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ESCLUSIVA. Il bilancio del 2012 di Contino (PARTE 2) La scelta Amura, l’epurazione di dicembre. La partizione delle quote e il Savoia del futuro. Questi gli altri argomenti della lunga intervista al patron

ESCLUSIVA. Il bilancio del 2012 di Contino (PARTE 2)

28-12-2012 - LA SCELTA DI AMURA – Dopo aver chiarito, una volta per tutte, le vere ragioni dell’esonero del socio/allenatore, passiamo alla scelta di Amura.

Presidente riprenderebbe Amura sulla panchina dei bianchi visti i risultati poco lusinghieri?

“Abbiamo scelto Amura perché conosceva bene l’ambiente, non era nostra intenzione creare una spaccatura, così, chi meglio di una bandiera del Savoia? Certo i risultati non sono dalla parte del tecnico ma le scusanti sono tante. A me piace come lavora. Abbiamo rischiato sotto il profilo dell’esperienza perché, magari, lui non ha alle spalle campionati vinti, ma resta, comunque, un gran lavoratore”.

Lei ha annunciato che il prossimo campionato nascerà un Savoia vincente, anticipando che cambierà quasi tutta la rosa. Ci sarà anche una novità in panchina?

“Non ho ancora preso questa decisione. Pensiamo prima a salvarci, poi valuteremo anche questo aspetto. Certo, sarà o meno Amura, chi arriverà, dovrà essere un vincente che, di sicuro, porterà con se quattro, cinque giocatori fidati. Faccio l’esempio del Messina con l’attuale allenatore”.

L’EPURAZIONE DI DICEMBRE –  Con l’apertura della sessione invernale di mercato il Savoia ha epurato buona parte della squadra titolare.

Presidente rifarebbe ancora la stessa scelta?

“Sotto il profilo calcistico nessuno mette in dubbio il valore di calciatori come Esposito, Giraldi, Ianniello. Il problema è riferito all’aspetto personale, al fatto che avremmo voluto che calciatori di questo spessore prendessero in mano lo spogliatoio, ma questo non è successo. Non è possibile che ogni volta che parlavo con la squadra, la prima domanda che mi veniva rivolta era relativa agli stipendi. Si immagini che siamo stati sempre precisi nel pagare i ragazzi, abbiamo potuto sforare di qualche giorno ma sfido chiunque a dire che questa società non è adempiente. Con mille sacrifici, abbiamo sempre mantenuto quanto promesso”.

Il discorso è diverso su Incoronato.

“Ho cercato in tutti i modi di spronarlo, anche attraverso il vostro sito. Ma nulla,  non è riuscito a dare quello che ci aspettavamo da lui, così, siamo stati costretti all’acquisto di Vicentin che è un grandissimo giocatore, uno dei punti di forza del nuovo  Savoia”.

Chi riprenderebbe per il Savoia del futuro?

“Non è escluso un ritorno di Giraldi. E’ un gran giocatore, mi piacerebbe riaverlo il prossimo anno”.

MOMENTO IN E OUT DELLA STAGIONE  – Presidente, con estrema sintesi, ci indichi il momento più esaltante e, quelle meno bello di questi mesi.

“Il momento più bello corrisponde con il mio arrivo a Torre Annunziata. Ho subito avuto sintonia con i tifosi. Qui si respira calcio vero. Gestire il Savoia è per me un grande onore. Viceversa sono rammaricato nell’aver dovuto mandar via i giocatori a dicembre. Quando fai una scelta del genere significa che hai sbagliato qualcosa e poi c’è anche un aspetto personale, perché in D si crea una vera e propria famiglia, mandar via un atleta è sempre un dolore ed una sconfitta per tutti”.

TOP E FLOP IN SQUADRA – Contino individua anche i giocatori che più lo hanno colpito, in positivo e negativo, in questi mesi.

“Fontanarosa è stata la sorpresa più piacevole. Nonostante abbia solo vent’anni, dimostra una maturità da veterano, sia in campo che fuori. E’ un ragazzo dal futuro assicurato, mai una parola fuori posto, umile e dotato di grande intelligenza tattica. Aggiungerei anche Giraldi per le indubbie qualità agonistiche. All’opposto mi ha deluso Scudieri. Mi attendevo ben altre prestazioni, lo ricordo da Campobasso e quello visto finora ne è solo la brutta copia”.

IL PASSAGGIO DI QUOTE – A conclusione di questa “biografia” del Contino targato Savoia, chiediamo al patron la sua volontà nel rilevare la maggioranza della società.

Presidente qualche mese fa ci ha confidato di voler rilevare il 70% delle quote. Ad ora non se n’è fatto nulla. La sua volontà è sempre la stessa? E se si, quando metterete nero su bianco?

“Ribadisco che è mia intenzione essere il socio di riferimento di questa società. In questo periodo abbiamo affrontato altre emergenze. Con la riapertura del Giraud e con il prossimo raggiungimento matematico della salvezza, la situazione sarà più serena e potremo sederci, con calma, intorno ad un tavolo, per predisporre le nuove quote e gli incarichi. Ritengo che nel mese di gennaio si possa portare a termine anche questo aspetto”.

(Rodolfo Nastro)





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