11-01-2013 – Conosciamo il Palazzolo prossimo avversario del Savoia nella prima delle due trasferte consecutive (la seconda è a Caltanissetta) che attendono i bianchi. I siracusani sono in piena lotta per evitare la bagarre play-out. All’andata il match terminò 3-1 per gli oplontini, grazie alla doppietta di Incoronato ed alla rete di Manfrellotti. Per la cronaca capitan Guarro fallì un rigore con un maldestro cucchiaio, intuito da Scordino. Si giocherà nel piccolo stadio Scrofani-Salustro di Palazzolo Acreide senza la presenza dei tifosi torresi, fermati dal Casms.
SQUADRA IN SALUTE – I gialloverdi sono reduci da due successi consecutivi, entrambi in trasferta, 0-2 a Montalto, 1-2 a Paternò. 6 punti che hanno dato fiato alle speranze salvezza, tirando, decisamente, fuori gli uomini del presidente Cutrufo da una situazione di classifica imbarazzante. La squadra gioca con maggior scioltezza anche grazie ai numerosi innesti operati in sede di mercato. Con i suoi 19 punti il Palazzolo è quintultimo. Cinque le vittorie (3 fuori casa), quattro pareggi e nove sconfitte. La differenza reti è al passivo, con 23 gol all’attivo, 29 subiti.
RIVOLUZIONE PALAZZOLO – Se a Torre Annunziata si è parlato di “epurazione” per le otto cessioni, a Palazzolo hanno fatto di più, una vera e propria “rivoluzione”. Ben 10 gli addii, altrettanti gli arrivi, tra i quali spiccano le punte Cosimo Sarli (cercato anche dal Savoia) e Giovanni Caputa, migliori realizzatori con 4 reti all’attivo ciascuno. Tra gli altri acquisti, i difensori Peluso, Miraglia, Mastria e Perricone, i centrocampisti Bordinaro, Graziano, Lo Pizzo e l’attaccante Godspower. La rivoluzione operata dal presidente Cutrufo ha visto anche il cambio alla guida tecnica. Dopo 9 giornate (la squadra aveva solo 5 punti in classifica), la sconfitta col Cosenza è costata la panchina all’ex tecnico Gaspare Cacciola, dimessosi insieme al diesse Berti. E’ arrivato Orazio Pidatella, trentaduenne ex giocatore di Ragusa, Palermo ed Enna che sembra aver trovato la quadratura del cerchio. 14 i punti ottenuti nelle successive 9 gare.
IL TECNICO – Abbiamo ascoltato mister Pidatella che fa professione di umiltà quando gli snoccioliamo gli importanti numeri che ha ottenuto la squadra col suo arrivo.
“Ciò che mi è stato chiesto era di tirare fuori la squadra dagli ultimi posti. Sappiamo che non abbiamo ancora fatto niente, lotteremo fino alla fine con Cavese e Sambase per evitare i play-out. Devo, comunque, ammettere che la società mi è stata vicino, intervenendo con decisione ed oculatezza sul mercato. Ho chiesto giocatori di qualità e quelli sono arrivai. Su tutti Sarli e Caputa”.
Il Palazzolo non vince in casa dal 18 novembre, 2-0 nel derby salvezza con l’Acireale, poi due pari consecutivi con Agropoli e Città di Messina. Sembra vi troviate meglio lontani dallo Scrofani-Salustro.
“Con il Città di Messina siamo stati sfortunatissimi, abbiamo subito il pareggio in pieno recupero. C’è, comunque, da dire che Palazzolo è una piccola realtà ed in casa non c’è il gran seguito che possono contare piazze importanti come Torre Annunziata, Messina o Cosenza. Noi siamo piccoli e ci dobbiamo accontentare di quello che abbiamo. Anzi ritengo che sia molto più difficile ottenere risultati in piazze come queste, nelle quali c’è tanta buona volontà da parte di tutti, piuttosto che in altri posti dove gli stimoli vengono da soli”.
Domenica che tipo di gara sarà? Confermerete il vostro 4-3-3 o, magari, il più attento 4-4-2?
“Probabilmente giocheremo in maniera più offensiva anche perché sono convinto che il Savoia non verrà a fare le barricate. Entrambe cercheremo la vittoria, naturalmente, per obiettivi opposti ma le caratteristiche dei giocatori portano sia noi che i torresi ad offendere, non siamo fatti per difenderci. Dal canto nostro cercheremo di far tesoro degli errori dell’andata, anche se non c’ero io sulla panchina, con particolare “occhio” ai giocatori sulle fasce. Poi c’è da dire che entrambe siamo reduci da due successi consecutivi e questo la dice lunga sullo stato di forma che se non è al top, ci è molto vicino”.
(Rodolfo Nastro)