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Savoia-Città di Messina: le interviste Amura in lacrime: “Vittoria dedicata a Silvestro Di Maria”. Esposito un fiume in piena: “Resto al Savoia. Gli errori di Licata possono capitare”

Savoia-Città di Messina: le interviste25-11-2012 – Il flash più bello, intenso, di una gara vissuta con tanta tensione e voglia di riscatto ce lo regala Sasà Amura che, al termine della gara, mettendo da parte il suo spirito battagliero, non riesce a trattenere le lacrime che gli permettono di scaricare tutto quanto accumulato in quest’ultimo periodo.

LA VITTORIA E’ PER SILVESTRO – L’allenatore non ha dubbi nel rivolgere il suo primo pensiero ad una persona che ci ha lasciati troppo presto.

“Voglio dedicare questo successo al grande uomo ed al grande giornalista che è stato Silvestro Di Maria. In questo mi faccio portavoce del gruppo, tutto lo spogliatoio ha inteso questo pensiero. In pratica sono cresciuto con Silvestro. Quando giocavo ricordo ancora i suoi commenti, sempre precisi, senza polemiche, con lo spirito di chi vuol bene alla propria squadra. Una persona splendida che resterà sempre nei nostri cuori”.

LACRIME DI GIOIA – A proposito delle lacrime post gara, Amura commenta.

“Stavamo vivendo una pressione fortissima, senza eguali, quel mio sfogo è stato di gioia misto a rabbia per quanto avremmo potuto fare finora e non siamo riusciti a fare”.

LA PARTITA“Oggi contava vincere e ci siamo riusciti. Gran primo tempo nel quale, con un po’ più di precisione, avremmo potuto chiudere in vantaggio di due reti. Nella ripresa abbiamo sofferto le loro insistenti azioni d’attacco ma, in effetti, loro sono andati poche volte al tiro. Il fatto è che abbiamo gestito male la palla, questo ci ha fatto faticare oltre il lecito ma almeno ha dimostrato che fisicamente la squadra è in ripresa”.

L’assenza del pubblico, comunque, rumoroso e caloroso dagli spalti improvvisati intorno al Giraud è quasi al termine.
“Non vediamo l’ora di riabbracciarli, abbiamo bisogno di loro. Oggi con i nostri tifosi, probabilmente, l’arbitro non avrebbe fischiato a senso unico nella ripresa, nella quale non abbiamo praticamente avuto una punizione a favore”.

Sui singoli gli appunti di Amura.

“Manfrellotti ha accusato un po’ di fatica ed ho preferito cambiarlo. Nasto ha giocato un bel primo tempo, poi è calato nella ripresa ma ha dimostrato il gran carattere di un torrese. A Giraldi ho chiesto grande sacrificio in fase di copertura”.

CONTINO – Il patron conferma che la prossima sarà la settimana decisiva sul fronte societario.

“Ci vedremo dal notaio per stabilire la suddivisione delle quote. A me dovrebbe spettare la maggioranza con il 51%, elemento questo che mi consentirà di dare il via al mercato”.

Poi il Contino fa una riflessione a più ampio raggio a seguito dell’ufficializzazione della riforma dei campionato di Lega Pro dalla stagione 2014-15 che vedrà le prime conseguenze già nella prossima.
“Stiamo valutando, così come tutte le società di D, se puntare tutto sulla vittoria finale in questo campionato o, magari, raggiungere una tranquilla salvezza e giocarci tutto l’anno prossimo. Questo perché chi dalla D sale in Lega Pro la prossima stagione, rischia di retrocedere subito, perché a seguito della riforma, al termine della stagione 2012-13, ben nove squadre per ogni girone della Lega Pro scenderanno in D, mentre le altre 20 si aggiungeranno a quelle della Prima divisione, formando i tre gironi unici della nuova C”.

LOCCISANO – Ha vinto sul filo di lana, battendo Esposito per un solo voto, la palma di migliore in campo assegnata dai giornalisti a fine gara.

“Sono contento per la mia prestazione ma anche per quella di tutta la squadra. Volevamo questo successo e l’abbiamo ottenuto con tanto cuore. La parata più difficile? Quella sul colpo di testa di Tiscione”.

ESPOSITO – Il difensore goleador (nella foto), al suo secondo centro stagionale dopo la rete contro il Ribera, è un fiume in piena. Ha tante cose da chiarire e per questo se le appunta su un foglio.

“In primis vorrei sottolineare che la mia non esultanza sui gol nasce dal mio carattere schivo. Al momento della rete già penso alla ripresa del gioco ed allo schieramento per evitare brutte sorprese. Dico questo per dipanare ogni dubbio sulle mie prestazioni. Io gioco per il Savoia e basta”.

Quest’ultima affermazione consente ad Esposito di chiarire anche la questione sulle voci di mercato che lo vorrebbero vicino ad accordarsi con l’Hyria Nola, squadra della sua città.

“Sono stato contattato dal diesse dell’Hyria, Delle Donne, che conosco da tempo. Mi ha chiesto di vederci per un caffè. Ci siamo incontrati ed in quel contesto mi ha chiesto se fossi stato disponibile a trasferirmi da loro con l’apertura del mercato di dicembre. Con la massima serenità gli ho risposto che sono un giocatore del Savoia ed intendo rimanere tale fino a giugno, poi se la società dovesse decidere diversamente, sono a disposizione ma è chiaro che, a quel punto, valuterei anche le altre proposte che ho ricevuto. Ci tengo a sottolineare che non si è assolutamente parlato di Ciro Ianniello che è, totalmente, estraneo alla vicenda”.

Il terzo punto delle riflessioni di Esposito riguarda gli errori di Licata.

“Si tratta di errori e basta. Può capitare a chiunque, io ammetto di averli fatti ma non c’è altro, respingo al mittente le accuse in senso diverso che mi sono arrivate”.

L’ultima dichiarazione riguarda la “famigerata” pizza con l’ex allenatore Pasquale Vitter.

“All’indomani del suo esonero, mister Vitter ci ha contattati e ci ha chiesto se volevamo vederci per una pizza perché non aveva avuto modo di salutarci. Ci siamo andati ed è finita lì. In questo non ci vedo nulla di strano. E’ vero non eravamo tutti ma questo non conta. Certo, se l’invito fosse arrivato in questa settimana, di certo non avrei accettato”.

L’AVVERSARIO – A scendere in sala stampa è il presidente del Città di Messina, Elio Conti Nibali.

“Non mi è piaciuto il primo tempo della nostra squadra, abbiamo giocato in tono troppo dimesso. Nella ripresa abbiamo recuperato l’intensità ma oggi era il Savoia la squadra che sul campo aveva più fame di vittoria. Ho visto in loro una tale determinazione che non posso che fargli i complimenti. Probabilmente siamo stati sfortunati ad averli affrontati proprio in questa gara”.
(Rodolfo Nastro)





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