16-12-2012 – A Cosenza il Savoia incassa la quinta sconfitta stagionale e scivola al nono posto in classifica, a -2 punti dalla zona play-off ed a +4 da quella rossa dei play-out. Il campionato è ancora lungo ed i bianchi, anche quest’oggi, hanno dimostrato di poter raggiungere tranquillamente la quota salvezza ma al “San Vito” è andato in scena un film già visto, vedi Messina. Ancora una volta, le solite, immancabili, distrazioni difensive, hanno rovinato quanto di buono Vicentin & CO. erano riusciti a concretizzare. Il 4-2 finale di certo è troppo pesante per i ragazzi di Amura che hanno tenuto testa alla prima della classe per tutto l’arco della gara. Ma i rossoblu annoverano in rosa un certo Mosciaro, non a caso capocannoniere del torneo, che con una doppietta ha rispedito il Savoia a casa ed a mani vuote.
EL TANQUE ROMPE GLI EQUILIBRI – Il tecnico torrese, come annunciato alla vigilia, si presenta, al cospetto della capolista, senza timori, sfoggiando il 4-3-3. Partita guardinga e squadre con atteggiamento prudente. La prima vera occasione degna di nota arriva soltanto al 28’ con Mosciaro che, su punizione, sibila l’incrocio dei pali difesi da Loccisano.
Sono però gli ospiti a rompere gli equilibri del match. Corre il minuto 33 quando El Tanque Vicentin sigla la sua prima marcatura con la maglia biancoscudata. Guarro va al cross dalla corsia di sinistra, il puntero argentino salta più in alto di Sicignano e di testa trafigge Straface per il vantaggio oplontino.
GUADALUPI RISTABILISCE LA PARITA’ – La gioia del goal dura soltanto 4 minuti. Guadalupi dalla distanza sorprende Loccisano con una conclusione centrale non irresistibile.
Il pareggio galvanizza i padroni di casa che spingono sull’acceleratore alla ricerca del sorpasso. Al 39’ Mosciaro mette a dura prova Loccisano costretto in due tempi alla deviazione in angolo.
Si chiude in perfetta parità la prima frazione di gioco. Savoia ben messo in campo, capace di imbrigliare le trame offensive dei padroni di casa e pericoloso nell’impostazione della manovra d’attacco.
L’INGENUITA’ DI SCUDIERI – Squadre immutate nella ripresa così come gli assetti tattici. Al 6’ l’ingenuità di Scudieri che cambia il match. Il difensore atterra Marano in area. Per l’arbitro non ci sono dubbi: è calcio di rigore. Dagli undici metri Mosciaro trasforma, indirizzando la palla sotto la traversa.
Cosenza sempre insidioso sui calci piazzati. Marano al 16’ sfiora di un niente il palo.
Al 20’ pasticcio di Pallonetto che mette in moto Pesce. Il numero 7 entra in area ma trova l’opposizione prodigiosa di Catalano che in tackle mette in angolo mantenendo il Savoia a galla.
MALAFRONTE RIANIMA IL SAVOIA – Lo spavento rianima i bianchi che al 25’ pervengono al pareggio. Malafronte raccoglie l’assist di Vicentin e di testa supera per la seconda volta Straface. Partita ricca di emozioni e Savoia che torna prepotentemente a ruggire.
Al 29’ Guarro, in proiezione offensiva, viene strattonato al suo ingresso in area. Dentro o fuori? L’arbitro toglie qualsiasi dubbio ed ammonisce il capitano per simulazione.
ANCORA MOSCIARO, SAVOIA KO – Il Savoia sembra contenere senza affanno i tentativi d’attacco della capolista ma al minuto 34 è ancora un calcio piazzato ad essere letale. Mosciaro dal limite insacca all’incrocio, cogliendo impreparato Loccisano (nella foto).
Il nuovo vantaggio calabrese spezza le gambe agli uomini di Amura che mai riescono a riproporsi dalle parti dell’estremo difensore rossoblu. Nonostante i 6 minuti di recupero, il Cosenza tiene a bada il Savoia ed al 50’ chiude i giochi con Salvino con il più facile dei goal a porta sguarnita, assist di Piromallo.
NIENTE DRAMMI – Savoia battagliero ma ingenuo. Gli errori contro squadre di questo calibro, alla lunga, si pagano, eccome. Niente drammi. Occorre rimboccarsi le maniche e ricominciare a racimolare punti. Sabato al “Giraud” arriva il Paternò, alias Comprensorio Normanno, per l’ultima partita del girone d’andata nonché ultima a porta chiuse. Necessaria sarà la vittoria. A Gennaio tornerà l’indispensabile apporto dei tifosi. Di certo, col sostegno del pubblico, il Savoia a quest’ora avrebbe avuto sicuramente un’altra anima e qualche punticino in più.
(Redazione)