16-11-2012 – Savoia: che confusione! Ormai è caos totale. La contestazione di domenica scorsa operata da parte della tifoseria, di fatti, ha dato il via ad una riflessione molto più ampia, spostando l’attenzione dalle opache prestazioni della squadra alle “beghe” societarie. Cerchiamo di fare chiarezza su quanto accaduto in questi giorni direttamente dalla voce dei diretti interessati. Abbiamo ascoltato Contino, Verdezza, Salvatore Vitter, Langella per delineare il quadro dei fatti senza storture o “ricami”.
L’INCONTRO E LA NUOVA CORDATA – Si è tenuto presso lo studio di Pasquale Vitter. Erano presenti gli attuali soci torresi con il presidente Verdezza in primo piano (unico assente Salvatore), gli ex soci, tra i quali Greco, Vitter e Langella, le possibili new entry assolute, Alfonso Contieri ed un rappresentante di Ciro Perrella, ex Sant’Antonio, attuale sponsor del Pomigliano, oltre ad una vecchia conoscenza, il dott. Vincenzo Angellotti, presidente dei bianchi ai tempi del ritiro della squadra dal campionato con la conseguente cancellazione del Savoia dalla geografia calcistica nazionale. Si è discusso per circa quaranta minuti al fine di trovare un accordo di massima (le parti si ritroveranno ad inizio della prossima settimana) per dare nuova linfa alla cordata torrese in grosse difficoltà sotto l’aspetto economico.
VITTER E CONTINO – Martedì l’ex allenatore ha chiesto di incontrare il patron per chiarirsi sulle voci che lo volevano promotore di una cordata e deus ex machina delle contestazioni di domenica.
“Vitter ha sottolineato di non c’entrarci nulla con quanto successo dopo la gara col Ribera – puntualizza Contino che aggiunge – a quel punto gli ho offerto la possibilità di rientrare in società, magari con un ruolo ben definito, non quello di allenatore. Lui mi ha risposto che non era sua intenzione tornare sui suoi passi e che avrebbe seguito il Savoia da tifoso. Poi, ieri, c’è stata questa riunione ,il che mi fa pensare che quanto affermato non corrispondeva alla verità”.
VITTER E LANGELLA – Si erano lasciati con tante polemiche ed accuse reciproche, così prima della riunione di giovedì si sono incontrati per chiarirsi.
“Ci siamo visti intorno alle 18, mi sono riconciliato con Pasquale – sottolinea l’ex direttore sportivo, Aniello Langella – Abbiamo pensato di metterci alle spalle quanto accaduto per un futuro insieme nel Savoia”.
Vitter conferma le parole dell’ex socio.
“E’ nostra intenzione ricostituire una cordata torrese per ripristinare gli equilibri societari che, al momento, sono tutti dalla parte del presidente Contino”.
SALVATORE – Il diggì era assente alla riunione, qualcuno ha avanzato dubbi e perplessità, collegando il suo forfait ai pessimi rapporti con Vitter e Langella. E’ lo stesso Salvatore a chiarirci le circostanze.
“Ho saputo tardi dell’incontro ed avevo un impegno cui non potevo mancare. Da parte mia c’è massima disponibilità ad allargare la compagine societaria, anche con il ritorno di vecchi soci ma, prima di ciò, necessita un chiarimento e, magari, anche le scuse da parte di chi ha sbagliato, di chi mi ha accusato di tradimento. Se poi qualcuno ha già deciso di chiedere la mia testa, mi farò da parte per il bene del Savoia”.
LANGELLA – L’ex diesse conferma di essere stato invitato da alcuni tifosi.
“Mi hanno contattato e mi hanno chiesto di prendere parte alla riunione. La volontà è quella di ricostruire la precedente cordata torrese, con l’ingresso di nuove forze al fine di proseguire, senza patemi, questo campionato. Poi a fine stagione ci si siederà intorno ad un tavolo per prendere decisioni più nette. Ci incontreremo ancora e, non appena raggiungeremo un accordo, un rappresentante comune ne parlerà con i soci avellinesi”.
VITTER – L’ex tecnico, invocato da qualcuno nella contestazione di domenica scorsa, chiarisce la sua visione dei fatti.
“Ritengo che se non succeda nulla di nuovo, in grado di modificare l’attuale stato di empasse nella gestione societaria, il Savoia non avrà futuro. Questa è la ragione per la quale abbiamo inteso vederci in questa riunione che, sono certo, porterà a novità concrete. Siamo per la quasi totalità torresi e questa è già una garanzia perché significa che siamo mossi dal legame di cuore per la nostra squadra”.
