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Il pagellone del girone di andata (PARTE 1) Fontanarosa migliore in assoluto. Guarro e Savarese sul podio. Difesa rimandata. Domani i voti ai dirigenti, allenatori ed ai nuovi arrivi

Il pagellone del girone di andata (PARTE 1)

29-12-2012 – PORTIERI

LOCCISANO 4,5 – Le 33 presenze alla Battipagliese nello scorso campionato erano un ottimo biglietto di presentazione: un under con già un anno di esperienza nel complicato campionato di D. Ad inizio stagione tutto sembrava andare come da programma. Poi, il buio. Dalla 6^ (la sconfitta in casa della Gelbison) una serie di errori e di incertezze a ripetizione che hanno, di fatto, minato alla base un intero reparto. Una difesa senza un portiere affidabile è come una nave senza comandante. Il voto attribuito ne è la legittima conseguenza.

VITIELLO 5,5 – Due sole esibizioni, a Sambiase (pari senza colpe) e con l’Agropoli, con responsabilità sull’angolo che ha portato al gol del vantaggio ospite. Tanto basta per non meritarsi la sufficienza. Da evidenziare, comunque, la buona prova offerta nella gara di Coppa Italia con la Sarnese, persa solo ai calci di rigore.

 

DIFENSORI

PALLONETTO 6 – E’ il difensore sottoposto a maggiori pressioni. Le sue prestazioni sono sempre sotto la lente d’ingrandimento, sarà perché è torrese, sarà perché non piace a qualcuno ma, sta di fatto che, il fluidificante destro parte sempre in salita. 15 presenze complessive, un giudizio sufficiente. Ha trovato qualche difficoltà nella gestione Vitter, per poi raggiungere buoni livelli col “primo” Amura. Nelle ultime gare qualche distrazione di troppo hanno caratterizzato il nostro giudizio che, comunque, nel complesso è ampiamente sufficiente.

SCUDIERI 4,5 – Uno dei punti di “forza” del mercato di Dionisio: una errore di valutazione. L’ex giocatore del Campobasso nelle nove gare giocate ha, ampiamente, deluso le aspettative. Contro Gelbsion e Cosenza gli errori più marchiani ma, nel complesso, le sue prestazioni sono state lacunose, un vero “pericolo” per il Savoia, un regalo inaspettato per gli avanti avversari.

GUARRO 7 – Il capitano è il vero motore pulsante della squadra. Cuore e grinta in ogni partita. Un vero trascinatore che onora ogni domenica la maglia. Mai la fascia trovò un calciatore più meritevole. Se a questo aggiungiamo che, insieme a Fontanarosa, è il più presente, con sedici gettoni e cinque reti all’attivo, la palma di miglior difensore e tra i top della squadra nessuno gliela può sottrarre. Unica “macchia” il rigore fallito a Sarno, nella serie dagli undici metri per stabilire chi avrebbe passato il turno nel trofeo tricolore. Quello sbaglio è costata l’eliminazione dalla Coppa Italia, ma sono dettagli.

ESPOSITO 6,5 – La pessima gara di Licata ha segnato il suo campionato. I due gol “regalati” agli avversari sono stati fin troppo evidenti per non essere visti. Ma il campionato è fatto di tante gare e, di certo, la macchia in terra siciliana è l’unica di una stagione ad alti livelli. Una sicurezza per il suo reparto, sia in termini di esperienza che di personalità. Sempre presente fino all’epurazione di dicembre. Non c’è che dire il numero 5 del Savoia non ha ancora trovato un degno erede.

CATALANO 4,5 – E’ stato tra i protagonisti in positivo della vittoria dello scorso campionato, un vero fedelissimo di mister Vitter. Questa stagione è iniziata senza sussulti, gare di ordinaria amministrazione, poi un’inspiegabile involuzione tecnica, tattica e di tenuta che hanno portato il giovanissimo centrale a sbagliare quasi tutte le gare. Sarebbe impietoso farne l’elenco ma  tanti, troppi sbagli non si possono ammettere in serie D. L’Eccellenza era un’altra cosa e Catalano l’ha scoperto decisamente. E’ uno dei flop di stagione.

FALANGA 5 – Altro pezzo pregiato del mercato estivo del diesse, pure l’esterno destro ha deluso le attese. Schierato, a sprazzi, da Vitter prima e da Amura poi, sia al centro della difesa che sulla fascia di competenza, si è espresso positivamente solo in pochi frangenti. Per il resto tante incertezze che l’hanno fatto allontanare dal meritarsi la sufficienza. Il nostro giudizio complessivo lo classifica alle soglie della mediocrità.

AMORUSO 6 – Un solo match al suo attivo, quello interno contro il Montalto (sotto la guida di Vitter uno scampolo di gara con 19’ ). Schierato da Amura sulla fascia destra ha ben tenuto il campo non sbagliando un intervento. Un esordio positivo che merita un giudizio sufficiente.

 

CENTROCAMPISTI

FONTANAROSA 7,5 - A lui l’Oscar del migliore. Le note di merito si sprecano per questo ventenne che, al suo esordio assoluto in serie D, dopo una positiva stagione in Eccellenza, ha saputo adattarsi alla nuova realtà, da subito, ritagliandosi, gara dopo gara, il ruolo di titolarissimo. Calciatore di qualità e quantità, vero jolly nella zona mediana, punto di riferimento per i compagni. Ha totalizzato più presenze di tutti, con 1432 minuti all’attivo in 16 gare disputate (assente in una sola per squalifica). Il presidente Contino l’ha eletto a miglior calciatore dei bianchi, anticipandone la riconferma anche per il prossimo campionato. Un’investitura della quale, siamo certi, Simone ne farà tesoro. La Lega Pro lo aspetta.

