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Crisi Savoia: il 60% dei tifosi “accusa” la squadra I commenti dei protagonisti sui risultati dell’ultimo sondaggio. Amura, Contino e Guarro in simbiosi: “Le responsabilità vanno equamente divise”

Crisi Savoia: il 60% dei tifosi

11-12-2012 – Le vicissitudini che hanno caratterizzato l’ultimo periodo in casa Savoia sono state poste sotto la lente di ingrandimento dei tifosi. Così, prendendo spunto dal successo del sondaggio lanciato da WWW.SOLOSAVOIA.IT con più di 350 voti in pochi giorni, abbiamo analizzato con i diretti interessati il giudizio, insindacabile, del popolo oplontino.

IL SONDAGGIO – Avevamo chiesto alla tifoseria a chi attribuisse le “colpe” della crisi dei bianchi. Oltre il 60% (212 voti) ha individuato nella squadra le principali responsabilità, subito dopo passa alla “mannaia” della tifoseria, la società, responsabile per il 28% circa (97 voti), infine il j’accuse è nei confronti del tecnico Amura, ben distanziato, con appena il 12% (42 voti) di giudizi.

LA SQUADRA – Abbiamo ascoltato, a nome di tutti, il capitano Nino Guarro che evidenzia la sua consueta correttezza ed integrità morale nel non tirarsi indietro davanti ai problemi, da uomo simbolo di questo Savoia.

“Abbiamo le nostre colpe, sarebbe stupido non ammetterlo. Ad un certo punto abbiamo perso i giusti equilibri interni e questo ci ha danneggiati. E’ chiaro che alcune responsabilità vadano divise con la società, e mi riferisco ad una generale situazione di tranquillità che è venuta a mancare sotto i piedi ma ribadisco si tratta di una causa comune che va equamente distribuita tra le parti. L’allenatore non c’entra nulla, perché chi va in campo non è certo il tecnico ma noi. Ritengo che tutto sia alle spalle e che adesso ci tocchi pedalare per raggiungere, al più presto la certezza della permanenza in categoria”.

L’ALLENATORE – Il tecnico Salvatore Amura è stato il meno “nominato” nel giudizio dei tifosi.

“Credo che le colpe vadano equamente suddivise tra tutti. Ognuno di noi, sia nel bene che nel male, ci mette del suo. E’ chiaro che anche il sottoscritto ha la sua dose di responsabilità che possono essere individuate nel non essere riuscito, fino in fondo, a far esprimere la squadra secondo quelle che sono le mie idee di calcio”.

Per Amura una serie di concause ha determinato lo stato di crisi.

“A questa motivazione, strettamente personale, vanno aggiunte altre circostanze. In primo luogo la squalifica del Giraud che ci ha privato dei nostri tifosi e di qualche punto in più che gli arbitri ci hanno sottratto. Infortuni e squalifiche di giocatori importanti e, chiaramente, uno spogliatoio che non si è dimostrato totalmente compatto nel raggiungimento dell’obiettivo comune. Fatto sta che è stato necessario, in tal senso, modificare parte della rosa”.

A proposito di assenze, Amura è molto preoccupato per la sfida di domenica.

“Ci mancheranno ben quattro giocatori. Dovrò mettere i ragazzini in campo e, in tal senso, mi auguro che la società chiuda in fretta le trattative in essere, perché abbiamo oggettive difficoltà. Certo non faremo le barricate ma è chiaro che faremo estrema attenzione alla fase difensiva. Se poi un episodio ci dovesse favorire, siamo pronti a fare anche il colpaccio”

In tema di volti nuovi, dopo aver chiuso con Salvatore, in questi giorni proveranno al Giraud alcuni under, tra i quali l’esterno basso Lettieri (’94), già al Sant’Antonio, che a breve dovrebbe firmare.

LA SOCIETA – A parlare è il presidente Sergio Contino. Per i tifosi, quasi un terzo delle responsabilità sono da addebitare alla società.

“I tifosi hanno sempre ragione – esordisce il massimo dirigente oplontino. – Dico, però, che le colpe vanno suddivise tra tutti, perché è chiaro che quando qualcosa non va per il verso giusto dipende dalle varie anime che compongono un sodalizio, chi più e chi meno ma, in questo momento, non mi interessa perché credo che con gli interventi di mercato abbiamo restituito la giusta serenità all’ambiente, premessa necessaria per il prosieguo del campionato”.

Contino guarda con spirito combattivo la restante parte della stagione.

“Sono certo che combatteremo fino alla fine, l’obiettivo potrà modificarsi domenica dopo domenica. E’ chiaro che i nove punti che ci distanziano dalle prime ci fanno dire che l’obiettivo è la permanenza in categoria, non certo la promozione. Ma c’è tutto un girone di ritorno nel quale le cose potrebbero cambiare, noi dovremo essere bravi e fortunati a cogliere eventuali opportunità strada facendo”.

Con Contino anticipiamo anche il nostro nuovo sondaggio. Presidente chiediamo ai tifosi, “A questo punto della stagione, giusto ridimensionare gli obiettivi?”. Ci dia il suo giudizio.

“Dobbiamo partire dal lontano. Se analizziamo le prime giornate di campionato, la squadra è andata al di la delle aspettative iniziali, pertanto è chiaro che, in corso, da una tranquilla salvezza, abbiamo immaginato di poter lottare per la promozione, poi la squalifica del campo e alcune ingerenze esterne, hanno frenato la nostra corsa e, ad oggi, l’obiettivo è tornato la salvezza. Quindi si è trattato di un ridimensionamento obbligato che, però, non ha fatto indebolire la squadra, gli arrivi di Vicentin e Viscido lo dimostrano”.

IL NUOVO SONDAGGIO – Lanciamo il nuovo sondaggio, certi che i nostri affezionati “navigatori” si esprimeranno numerosi e con la consueta competenza. Chiediamo ai tifosi:

A QUESTO PUNTO DELLA STAGIONE, GIUSTO RIDIMENSIONARE GLI OBIETTIVI?

  • SI
  • NO
  • NON SO

(Rodolfo Nastro)





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