16-11-2012 – La scheda del prossimo avversario del Savoia ci presenta uno sparring partner di estrema pericolosità. Il Licata, da quattro turni a questa parte, è la squadra che con il Ribera ha totalizzato maggior numero di punti, ben 10, risalendo repentinamente la graduatoria.
QUELLO SPAREGGIO DEL 1993 – Correva il campionato di C2 1992/93. La regular season si concluse con Savoia e Licata terz’ultime a pari merito con 31 punti. Lo spareggio per non retrocedere si disputò a Lamezia. Vinsero i siciliani 1-0, ma il Savoia fu ripescato. Era l’ultimo atto della famiglia Farinelli. Il campionato successivo vide l’arrivo di Viglione alla presidenza, con un giovanissimo Gigi De Canio sulla panchina, grazie ai buoni uffici del capitano Sasà Amura. Da allora sarebbe iniziata l’ascesa del Savoia che, nel giro di pochi anni, sarebbe approdato in B.
CON ROMANO UN ALTRO LICATA – La scossa in panchina c’è stata e pure determinante. Da quando ad allenare i biancazzurri c’è Giuseppe “Pippetto” Romano è un’altra musica. Basti pensare che nelle prime sette gare con Balsamo in panchina, il ruolino dei gialloblu era da media retrocessione, solo 3 pareggi, poi tutte sconfitte con 16 reti al passivo, sulle 20 attuali. Le dimissioni di Balsamo e del direttore sportivo (queste respinte) hanno dato il via a un nuovo corso. Con Romano in panchina il Licata è squadra da primato. Tre vittorie ed un pareggio, quello di domenica scorsa contro la Cavese che grida ancora vendetta.
“Eravamo in vantaggio di due reti – evidenzia Romano – sul 2-1 abbiamo avuto l’occasione per chiudere il match, poi come capita spesso nel calcio siamo stati puniti col 2-2”.
Romano è l’esempio di come cambiare, a volte, fa bene. Con lui gli stessi uomini delle precedenti gare si sono trasformati, divenendo giocatori di spessore pronti a sorprendere tutti a suon di vittorie.
”Devo ringraziare i ragazzi che, da subito, hanno condiviso il mio progetto. Senza il loro aiuto non avrei avuto tutte queste soddisfazioni perché ritengo che i meriti di un allenatore siano ben poca cosa rispetto a quelli di chi va in campo”.
ATTENTI A QUEI DUE – Il bomber Riccobono (6 gol) e Pasca, a segno nell’ultima di campionato, costituiscono una coppia d’attacco di tutto rispetto.
“Abbiamo diverse soluzioni che mi permettono di variare dal 3-5-2 al 4-4-2 anche durante la stessa gara. Non dimenticherei, comunque, l’apporto di Manfrè e Scopelliti”.
Da tenere d’occhio anche il difensore centrale Armenio che è già andato in gol tre volte e Zaminga (2), a dare un sostanziale aiuto al reparto d’attacco, già di per se, di ottimo livello.
SARA’ SPETTACOLO – Romano ha già incrociato il suo destino con quello dei biianchi.
“Li ho affrontati quando guidavo il Comiso. A Torre è bellissimo giocare, sia per lo stadio che per il pubblico, in trasferta resta sempre bello giocare contro una delle squadre più blasonate della categoria che vanta un grande passato. Sono certo che anche domenica sarà spettacolo e bel gioco perché è nelle corde di entrambe dar vita ad una partita emozionante”.
Il Savoia è reduce da una settimana “turbolenta” e da una serie di risultati non esaltanti. Voi siete sulle ali dell’entusiasmo. A riflettere le premesse dovevano essere, esattamente, l’opposto. Invece…
“Il calcio è bello anche per questo. Chi avrebbe immaginato di trovare la Gelbison in testa dopo 11 turni. E pensare che l’abbiamo battuta. Così in pochi avrebbero quotato, a questo punto, il Savoia fuori dai play off. Sono convinto che alla lunga i veri valori verranno fuori e che il campionato si deciderà nel girone di ritorno anche alla luce del mercato di riparazione. Per questo non mi fido dell’attuale situazione in cui versa il Savoia, perché un leone ferito è molto più pericoloso di una belva sana”.
(Rodolfo Nastro)