SAVARESE 7 – L’esterno destro nel reparto avanzato dei bianchi è l’unico in grado di saltare l’avversario diretto, creando la superiorità numerica. Un inizio di stagione ad altissimi livelli, poi una fase di “stand-by”, corrisposta con l’arrivo del nuovo tecnico ma, da qualche domenica a questa parte, Savarese ha rispolverato la lucidità e la grinta che l’hanno reso titolare insostituibile. Scoperto e valorizzato da Vitter, ha dimostrato di essere pronto anche sotto rete. Attualmente è il secondo per numero di reti, con 3 gol all’attivo (dopo Guarro). La fascia destra è più che coperta!

GIRALDI 6,5 – Giocatore d’indubbio talento. La sua cessione ha sottratto qualità al centrocampo dei bianchi. Con la sua visione di gioco è stato sempre in grado di illuminare la partita, passaggi smarcanti ed iniziative individuali hanno rappresentato il suo forte. Con queste premesse sarebbe stato candidato a migliore della rosa ma, le tre giornate di squalifica dopo il derby con l’Agropoli, di fatto, hanno inficiato il giudizio complessivo che, pur restando pienamente sufficiente, non può non tener conto dell’aspetto disciplinare.

IANNIELLO 6,5 – Ha dato tanto al Savoia. Quella di quest’anno è stata la terza esperienza con la maglia biancoscudata. Dodici presenze ed un gol all’attivo fino all’epurazione di dicembre che lo ha visto lasciare la casacca oplontina per accasarsi a San Giorgio a Cremano (Eccellenza). Il suo giudizio complessivo è più che sufficiente, alla luce della brillanti prestazioni che ne hanno caratterizzato la quasi totalità di questo sprazzo di D. Con Guarro, spesso la fascia sinistra ha rappresentato il vero punto di forza nell’attacco del Savoia.

PERRETTA 5 – Altro oggetto sconosciuto del mercato estivo del Savoia. Non si è mai capito quanto potesse risultare determinante il suo apporto. Un under così è poca cosa, considerando che, nonostante Vitter ed Amura gli abbiano concesso opportunità, le ha toppate tutte, una dopo l’altra. Un solo gol realizzato, nella lista delle preferenze, di certo, segue Padulano e Manfrellotti.

NASTO 6 – E’ il classico giocatore che dà tranquillità a qualsiasi allenatore. Ogni suo utilizzo, sia dal primo minuto che in corso di gara, è stato caratterizzato da una tenuta di gioco “ordinaria”. Sa svolgere il compito assegnato con perizia, non gli piace strafare, si fa trovare pronto quando chiamato in causa. Un rincalzo prezioso che merita la sufficienza.

FORMISANO S.V. – Due scampoli di gara con appena 28’ all’attivo, troppo pochi per trarne un giudizio.

 

ATTACCANTI

RIMA 5,5 – L’ultimo ad essere arrivato nel mercato estivo, l’ultimo a lasciare il Savoia nella sessione invernale. Per l’attaccante torrese, ex Gladiator, una stagione non certo da ricordare. Uno “strano” infortunio gli ha fatto saltare tutta la preparazione estiva, poi altri fastidi al ginocchio ne hanno compromesso la tenuta durante il campionato. Ma nelle tre presenze all’attivo, con un gol realizzato ed un altro (regolare) annullato contro il Ribera, ha dimostrato grande attaccamento alla maglia e tanto impegno.

BORRELLI 5 – Poco impegnato, da Vitter prima ed Amura poi, ha dimostrato meno di quanto ci si attendeva. Era stato presentato come il giocatore da piazzare alle spalle di Incoronato per suggerire passaggi smarcanti, ci è stato, successivamente, “propinato” come il sostituto naturale dello stesso Incoronato. In realtà non gli si è mai trovata una posizione adatta. Forse questo ne ha limitato le prestazioni che, nonostante un gol all’attivo in campionato ed uno in Coppa Italia a Sarno, ci fanno esprimere un giudizio complessivo mediocre. Non a caso nel mercato di dicembre è stato tra i primi a lasciare per motivi tecnici.

INCORONATO 6 – Il voto fa il pari con le reti realizzate. Nonostante il bomber, da poco approdato a Cava, non abbia confermato le aspettative di inizio torneo, attraversando un lungo periodo di opacità fisica e mentale, nessuno gli può sottrarre i sei gol all’attivo, senza penalty. Certo, i primi cinque sono stati siglati nelle prime giornate, quando tutto andava a gonfie vele, poi nel periodo no dei bianchi, non è mai riuscito a fornire il cambio di rotta. Ma la sufficienza, ribadiamo, è meritata alla luce dei gol.

RABBENI 5 – Era stato presentato come il giocatore in grado di fare la differenza sulla fascia. Avrebbe dovuto occupare il settore destro ma non è mai riuscito a scalzare dal ruolo Savarese. Quando ha avuto l’opportunità di mettersi in mostra ha fallito l’appuntamento. Ci si attendeva molto di più da lui. Giustificata la cessione ed il voto mediocre.

MANFRELLOTTI 5,5  – Un buon inizio di torneo con tre reti nel suo palmares personale, poi la luce si è spenta e, domenica dopo domenica, le sue prestazioni sono divenute sempre più anonime, sin quando Amura (che lo aveva fortemente sponsorizzato ad inizio campionato!) si è visto costretto a farlo accomodare in panchina, preferendogli prima Perretta, poi Padulano. Se questa non è una bocciatura ci siamo vicini. Sta di fatto che anche la tenuta fisica non l’ha aiutato, in pratica non è riuscito a terminare una gara in condizioni ottimali. Il nostro giudizio non arriva alla sufficienza.

(Redazione)





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