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Messina-Savoia: le interviste Contino deluso: “Questa squadra non ha la mentalità vincente”. Il diesse Dionisio: “Alcuni giocatori andranno via”.

Messina-Savoia: le interviste02-12-2012 – Il Savoia depone le armi. La sconfitta di Messina va al di là del semplice risultato del campo, rappresentando il definitivo abbandono di qualsiasi velleità di vetta. La delusione è tanta nell’ambiente torrese. Nessuno ne fa mistero e non potrebbe essere altrimenti. Le premesse erano ben altre, poi sul campo si è vista un’altra gara.

AMURA – Il tecnico Salvatore Amura difende i suoi ragazzi.

“Abbiamo tentato di giocare alla pari con i nostri avversari. C’è tanto rammarico perché potevamo ottenere un risultato diverso. Sull’1-1 abbiamo anche tentato di vincere”.

Se guardiamo agli episodi, forse la differenza l’ha fatta Giorgio Corona che ha siglato la sua 190° rete in carriera. Alla prima occasione è andato in gol, Incoronato, invece, ha sprecato due palle gol.
“Conosciamo Corona e sappiamo che è un calciatore in grado di fare la differenza, anche se bisogna dire che l’azione del suo gol è stata viziata da un fallo su Guarro non visto dall’arbitro (per le proteste seguenti Amura è stato espulso dal direttore di gara ndr), poi nella prosecuzione dell’azione, a difesa schierata, il nostro avversario è stato bravo e fortunato nel raccogliere la ribattuta del palo. Per quanto riguarda Marco ritengo che abbia giocato una partita di spessore, gli errori possono capitare a tutti”.

A questo punto i programmi cambiano. Cosa chiederà per il mercato?
“Mi incontrerò con la società tra domani e martedì, insieme decideremo il da farsi, certo che a questo punto tutte le speranze di primato sono cadute e, di conseguenza, sarà un mercato a fari spenti”.

DIONISIONicola Dionisio è amareggiatissimo. Fa fatica ad esprimere i suoi pensieri “a caldo” ma è evidente che la sconfitta segna anche il fallimento di un progetto tecnico nato nel migliore dei modi e degenerato col passare delle giornate.

“Non avremmo meritato il pari. E’ vero, a un quarto d’ora dal termine eravamo sull’1-1 dopo aver sofferto più volte il tracollo, con Loccisano tra i migliori. Non ho visto quella cattiveria e quella determinazione che i giocatori avevano mostrato sette giorni prima. Sono molto deluso perché se la squadra che deve vincere il campionato è il Messina visto oggi, allora dico che abbiamo buttato dalla finestra una grandissima opportunità ed il rammarico è ancora maggiore”.

Domani si apre il mercato di riparazione. Cosa c’è da attendersi alla luce della sconfitta di oggi?
“Dovrò parlare con la società ma è evidente che, a questo punto, ci arrendiamo ai fatti. Sarebbe inutile rinforzare la squadra per una risalita impossibile, ci saranno molte cessioni, tra le quali quella di Rabbeni che già ci ha chiesto di andar via. Cercheremo di fare operazioni mirate anche in prospettiva”.

CONTINO – Le parole più dure, più decise, arrivano dal patron. Contino mette da parte la diplomazia ed attacca una squadra nata col peccato originale di puntare ad un obiettivo diverso da quello della promozione.

“Quando non c’è personalità e mentalità vincente non si arriva da nessuna parte. Mi ero illuso dopo le prime giornate che questa squadra potesse giocarsela, fino alla fine, per il primato, poi qualcuno ha deciso, anzitempo, di tirare i remi in barca ed accontentarsi di disputare un campionato senza sussulti, dando tutto nelle gare casalinghe e giocando con sufficienza in trasferta. Questo non è il mio modo di vedere il calcio e dico, sin da ora, che molti giocatori possono già trovarsi un’altra squadra perché non meritano di indossare questa maglia. Sono mortificato per me stesso, per la città e la sua tifoseria che ci mette tanta passione e non merita di essere ripagata con prestazioni così mediocri”.

I grandi colpi di mercato che Contino aveva pronti resteranno nel cassetto.
“Non conviene svenarsi dal punto di vista economico per non arrivare da nessuna parte. A questo punto tireremo, insieme agli altri soci, le somme di questa prima parte di campionato e decideremo sul futuro. Per quanto mi riguarda il mio obiettivo è raggiungere una tranquilla permanenza in D per poi programmare una grande squadra per la prossima stagione. Non ci arrendiamo ma è naturale che, con intelligenza e calma, dobbiamo modificare i programmi”.

(Redazione)





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