05-11-2012 – LOCCISANO 6 – Amura lo ripropone tra i pali dopo due turni di stop. Una gara di ordinaria amministrazione nella quale l’estremo oplontino non compie alcun intervento. La sufficienza è automatica, ha “rischiato” il senza voto perché gli attaccanti avversari non sono pervenuti.
PALLONETTO 7 – Sempre meglio. Un altro giocatore rispetto a quello della gestione Vitter. Il fluidificante torrese non solo difende ma quando ne ha l’opportunità si spinge in avanti in maniera costruttiva. Per lui si sprecano gli elogi con lo stesso Amura che nel dopo partita ne ha tessuto le lodi.
GUARRO 6,5 – Il capitano non si smentisce mai. Da ex di turno si impegna ancora di più. Cuore, determinazione, forza, sono caratteristiche che fanno di Nino Guarro una pedina inamovibile di questa squadra. E pensare che ieri aveva anche segnato ma per un fuorigioco millimetrico gli è stato strozzato in gola l’urlo della vittoria.
FONTANAROSA 6,5 – Non ci sono più aggettivi per dare merito a questo ventenne dalle straordinarie prospettive. Manca Giraldi al suo fianco, così lui si “carica” sulle spalle il peso di metronomo della zona mediana. Nessun errore, anzi tenta la via del gol che manca per questione di centimetri. E’ sempre più un punto di riferimento per la squadra.
ESPOSITO 6,5 – Sarà perché era un ex, sarà perché sui campi difficili si trova a suo agio, ma per Gianluca Esposito il derby è stato sopra le righe. Impeccabile in tutti gli interventi, sempre elegante, non si è neanche sporcato la maglia nel pantano del “Lamberti”.
CATALANO 6 – La sicurezza di Esposito al suo fianco permette al giovane difensore di giocare con tranquillità. Il terreno di gioco reso pesante dalla pioggia lo mette a dura prova ma lui, così come l’intero reparto, non va mai in affanno. Una grossa mano arriva anche dall’ottima copertura del centrocampo che vanifica, sul nascere, i tentativi offensivi degli avversari.
RABBENI 6 – Amura gli ha offerto la grande occasione: titolare nel derby. Ci si attendeva tanto dal trequartista siciliano, purtroppo la prestazione non è stata pari alle attese, eppure i campi insidiosi sono il suo forte. Ma guai a mettergli la croce addosso. L’impegno c’è stato, merita, sicuramente, un’altra possibilità. (Dal 24 s.t NASTO 6 – Amura lo inserisce a venti dal termine, forse per fare le prove generali di domenica prossima, quando ci saranno le concomitanti assenze di Giraldi e Ianniello, squalificati. Il suo utilizzo sembra quasi obbligato. E lui si è destreggiato con scioltezza evidenziando discrete doti).
IANNIELLO 6 – Arretra il raggio d’azione per ricoprire il ruolo lasciato vacante da Giraldi. E’ evidente che non si trovi a suo agio, perché Ciro macina chilometri sulla fascia per creare spazi. In un centrocampo intasato è più difficile sciorinare il suo gioco. Così in alcune occasioni si innervosisce e si guadagna anche il giallo che gli costa la squalifica nella gara col Ribera. (Dal 36 s.t. RIMA s.v.).
INCORONATO 5 – La gara più in ombra di questo ciclo di crisi. Il bomber ha un’involuzione netta rispetto i passi in avanti mostrati con l’Agropoli. A volte sembra che si nasconda dietro l’avversario. Tocca pochissimi palloni e quando lo fa sbaglia. Mai pericoloso. Deve darsi una scossa per tornare quello che tutti conoscono.
MANFRELLOTTI 5,5 – Si “divora” due gol ma almeno si fa trovare pronto nel momento giusto, al posto giusto. E questo gli fa, parzialmente, aumentare il voto, anche se dovrebbe essere più concreto nelle occasioni che gli capitano. E se il suo compagno di reparto non gira, da lui ci si attende qualcosa in più.
SAVARESE 5 – Prestazione non ai suoi soliti livelli. Spesso si infila tra le maglie avversarie in inutili tentativi di creare la superiorità numerica. Pietropinto ne conosce la pericolosità e tenta di arginarlo in ogni modo, riuscendoci. E’ mancata la sua spinta sull’out di destra, sopperita, fortunatamente, da un Pallonetto in gran spolvero. (Dal 45 s.t. BORRELLI s.v.)
AMURA 6 – Alla vigilia della gara aveva dichiarato che la Cavese era nettamente inferiore. Ci si attendeva, dunque, una vittoria e questa non è arrivata. Con lui il Savoia non perde ma fa anche tanta fatica a vincere. Tre punti in tre gare cominciano a pesare nell’economia di un campionato che non ha ancora espresso le vere forze. Ora non si può più sbagliare. Contro il Ribera l’unico imperativo è vincere.
(Redazione)