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ESCLUSIVA. Il bilancio del 2012 di Contino (PARTE 1) Il patron si confida su SoloSavoia.it. Dai motivi della scelta Savoia, ai programmi futuri passando per l’esonero di Vitter. Domani la seconda parte

ESCLUSIVA. Il bilancio del 2012 di Contino (PARTE 1)

27-12-2012 – Sono trascorsi sette mesi dalla conferenza stampa di presentazione della nuova società. Era il 23 maggio quando al Giraud, addetti ai lavori e tifosi conoscevano il gruppo avellinese che avrebbe affiancato i soci torresi in questa stagione. Sono stati mesi di “passione”, non facili, contraddistinti da alti e bassi. Di certo c’è tanto da dire e riflettere sull’attuale gestione societaria. Abbiamo tentato di trarne un bilancio con il patron, Sergio Contino, in una lunga e chiarificatrice intervista. Dai programmi attuali al futuro, passando per i reali motivi dell’esonero di Vitter con la scelta di Amura, dal problema sponsor all’assenza delle istituzioni, fino all’epurazione della squadra operata a dicembre. Tanti temi per porre un punto fermo sul pensiero di Sergio Contino.

UN BILANCIO – Presidente dal 23 maggio ne è passata di acqua sotto i ponti. Ci tracci un bilancio della sua esperienza, con la consueta schiettezza che la contraddistingue.

“Abbiamo subito parlato chiaro ai tifosi e questo ci ha consentito di andare avanti a testa alta. In quella conferenza, nel delineare i programmi, parlammo di un Savoia che avrebbe dovuto salvarsi, magari divertendo. Poi dopo sette, otto giornate, trovandoci nelle prime posizioni, per spronare tutto l’ambiente, ho lanciato il nuovo obiettivo, ovvero quello di tentare la promozione. Non ci è andata bene, vuoi per sfortuna, per torti arbitrali, per i nostri troppi errori, per l’assenza dei nostri tifosi in tutto il girone d’andata. Ma il primo obiettivo, quello della permanenza in D, resta. Ci mancano 14 punti per salvarci, ritengo che li porteremo a casa in poco tempo. Questa la sintesi tutto sommato positiva, considerando che la società ha tenuto fede ai propri impegni senza fare un passo indietro”.

SPONSOR – Con riferimento agli impegni economici, una nostra indagine, ha evidenziato che le big dei gironi di D sono ben assistite da sponsor e partners.

Ritiene sia la premessa  giusta per costruire un team vincente per il prossimo campionato?

“Non c’è dubbio. Essere affiancati da sponsor ti permette di affrontare con maggior serenità il campionato. E’ chiaro che, però, ci vuole anche tanta perizia ed oculatezza. Faccio l’esempio dell’Avellino con la mia gestione. Spendemmo un milione e 600mila euro per “non essere” promossi. Il Milazzo con appena 300mila euro vinse il campionato. Ritengo quindi necessario un mix tra questi due elementi per costruire una squadra vincente”.

LA SCELTA GIUSTA – E’ evidente che le problematiche sorte potrebbero aver indotto Contino a riflettere sulla sua permanenza. Glielo chiediamo esplicitamente.

Presidente rifarebbe la scelta “Savoia”?

“Si. Questa è una grande piazza. Ho conosciuto un pubblico caloroso e competente che ci è stato sempre vicino. Mi sarei, invece, aspettato di più dall’imprenditoria locale e dalle istituzioni”.

Contino chiarisce quest’ultima affermazione.

“In molti hanno parlato tanto ma di fatti ne ho visti pochi. Ci hanno criticato ma la realtà è che ci hanno lasciati soli. Mi riferisco agli imprenditori del posto che, eccezion fatta per uno di loro (Contieri ndr), non si sono fatti avanti e, naturalmente, anche alle istituzioni assenti in questi difficili mesi di gestione”.

Questa loro “latitanza” potrebbe portarla a scelte drastiche?

“Già mi sto guardando intorno per coinvolgere nel progetto qualche amico imprenditore non torrese. Se questa cosa, poi da fastidio a qualcuno, sono disposto, con enorme dispiacere, a mettermi da parte. Se, invece, come credo, siano solo chiacchiere quelle che girano, dico a tutti di lasciarci lavorare perché stiamo costruendo un importante futuro. Già ho dato mandato a Dionisio di bloccare alcuni importanti calciatori di Lega Pro e D. Rifaremo tutta la squadra, in pochi resteranno”.

L’ESONERO DI VITTERPresidente, col senno di poi, alla luce dei risultati emersi nella gestione Amura, rifarebbe la scelta di esonerare mister Vitter?

“Non ho dubbi, lo rifarei. E’ vero che fino al suo esonero la squadra era a pochissimi punti dalla vetta ma, è altrettanto vero, che avevamo giocato contro tutte le ultime della classe. Palazzolo, Nissa, Acireale, squadre di poco spessore. Il fatto è che, al di là dei risultati, ciò che ha fatto incrinare i rapporti con Vitter è nato da quanto accaduto con la squalifica del Giraud”.

Contino, per la prima volta, dichiara in esclusiva al nostro sito, le vere ragioni della “diaspora vitteriana”.

“Non appena il Giraud ha subito la squalifica ci siamo incontrati per decidere cosa fare. Vitter ha espresso dubbi sul modo di proseguire, ha parlato di ridimensionamento dei programmi, dichiarando di essere intenzionato a ridurre il proprio apporto economico che nel giro di venti giorni ha, praticamente, dimezzato, venendo meno agli impegni assunti ad inizio stagione. Il sottoscritto ed altri soci torresi hanno tenuto fede a quanto programmato e siamo andati avanti. Con questo atteggiamento era evidente che non si poteva continuare un rapporto professionale con Vitter, così ho preso la decisione, con l’avallo degli altri soci, di esonerarlo. Lui poi è venuto meno anche a quanto aveva assunto come impegno di socio, mettendo in difficoltà non tanto il sottoscritto, quanto la cordata torrese”.

Domani la seconda parte dell’intervista…

(Rodolfo Nastro)





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