Un quesito “scomodo” va posto a Vitter. Alla luce delle ultime tensioni con i soci avellinesi che hanno portato all’allontanamento di Langella prima e dello stesso tecnico poi, l’obiettivo della nuova cordata è quella di ripristinare il 50% torrese ed affiancare Contino oppure c’è la volontà e, di conseguenza, la forza economica per continuare da soli e dare il benservito agli avellinesi?
“Non abbiamo l’intenzione né le possibilità di subentrare interamente agli attuali soci. Vogliamo affiancarli alla pari nella gestione della società. Questo significa che le decisioni dovranno essere prese in sintonia, senza che nessuno voglia prevalere, come accaduto finora, a tutto vantaggio di Contino”.
C’è da evidenziare che la capacità decisionale del presidente è legata al suo forte contributo economico.
“Sappiamo anche questo, ecco perché fino ad ora non potevamo batter ciglio ma se la nuova cordata esprimerà pari forza con Contino, allora le cose dovranno, giocoforza, cambiare”.
VERDEZZA – Il presidente “torrese” legge con moderato distacco ed una vis polemica le conclusioni della riunione.
“Fin quando non vedrò qualcosa di concreto, consentitemi di dire che sono solo chiacchiere. In questi mesi ho letto e sentito tante cose ma l’unico elemento concreto è che io, Salvatore e qualche altro socio abbiamo mantenuto tutti i nostri impegni, cosa che non hanno fatto i soci usciti dal gruppo torrese che ci hanno costretti ad enormi sacrifici, pur di rispettare gli impegni presi con i nostri pari avellinesi. Ecco perché più che di una riunione parlerei di una presa di coscienza di coloro che ci avevano abbandonato”.
Verdezza va oltre evidenziando le serie difficoltà economiche cui va incontro l’anima torrese della società.
“E’ inutile nascondersi ma noi, attualmente, non siamo in grado di mantenere il ritmo di spesa di questo campionato. Avevamo iniziato con obiettivi diversi, con prospettive caute e con unità d’intenti. Col passare del tempo abbiamo perso i pezzi per strada ed ora ci troviamo a tentare di ricostruire qualcosa che noi stessi abbiamo danneggiato”.
CONTINO – Esterno al momento ai fatti, è il presidente Sergio Contino che questo pomeriggio si è incontrato a Torre con Verdezza per essere dedotto della situazione.
“Verdezza mi ha raccontato della riunione. Volete sapere l’idea che mi sono fatto? E’ una barzelletta, mi vien da sorridere. Con le parole si arriva sulla Luna, ma sono i fatti quelli che pagano. Ed io finora ho operato solo in quel senso. Adesso di queste cose mi interessa poco, il mio unico pensiero è la partita. Domani mattina io e Dionisio partiremo con la squadra per Licata. In questo momento bisogna essere compatti, convinto come sono che domenica ci toglieremo una bella soddisfazione”.
Per superare queste empasse, sarebbe propenso a raggiungere la maggioranza, acquisendo ulteriori quote?
“Non si tratta di una questione di possibilità economiche ma di opportunità. In questo momento rilevare la maggioranza della società sarebbe un massacro per il sottoscritto. Quando sono venuto a Torre mi era stato presentato un quadro sereno, una società in pieno accordo. Quasi subito mi sono reso conto che c’era un attaccamento alla poltrona senza pari e i fatti mi hanno dato ragione. Ecco perché vi dico che con queste premesse, non è possibile rilevare la maggioranza”.
Contino, poi aggiunge.
“Io sono determinato a vincere questo campionato. Per questo dico, sin da ora, che ho in mente una serie di giocatori di grosso spessore. Io li renderò pubblici all’apertura del mercato, rendendomi disponibile per la mia parte. Vediamo cosa faranno gli altri!”.
A LICATA SENZA INCORONATO – Le parole del presidente ci danno lo spunto per tornare a parlare di calcio giocato. Le ultimissime vedono un Savoia che domattina alle 7 partirà alla volta di Licata. Prevista una sosta intorno alle 12 a Lamezia Terme per il pranzo, poi l’imbarco per la Sicilia. Alle 17.30 l’arrivo nei pressi di Licata. Subito in campo per la rifinitura, al termine della quale Amura scioglierà tutti i dubbi.
“Non cambierò modulo ma uomini. Ci saranno delle sorprese ma voglio avere tutto il tempo per decidere”.
Mancheranno lo squalificato Giraldi ed il bomber Incoronato che non si è ancora ripreso dalla contrattura all’adduttore. La punta resterà in Campania per sottoporsi ad ulteriori terapie in vista del recupero.
(Rodolfo Nastro)