSTIZIA – L’organo d’appello al quale ha presentato ricorso la società acese, questo pomeriggio si è riunito in camera di consiglio per valutare la possibilità o meno di un accoglimento, anche parziale, delle richieste dell’Acireale calcio che chiedeva la revoca della squalifica al proprio stadio. Invece, i giudici del Primo Collegio presieduto dal professor Mario Marino hanno respinto in pieno il ricorso, confermando la chiusura del “Tupparello” in occasione dell’atteso match Acireale-Savoia, con un dettame tanto breve quanto categorico: “…La C.G.F. respinge il reclamo proposto dal S.S.D. Acireale Calcio 1946 di Acireale (Catania) e dispone addebitarsi la tassa reclamo…” (C.U. C.G.F. n 160 del 01-02-2013).
GEMELLAGGIO PIU’ FORTE – La notizia ha suscitato delusione tra le tifoserie, anche perché è incredibile prendere una decisione così delicata a poco più di 24 ore dalla gara. Ancora una volta si sono usati due pesi e due misure. Infatti, la II sezione della stessa Corte ha deliberato ieri le restrizioni per le gare di Lega Pro consentendo un giorno in più ai tifosi per preparare le lunghe trasferte. In serie D, invece, è sempre più un optional. Ma le due tifoserie, unite da uno storico e sentito gemellaggio, come dimostrano le belle immagini della gara d’andata (nella foto) nella quale, ironia della sorte, anche in quell’occasione si giocò a porte chiuse, si daranno comunque appuntamento in terra sicula per rinnovare il forte legame di amicizia. All’esterno dell’impianto acese, gli ultras di casa accoglieranno quelli biancoscudati per trascorrere una giornata di amicizia. Ancora una volta, i tifosi hanno vinto, al contrario della giustizia sportiva e dello sport in generale che, purtroppo, si sono fatti sfuggire un’altra ghiotta occasione per recuperare credibilità. Adesso spetta alle squadre in campo onorare l’evento, dando vita ad un match avvincente e combattuto.
(Redazione)