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Il pagellone di Savoia-Città di Messina Tutti sopra la sufficienza. Super Esposito, Loccisano saracinesca. Giraldi imprescindibile, Incoronato torna a sorridere

Il pagellone di Savoia-Città di Messina

26-11-2012 – LOCCISANO  6,5 – La sua migliore partita con la maglia bianca. Il portierino ex Battipagliese ci ha messo del suo nell’importante successo di ieri. Sicuro nelle uscite, sempre pronto all’intervento. Decisiva la sua deviazione sul colpo di testa ravvicinato di Tiscione. Bravo

PALLONETTO 6,5 – Corsa e tanta grinta. Ormai il “guerriero” oplontino sfodera sempre gare di spessore. Quando c’è da lottare è sempre pronto, così dopo una prima frazione di attacco, nella ripresa riduce le folate offensive per difendere il vantaggio

GUARRO 6,5 – Gran merito nella prima marcatura è il suo. Il gol di Incoronato è la conseguenza del palo colpito su punizione dal numero tre il pallone, a portiere battuto, torna in campo per essere insaccato di testa dal bomber. Per il resto tanti cross messi al centro che avrebbero meritato maggior fortuna. Cuore di capitano

NASTO 6 – Sostituisce lo squalificato Fontanarosa e, per la prima volta, gioca al fianco del “mostro sacro” Giraldi. Inizia bene, poi nella ripresa si perde un po’, gli avversari se ne rendono conto e spesso giocano nella zona di sua competenza.

ESPOSITO 7 – Con Loccisano è il migliore dei suoi. Un gol ed una prestazione sopra le righe per chiudere le tante polemiche che lo avevano colpito in settimana. Il centrale torrese risponde sfoderando una gara super, opportunista nell’occasione della rete, puntuale nelle chiusure difensive. Impeccabile.

FALANGA 6 – Amura lo ripropone titolare dopo la prestazione di Licata ed il giovane difensore adempie, in pieno, alle consegne ricevute. Sempre attento a non farsi trovare fuori posizione, con a fianco l’Esposito di ieri, comunque, tutto è stato più semplice.

SAVARESE 6,5 – Finalmente. L’esterno destro offensivo ha ricominciato a correre. Numerosi gli spunti nel primo tempo nel quale ha quasi sempre saltato l’uomo. Nella seconda fase, come tutta la squadra ha pensato a contenere. Una prestazione alla sua altezza. (Dall’ 87’  RABBENI  s.v.).

GIRALDI 6,5 –  Gran voglia di riprendersi il Savoia dopo tre settimane di stop forzato. Ci mette tanta grinta, forse troppa, “costringendo” l’arbitro ad ammonirlo per proteste. La sua presenza, comunque, restituisce il carattere che la squadra aveva smarrito negli ultimi tempi. L’unica pecca, il disimpegno sbagliato che ha portato al momentaneo pareggio dei messinesi. Imprescindibile. (Dal 90’ st SCUDIERI s.v.).

INCORONATO 6,5 – Dopo due mesi di “non pervenuto”, il bomber torna nel tabellino dei marcatori. Suo il gol che apre le danze, da vero opportunista d’area quando sfrutta, con un tuffo di testa, la corta respinta che il pallone subisce colpendo il palo a seguito della punizione di Guarro. Per il resto evidenzia una maggiore resistenza a stare in campo per tutti i novanta minuti, sacrificandosi per la squadra.

MANFRELLOTTI 6 – Il voto è per dargli fiducia. Analizzando la prestazione, l’attaccante, fresco di convocazione in Nazionale, è il meno lucido dei suoi. L’impegno non gli manca mai ma bisogna lavorare tanto, anche perché, e questa è diventata una consuetudine, non ha nelle gambe l’intera gara. Riesce a giocare 60/70 minuti, poi crolla fisicamente. (Dal 65’ PERRETTA 6 – Amura lo inserisce per restituire vivacità al reparto. Col suo ingresso tenta il 4-3-3 ma la squadra non riesce mai a salire. Il suo primo intervento è da dimenticare, liscia un pericoloso pallone al limite, poi, col passare dei minuti, recupera meritandosi la sufficienza).

IANNIELLO 6,5 – Come per Esposito, la settimana appena conclusa è stata piena di tensioni anche per l’esterno sinistro dei bianchi. A rischio il suo utilizzo per un leggero infortunio, stringe i denti pur di non mancare alla gara più importante della stagione. Grinta ed impegno da vendere, si è rivisto il Ianniello che tutti conoscevano.

AMURA 6,5 – Rischia tantissimo. La sconfitta di Licata aveva acuito le tensioni e lui ha faticato non poco a tenere la squadra “isolata” dall’esterno. E’ anche la sua vittoria e le lacrime finali evidenziano quanto si sia calato nel ruolo e quanto, se ce ne fosse bisogno, conta la maglia bianca per l’ex capitano del grande Savoia. Per stavolta sorvoliamo sulla scelta del modulo. L’importante era tornare al successo. Ammirevole.

(Redazione)





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