19-12-2012 – L’altra faccia della medaglia. A Cosenza nei 96’ di errori del reparto arretrato, che hanno servito su un piatto d’argento la vittoria a Mosciaro e compagni, il Savoia ha mostrato anche un volto positivo, quello -dell’attacco. Le prime marcature di Vicentin e Malafronte con la maglia oplontina hanno evidenziato lo spessore di un reparto rinnovato, voluto da Nicola Dionisio in questo mercato di riparazione. Certo, non va dimenticato bomber Incoronato che, nonostante, un lungo periodo di appannamento, ha realizzato sei reti, ad evidenziare, ulteriormente, che i problemi di quest’anno non derivano dal reparto avanzato. Abbiamo ascoltato el tanque Sebastian Vicentin (nella foto) per presentarlo meglio al pubblico torrese a due settimane dal suo arrivo.
I REGALI DI COSENZA – Il puntero torna sulla sconfitta di Cosenza.
“Dispiace tanto che i nostri due gol non siano bastati neanche ad ottenere un pari. Non è da tutti giocare in casa della capolista e metterla sotto per ampi tratti. Siamo stati in grado di impaurirli, ma tutto questo non è stato sufficiente. Probabilmente abbiamo sbagliato ad arretrare il baricentro dopo il secondo pareggio. Magari se avessimo continuato ad attaccare avremmo mantenuto in equilibrio la partita”.
IL SAVOIA NON SA DIFENDERE – Il concetto espresso da Vicentin ci consente una riflessione più ampia sulla costruzione che ha avuto questa squadra sotto la guida tecnica di Vitter. Si è pensato alla fase offensiva, con un modulo nel quale anche gli esterni di difesa erano pronti a lanciarsi in avanti, sacrificando così il reparto arretrato. Diciamola tutta, per le caratteristiche dei singoli, questa squadra è nata per attaccare, non sa e non è in grado di difendere il risultato senza far danni.
“Sono da poco qui, non conosco tutta la storia di questa stagione ma è palpabile che, quasi tutti, siamo protesi ad attaccare e poco a rientrare “.
NUOVA INTESA – All’esordio, contro il Montalto, Vicentin sembrava lottare contro i mulini a vento, solo contro tutti. A Cosenza, indipendentemente dalla brillante prestazione personale, culminata con un gran gol, El Tanque è sembrato meglio inserito negli schemi.
“E’ vero. L’intesa è migliorata come prevedibile. Nel precedente incontro, molti di noi giocavano per la prima volta insieme ed era chiaro che si dovesse lavorare tanto sui tempi e gli inserimenti di ognuno. Al San Vito abbiamo fatto enormi passi in avanti”.
COL PATERNO’ UN SOLO OBIETTIVO – Vicentin è determinato e non esita più di tanto quando gli chiediamo che gara c’è da attendersi sabato al Giraud.
“Dobbiamo vincere a tutti i costi. Non importa la qualità del gioco, ciò che conta sarà il risultato e, sono certo, saremo capaci di ottenere questi tre, fondamentali, punti per il nostro campionato”.
Anche perché in poche gare i bianchi si sono ritrovati in una zona “calda” non preventivabile un mese fa. Il rischio play out è dietro l’angolo e non va sottovalutato.
“Sono perfettamente d’accordo. La classifica è corta e una, due vittorie di seguito ti possono consentire maggiore tranquillità. Noi puntiamo a questo ma prima di pensare al Ragusa ed al ritorno del pubblico, l’unico obiettivo è battere il Paternò. Vogliamo chiudere il 2012 con una vittoria per far trascorrere a tutti feste più serene”.
IN ARGENTINA… AD ALLENARSI – Subito dopo la gara, Vicentin partirà per il suo Paese per trascorrere le vacanze natalizie. Il rientro in Italia è previsto per il 3 gennaio, un giorno dopo i compagni. Ma Vicentin, da professionista serio, assicura.
“Ho già contattato un mio amico che allena una squadra di C in Argentina. Adesso il campionato è fermo e le squadre sono in ritiro in vista del Torneo d’Apertura che comincerà a febbraio. Mi allenerò con una squadra locale, in particolar modo dal punto di vista fisico. Voglio rientrare più pronto e determinato di adesso per dare un contributo decisivo ad una salvezza che, sono sicuro, arriverà molto presto”.
(Rodolfo Nastro)