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Il pagellone di Savoia-Comprensorio Normanno Vicentin devastante. Savarese mette lo zampino nelle due reti, Malafronte un gol d'opportunismo. Male Loccisano e Scudieri.

Il pagellone di Savoia-Comprensorio Normanno

23-12-2012 – LOCCISANO 5 – Dopo gli errori di Cosenza ancora una gara con troppe incertezze. Sul gol avversario smanaccia male il tiro di Mandarano e Garufi ringrazia. Tiene troppo la palla tra le mani prima di rilanciarla e rischia con un calcio a due in area. A fine partita si tuffa goffamente su un tiro di Mandarano rischiando di capitolare. Le sue continue indecisioni creano tanta preoccupazione tra i compagni di reparto che non si “fidano” più di lui. Male.

FALANGA 5,5 – Amura lo schiera nel suo ruolo naturale ma il giovanissimo difensore evidenzia molte lacune. Quasi mai in partita, soffre gli esterni del Paternò e va in affanno nel finale. (Dal 63’ LETTIERI 6 – Nel bel mezzo della ripresa Amura si “accorge” che Falanga è in tensione e fa entrare il giovanissimo neo acquisto (mai annunciato alla stampa) che si dimostra pimpante e determinato. Non commette errori, un buon esordio).

GUARRO 6,– Mezzo voto in più per il rigore segnato. Per il resto la solita gara fatta di generosità e cuore con il capitano che va dritto contro gli ostacoli. Esempio per tutti. Lui sa come onorare la maglia.

FONTANAROSA 6,5 – Nel nuovo assetto tattico di Amura è costretto a fare gli straordinari, sia in fase di impostazione che di interdizione del gioco. Ma la scioltezza con la quale affronta tutte le difficoltà che via via gli si parano contro, è disarmante. Lui si che è un punto di riferimento per la squadra, nonostante sia un under. Esce dal campo solo per i crampi. Lottatore. (Dall’87’ PADULANO s.v.).

SCUDIERI 5 – Probabilmente quella di ieri è stata la sua ultima gara con la maglia del Savoia. Diciamolo subito: non mancherà a nessuno. Eccezion fatta che per qualche sprazzo, le sue prestazioni sono sempre state sotto tono, al limite della mediocrità. Non sappiamo se si tratti di modulo o di cos’altro, sta di fatto che anche col Paternò è sembrato fuori dagli schemi. Acquisto sbagliato.

CATALANO 5,5 – Il giovane difensore centrale continua a collezionare voti bassi. Ormai sta diventando un’abitudine e questo, di certo, non va bene. Ancora uno scellerato retropassaggio che per poco non consente a Vianello di battere Loccisano. L’involuzione è costante. Bisogna correre ai ripari.

SAVARESE 7 – Il migliore in campo dopo Vicentin. L’esterno destro dell’attacco oplontino è tornato quello di inizio stagione: lucido, pericoloso, capace di saltare l’uomo. Presente in entrambi i gol dei bianchi. Sul primo si guadagna il fallo da rigore, poco dopo suo è il tiro che Vecchio smanaccia sui piedi dell’accorrente Malafronte che segna.

VISCIDO 6,5 – Grinta e generosità da vendere. Queste sono le armi dell’ex potentino che sfodera un’altra prestazione di quantità. Forse dovrebbe gestire meglio le forze visto che a fine gara sembra in affanno per quanto speso prima, ma ormai le sostituzioni sono esaurite.

VICENTIN 7,5 – Non ha segnato ma è come l’avesse fatto. Suo lo zampino nei due gol. Sul primo spizza la palla di testa per Savarese che subisce il penalty. In occasione della seconda rete bellissimo il suo colpo di tacco per l’accorrente numero 7 che dà il via al raddoppio. Fa reparto da solo con qualità e quantità, un acquisto davvero centrato. Può godersi le ferie in Argentina con pieno merito.

DI CAPUA 6,5 – Notevoli passi in avanti rispetto sette giorni prima. Il nuovo metronomo del centrocampo, di certo, non ha le qualità balistiche di Giraldi, ma le sopperisce con un ottimo senso della posizione, sfoderando prestazioni di rara quantità. Un buon ritorno.

MALAFRONTE 7 – Realizza la seconda rete, quella della “tranquillità”, da vero attaccante d’area, un vero opportunista, approfittando della respinta sotto porta del portiere avversario. In complesso la gara è condotta ad alti livelli, l’intesa con i compagni di reparto migliora gara dopo gara, sembrano passati anni luce dal brutto esordio col Montalto. (Dal 72’ NASTO 6 – Come sempre, quando è chiamato in causa, adempie al suo compito senza sbavature. L’ha fatto anche ieri, quando Amura l’ha fatto entrare per dare maggiore spessore alla zona mediana nella quale Viscido era in affanno).

AMURA 6 – Col Paternò era la partita del dentro o fuori. Ha cercato di mettere in campo la migliore formazione possibile. Il tecnico, consapevole delle pressioni, ha urlato per tutti i novanta minuti per correggere gli errori emersi nello svolgersi della gara. La sua seconda partita è iniziata negli spogliatoi con il j’accuse relativo alle carenze nella rosa. Un sabato niente male. Le vacanze giungono a puntino per stemperare le troppe tensioni.

 

(Redazione)





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