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LA PROPOSTA. La cordata torrese garantirebbe il 50% Vitter: “Non siamo in grado di rilevare la società per intero”. Nel pomeriggio incontro Verdezza-Contino ma il nodo allenatore potrebbe bloccare tutto

LA PROPOSTA. La cordata torrese garantirebbe il 50%21-11-2012 – La complicata matassa societaria in casa Savoia vive un altro momento topico. A seguito dell’incontro di ieri sera, il presidente Verdezza ha avuto mandato dalla cordata torrese di portare, questo pomeriggio, alle ore 15, una proposta a Sergio Contino che sarà, appositamente, a Torre Annunziata. E’ Pasquale Vitter (nella foto), deus ex machina della cordata, a confidarcelo.

“Oggi Verdezza comunicherà a Contino la nostra piena disponibilità ad affiancarlo nella gestione della società al 50%. In tal modo è nostra intenzione reintegrare i patti della scorsa estate”.

Probabilmente le defezioni nelle riunione del 20 novembre (Langella, Palomba e Sacco) hanno fatto si che l’ex tecnico esprimesse maggiore cautela nelle possibilità della cordata torrese.
“Noi non siamo in grado di rilevare, economicamente, la società per intero. Questo è un punto fermo. La cordata che stiamo portando avanti è pronta a contribuire al 50%, non di più”.

Ma così non si rischia di immobilizzare le gestione del club?
“Se a Contino va bene la nostra proposta siamo disponibilissimi a sederci intorno ad un tavolo con lui per riannodare i fili di un discorso che per i primi mesi della nostra gestione è andato benissimo. Potremo anche vederci alla presenza di stampa e tifoseria per chiarire a tutti come stanno le cose. Per me non c’è nessun problema in merito”.

E se il socio avellinese non dovesse accettare la suddivisione “alla pari” dei ruoli?
“Allora avrà la nostra piena disponibilità affinchè lui possa acquistare l’intero pacchetto del club e noi, a malincuore, ci faremo da parte”.

Nel caso in cui la vostra proposta dovesse essere accettata, eccediamo se affermiamo che la sua prima richiesta riguarderebbe il suo ritorno in panchina con l’esonero di Amura?
“Io non sarei mai andato via. Sono stato colpito nell’orgoglio con quell’esonero deciso da un solo socio. L’ho vissuta come una vera e propria umiliazione sotto il piano personale. Questo mi dispiace anche perché non avrei detto nulla se il mio successore avesse portato la squadra in vetta. Invece, se non erro, dal mio addio, il Savoia è andato malissimo”.

Le premesse, però, non sono delle migliori, considerando che Contino ha sempre detto che fin quando lui sarà nel Savoia, lei non sarebbe tornato in panchina. Non ritiene che per il bene di tutti sarebbe il caso di mettere l’orgoglio in un angolo e fare un passo indietro, da parte di ognuno, per trovare una soluzione che soddisfi tutti?
“E’ da valutare. Non è nostra intenzione rompere le trattative ma se dovessimo trovare un muro non faremmo altro che prendere atto della situazione, ribadendo che siamo pronti a farci da parte”.

(Rodolfo Nastro)





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